Giro d’Italia 2025, Top/Flop del giorno

La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2025.

  • Mads Pedersen (Lidl-Trek): E sono quattro. Prosegue il Giro d’Italia quasi perfetto del danese che anche oggi lascia il segno con una progressione sullo strappo finale ai limiti della perfezione. Si posiziona bene, sceglie il momento giusto e una volta che si piazza in prima posizione nessuno riesce neanche ad impensierirlo. Conquista, inoltre, altri 50 punti per andare a consolidare una Maglia Ciclamino che ormai è sempre più sua e che sembra destinata ad accompagnarlo fino a Roma.
  • Isaac del Toro (UAE Emirates XRG): Il giovane messicano cresce ogni giorno a vista d’occhio. Anche in una tappa che sulla carta non era perfetta per lui fa il diavolo a quattro andando prima a conquistare un paio di secondi di abbuono al Red Bull KM e poi salendo nuovamente sul podio di tappa dietro due mostri sacri come Pedersen e Van Aert, staccando però di ruota tutto il resto del gruppo. Anche le dichiarazioni dimostrano, sempre di più, una maturità sorprendente per un ragazzo di soli 21 anni che ora si approccia alla terza settimana con una Maglia Rosa sulle spalle che non sarà assolutamente facile da sfilargli.
  • Antonio Tiberi (Bahrain Victorious): Anche in un arrivo lontanissimo da quelli che si addicono alle sue caratteristiche il giovane azzurro si dimostra sempre attento, chiudendo abbastanza agevolmente al settimo posto e conservando la sua terza piazza in classifica alle porte del secondo weekend. Da adesso in avanti arrivano i percorsi perfetti per lui e se la gamba è questa è lecito aspettarsi di vederlo spesso tra i grandi protagonisti.
  • Corbin Strong (Israel-Premier Tech): Considerato da molti uno dei principali favoriti (anche alla luce del suo successo, proprio a Vicenza, al Giro del Veneto della passata stagione) anche oggi il neozelandese non riesce ad impreziosire un Giro d’Italia che fino ad oggi, salvo la tappa di Valona, lo ha sempre visto lontanissimo dalle posizioni che contano. Le occasioni per un corridore come lui sono sempre meno e dovrà provare ad inventarsi qualcosa di diverso per poter rendere questa Corsa Rosa un’edizione da ricordare
  • Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck): Dopo la delusione di ieri, anche oggi l’australiano non riesce a bissare il successo di Napoli. Posizionato alla grande ai piedi della rampa finale, quando parte la volata si scioglie quasi senza lottare e scivola fino al 38° posto di giornata, mandando all’aria il lavoro della squadra. Domani ci sarà un’altra tappa molto adatta per uno come lui, ma servirà qualcosa in più per sconfiggere un Pedersen così.
  • Tom Pidcock (Q36.5): Altra giornata da dimenticare per il britannico che anche oggi, pur arrivando nel finale con i migliori, non riesce a ritagliarsi uno spazio tra i protagonisti chiudendo 18°, all’ultimo posto del gruppetto con tutti gli uomini di classifica. In queste due settimane alcune buone prestazioni si sono viste, ma serve una vittoria per coronare un Giro d’Italia che fino ad ora è stato decisamente anonimo per il classe 1999.

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