Tokyo 2020, Wout Van Aert: “La corsa di troppo per me, ma sono fiero di quel che ho ottenuto”

È arrivato il momento di fermarsi per Wout Van Aert. La crono dei Giochi di Tokyo 2020 “potrebbe essere stata la corsa di troppo” per il fenomeno belga, ma, come lo ammette, è lui stesso a non rimpiangere la decisione di provarci anche oggi fino in fondo. Arrivato con i favori dei pronostici, il classe 1994 ha iniziato in linea con il dominatore Primoz Roglic, ma ha presto capito che non ne aveva quanto sperato, chiudendo già il primo giro lontano dalle posizioni di vertice. Al traguardo deve dunque così accontentarsi della sesta posizione, non riuscendo neanche a rientrare nella lotta per il podio. Dal Giappone tornerà dunque con l’argento nella prova in linea.

“Speravo qualcosa di meglio, ma ho capito presto che non non ne avevo abbastanza – ammette a Het Nieuwsblad – Nel primo giro le cose andavano ancora, ma sapevo che non avrei potuto tenere quel ritmo anche nel secondo giro, non ne avevo più per lottare. Nella parte pianeggiante non riuscivo a fare la differenza, poi in salita ho quasi avuto i crampi. Non mi serviva sapere il tempo all’intermedio per sapere che questa volta non sarebbe arrivata alcuna medaglia”.

Per lui ora è dunque tempo di pensare ad un po’ di riposo. “Ora è arrivato il momento di passare del tempo in famiglia – aggiunge – Non vedevo l’ora… È stato difficile per me qui in Giappone, rimanendo lontano dal mio ambiente. L’ho accusato molto. A settembre andrò in ritiro con la famiglia prima di tornare alle corse al Tour of Britain in vista dei Mondiali che si corrono a fine mese”.

Se la sua straordinaria striscia si è conclusa con una delusione, il vincitore di tre tappe al Tour de France non mostra alcun rimpianto: “So che potrebbe essere stata la corsa di troppo, ma sono fiero di quello che ho raggiunto. Un fantastico Tour e una medaglia olimpica: non farei assolutamente a cambio. Sono fiero di quanto fatto in questi mesi, sarebbe stupido non esserlo”.

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