Bilancio Squadre 2023: EF Education – EasyPost
Buona stagione per la EF Education – EasyPost che si è portata a casa 26 vittorie, altrettanti secondi posti e 28 terzi posti, per un totale tondo di 80 podi. Un passo in avanti notevole rispetto al 2022, quando i podi raggiunti furono esattamente la metà: 40. Questo miglioramento è opera principalmente dei progressi fatti registrare dai giovani ma in generale, a parte sporadiche eccezioni, tutta la squadra ha fatto registrare miglioramenti importanti, con i risultati migliori che sono arrivati nei singoli successi di tappa a tutti i livelli.
TOP
L’uomo copertina di questo 2023 per gli statunitensi è senza dubbio l’irlandese Ben Healy. Passato abbastanza inosservato nel primo anno da professionista, quest’anno il 23enne irlandese è riuscito a fare un salto di qualità notevolissimo che gli ha permesso di essere protagonista per tutto l’anno. Dopo un buon inizio di stagione con un successo di tappa alla Settimana Coppi e Bartali e quello al GP Industria & Artigianato – Larciano, si fa conoscere dal grande pubblico con due prestazioni generose all’Amstel Gold Race e alla Liegi-Bastogne-Liegi, chiuse rispettivamente al secondo e al quarto posto. Con il morale a mille, affronta il Giro d’Italia con grande aggressività riuscendo riesce a vincere a Fossombrone e ad arrivare secondo a Bergamo al termine di due lunghissime fughe. Conclude poi la stagione con altre due vittorie come viatico per un 2024.
Questa stagione è stata la migliore della carriera anche per Neilson Powless. Il 27enne originario della Florida ha messo insieme un’annata solida che gli ha permesso di vincere già a febbraio le corse di apertura del calendario europeo GP La Marseillaise ed Etoile de Bessèges / Tour du Gard. La sua primavera prosegue poi con delle ottime top10 a Parigi-Nizza, Milano-Sanremo, Dwars door Vlaanderen e soprattutto Giro delle Fiandre. Nella parte centrale della stagione battaglia per la maglia a pois al Tour de France andando in fuga in ben sei tappe, concludendo di fatto con il quarto posto alla Clasica San Sebastian e il secondo alla Maryland Cycling Classic.
Il britannico Simon Carr è un altro giovane che ha fatto importanti passi in avanti, migliorando le proprie prestazioni in salita. La vittoria di tappa a Brunico a Tour of The Alps è stata da viatico per un’altra alla Route d’Occitanie e poi quella finale al Tour de Langkawi a settembre, dove ha staccato nettamente tutti gli avversari. L’anno prossimo dovrà dimostrare di essere competitivo anche nel WorldTour, dove finora non ha raggiunto risultati di rilievo.
Un altro giovane in ascesa è il 24enne neerlandese Marijn van den Berg, capace di entrare nei primi 20 alla Milano-Sanremo e di vincere una tappa non facile al Giro di Polonia. Ha poi completato la Vuelta a España con diverse buone volate e un terzo posto come miglior risultato a Iscar alle spalle di Dainese e Ganna.
Annata più difficile invece per Richard Carapaz che non è riuscito ad imporsi nel primo anno con la maglia della EF soprattutto a causa della frattura del ginocchio subita all’inizio del Tour de France, che ne ha ovviamente ridimensionato i risultati che fino a quel punto erano stati abbastanza incoraggianti, malgrado un inverno difficile. Nel finale di stagione prova a farsi notare nuovamente, raccogliendo qualche buon piazzamento, come il secondo posto alla Tre Valli Varesine. Anche gli altri due ecuadoriani in squadra, Jefferson Cepeda e Jonathan Caicedo, hanno fatto il loro, dimostrandosi sempre all’altezza della situazione, correndo con coraggio e determinazione, in particolare con fughe dalla distanza, con il primo che ha raccolto anche punti preziosi al Tour de Langkawi.
Tra i corridori che hanno lasciato il segno c’è anche Magnus Cort Nielsen, da questo punto di vista una garanzia, il cui risultato più importante è stato il successo di tappa a Viareggio al Giro d’Italia al termine di una giornata durissima. Hanno vinto poi almeno una corsa anche Sean Quinn, Stefan de Bod e Alberto Bettiol, con l’azzurro che aveva iniziato bene l’anno vincendo il prologo al Tour Down Under, senza però riuscirci di nuovo. Nel complesso ha comunque disputato una discreta stagione tentando più volte la fuga al Giro d’Italia e spendendo ogni energia possibile in maglia azzurra ai Mondiali di Glasgow, conclusi al decimo posto, dimostrando di poter essere competitivo ad alti livelli. Nonostante nessuna vittoria, va poi sottolineato come sempre il ruolo importante di uomo squadra ricoperto da Rigoberto Uran che, nonostante i 36 anni, continua a spendersi con generosità pur non apparendo più in grado di competere per risultati di primissimo piano, ma raccogliendo comunque qualche buon risultato qui e lì.
+++ Ben Healy
++ Simon Carr
+ Neilson Powless
FLOP
Esteban Chaves ha chiuso il 2023 con soltanto la vittoria al Campionato Nazionale in linea. Dopo una discreta primavera, era arrivato al Tour de France con l’ambizione di vincere una tappa, ma dopo il quinto posto di Issoire ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di una caduta nella quattordicesima tappa. Rientrato alle corse a settembre, non ha avuto il tempo per ritrovare una condizione accettabile e risollevare le sorti di una delle stagioni peggiori da quando è professionista a livello di risultati.
Ci si aspettava un rendimento ulteriormente in crescita poi dal cronoman svizzero Stefan Bissegger, il quale invece alla fine è invece riuscito a portarsi a casa soltanto il Campionato Nazionale di specialità. Agli Europei infatti si è dovuto inchinare all’astro nascente Joshua Tarling, mentre ai Mondiali di Glasgow è stato invece sfavorito dalle condizioni meteo. Infine, non è mai riuscito a essere competitivo nelle cronometro delle corse a tappe, che in questi anni lo avevano visto spesso giocarsela con i migliori.
La delusione più grande invece è stata probabilmente il danese Mikkel Honoré, che arrivava per rilanciarsi dopo il calo vissuto nel 2022 alla QuickStep. Il grande obiettivo stagionale erano le classiche di primavera, nelle quali invece non è riuscito a lasciare il segno, concludendo con una caduta alla Liegi-Bastogne-Liegi. Tornato a correre al Giro di Svizzera, non si è di fatto mai visto negli ultimi mesi della stagione. Quotazioni al ribasso anche per l’ucraino Mark Padun, copia sbiadita del lottatore ammirato alla Bahrain. Quest’anno si è visto poco e con risultati tutt’altro che incoraggianti, ma chissà quanto il peso psicologico di quanto sta succedendo nel suo paese lo condizioni.
Sul fonte giovani, nonostante una stagione finalmente senza intoppi, Andrea Piccolo non ha fatto registrare risultati di rilievo, pur portando a termine la Vuelta che non è in ogni caso un risultato banale a 22 anni e che lo aiuterà certamente l’anno prossimo a essere più competitivo. Tra coloro che ancora non ritrovano il loro livello spicca invece Hugh Carthy, che sulla carta è uno degli uomini di riferimento del team, ma ad eccezione di qualche sprazzo troppo sporadico, mostra di fare ancora fatica quando il ritmo aumenta e le salite non sembrano più sorridergli come un tempo.
– Hugh Carthy
— Stefan Bissegger
— Mikkel Honoré
Classifica UCI
Undicesima nella graduatoria a squadre al termine della stagione, la formazione statunitense ha messo insieme un bottino di 11818,69 punti, che la posiziona peraltro al decimo posto fra le realtà di livello WorldTour. Al momento, quindi, non sembra riproponibile lo scenario dello scorso triennio, quando la squadra diretta da Jonathan Vaughters è stata a lungo in ballo nella lotta per non retrocedere. Di seguito i 20 corridori che hanno raccolto punti nell’arco del calendario 2023.
CORRIDORE | Nazione | Età | Punti |
HEALY Ben | IRL | 23 | 2163 |
POWLESS Neilson | USA | 27 | 2042.71 |
CARAPAZ Richard | ECU | 30 | 879 |
VAN DEN BERG Marijn | NED | 24 | 801.16 |
CARTHY Hugh John | GBR | 29 | 703.88 |
NIELSEN Magnus Cort | DEN | 30 | 671.71 |
BETTIOL Alberto | ITA | 30 | 590.67 |
CEPEDA Jefferson | ECU | 25 | 549 |
BISSEGGER Stefan | SUI | 25 | 428.26 |
CARR Simon | GBR | 25 | 399.57 |
CHAVES RUBIO Jhoan Esteban | COL | 33 | 386 |
URAN Rigoberto | COL | 36 | 353 |
STEINHAUSER Georg | GER | 22 | 310.57 |
DOULL Owain | GBR | 30 | 300.71 |
CAICEDO Jonathan | ECU | 30 | 234.88 |
RUTSCH Jonas | GER | 25 | 231 |
SHAW James | GBR | 27 | 230 |
DE BOD Stefan | RSA | 27 | 187.57 |
HONORÉ Mikkel | DEN | 26 | 179 |
EIKING Odd Christian | NOR | 29 | 177 |
Miglior Momento
Che Ben Healy fosse un talento fuori scala lo si era già capito nelle settimane precedenti, tanto che l’irlandese era stato capace di mettere in scena un entusiasmante duello a distanza, alla Amstel Gold Race, nientemeno che con Tadej Pogačar. Al Giro d’Italia, poi, il classe 2000 è stato uno dei grandi protagonisti, andando all’attacco in continuazione. Con una di queste azioni Healy ha firmato un’impresa spettacolare, andando a vincere in perfetta solitudine la complicatissima tappa di Fossombrone; l’irlandese riesce prima a entrare nella fuga di giornata e poi saluta tutti i compagni di avventura, completando una memorabile cavalcata di 50 chilometri.
Bilancio Ef Education - Easy Post 2023
Volate - 5.7
Classiche - 7.5
GT - 5.1
6.1
Lo sprint non è certo il punto di forza del team, che comunque cerca di farsi vedere quando può nell'esercizio. Esiti invece opposti fra classiche e grandi giri, con i primi che rappresentano l'ancora di salvezza di una squadra che condizionata dalla sfortuna, nelle tre settimane raccoglie meno di quanto potrebbe e ci si aspetterebbe.
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