Vuelta a España 2024, Primoz Roglic si impone su Enric Mas! 4° Antonio Tiberi, Ben O’Connor perde 46″
Primoz Roglic conferma un ottimo colpo di pedale alla Vuelta a España 2024. Sul traguardo di Cazorla lo sloveno si mostra il più solido, facendo la differenza nello strappo conclusivo, regolando poi allo sprint Enric Mas, l’unico che era riuscito a seguirlo ad ogni sua accelerazione. Limitano molto bene i danni Mikel Landa e Antonio Tiberi, sempre più Maglia Bianca, rispettivamente giunti a 14 e 17 secondi, mentre cede invece 46 secondi Ben O’Connor, che conserva comunque la sua maglia di leader. Scende dunque a 3’49” il suo margine sullo sloveno, con la terza posizione ora occupata da Mas, a 4’31”, visto che Joao Almeida crolla e perde quasi cinque minuti.
Il video dell’arrivo
Il racconto della tappa
La battaglia per la fuga è a dir poco arroventata. Si muovono subito Marc Soler (UAE Team Emirates) e Txomin Juaristi (Euskaltel – Euskadi), seguiti da Kobe Goossens (Intermarché Wanty) e Jesus Herrada (Cofidis). Per i quattro però non c’è trippa da fuga, così come per Pau Miquel (Equipo Kern Pharma) e per un gruppo di una trentina di corridori, fra cui Wout van Aert (Visma|Lease a Bike), su cui va a chiudere la Red Bull-Bora-hansgrohe.
Ci provano anche Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck), Sven Erik Bystrøm (Groupama-FDJ), Simon Guglielmi (Arkéa-B&B Hotels) e Ion Izagirre (Cofidis), seguiti da Julius van der Berg (dsm firmenich-PostNL), ma l’esito della loro azione è uguale alle precedenti. Mauro Schmid (Jayco-AlUla) prova un primo allungo, che tira fuori dal gruppo anche Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Ion Izagirre (Cofidis), Mauro Schmid (Team Jayco – AlUla), Quentin Pacher (Groupama-FDJ), Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma), Joan Bou (Euskaltel – Euskadi) e Gijs Leemreize (Team dsm-firmenich PostNL). La situazione rimane convulsa finché lo stesso Schmid va via con Leemreize e con Harold Tejada (Astana Qazaqstan), nel frattempo riuscito a raggiungere la testa della corsa.
I tre accumulano una trentina di secondi di vantaggio, ma dietro non c’è ancora calma, tanto che arriva prima il contrattacco di Oier Lazkano (Movistar Team), Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck) e Ion Izagirre (Cofidis) e poi quello di Sam Oomen (Lidl-Trek) e Mathis le Berre (Arkéa-B&B). In tutto questo, si viaggia a ritmi altissimi, tanto che la prima ora di corsa passa via a 51 km/h!
Oomen e Le Berre si portano sui primi tre inseguitori e, all’altezza dei -93 all’arrivo, si forma un gruppo di 8 al comando. Il gruppo tira per qualche momento il freno e il vantaggio degli otto arriva rapidamente oltre i 4′. A quel punto, però, è la Decathlon-Ag2R a mettersi in testa al plotone e a fare subito un ritmo in grado quantomeno di pareggiare gli sforzi dei fuggitivi. Lungo il primo Gpm di giornata si stacca Leemreize, mentre la Israel-Premier Tech prende in capo il lavoro in testa al gruppo, riducendo a 3’30” il vantaggio dei fuggitivi a fine salita.
Nei primi metri della discesa Schmid prova ad andar via da solo, mentre Van Aert scivola a terra e si ritrova costretto a inseguire il gruppo. Su Schmid si porta Tejada, ma gli altri 5 fuggitivi riescono, in tempi diversi, a ritrovare le ruote dei due. L’ultimo a farlo è Lazkano, che prova un contrattacco a sorpresa, neutralizzato prima da Schmid e poi da Tejada. I battistrada entrano negli ultimi 30 km con 3’30” di vantaggio su un gruppo sempre tirato da maglie Israel-Premier Tech. La formazione israelo-canadese mette in atto il massimo dello sforzo collettivo e riduce sensibilmente il vantaggio dei battistrada, che arrivano al traguardo volante, vinto da Tejada, con 2’27” di vantaggio e che poco dopo hanno notizia di un gruppo ormai a meno di 2′ da loro.
L’aumento del ritmo in gruppo vede cedere diversi corridori e causa anche nervosismo, tanto che si verifica una caduta che coinvolge Giulio Ciccone (Lidl-Trek) e Txomin Juaristi (Euskaltel-Euskadi). Davanti intanto la fanno da padrone Tejada e Lazkano, che riescono a staccare tutti, ma Vergallito è bravo a gestirsi e restare con loro nel falsopiano ascendente che caratterizza l’approccio alla salita conclusiva. Queste nuove accelerazioni permettono loro di tornare a guadagnare rispetto agli appena 90 secondi rimasti, ma quando il ritmo tornano a perdere terreno.
Il terzetto si presenta così ai piedi del muro finale con un margine che ormai è inferiore al minuto rispetto ad un gruppo in cui sta già faticando Joao Almeida (UAE Team Emirates). Appena si comincia a salire Tejada riparte, con Lazkano che si spreme per stare con lui. Vergallito invece si gestisce, sfoggiando uno splendido atteggiamento tattico che gli consente di rientrare sulla coppia di testa dopo il tratto più duro ed essere poi ultimo a cedere al colombiano, che lo precede di pochi secondi. I due vengono tuttavia divorati da Primoz Roglic (Red Bull – Bora – hansgrohe) ed Enric Mas (Movistar), che si fanno a giocare il successo dopo aver ripreso il sudamericano subito dopo l’ingresso nell’ultimo chilometro.
La nuova coppia di testa si è formata poco prima, dopo che la Red Bull – Bora – hansgrohe ha alzato il ritmo sulle pendenze più arcigne, mettendo in rampa di lancio il suo capitano. Roglic non si è fatto attendere e ha provato più volte ad attaccare, sfiancando la Maglia Rossa Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale), che ha osato troppo per cercare di seguire gli scatti del grande favorito. Alla quarta accelerazione restano dunque da soli lo sloveno e lo spagnolo, con anche Richard Carapaz (EF Education – EasyPost) sino a quel momento sempre pronto a rispondere, aiutato anche da Jefferson Cepeda che per un momento ha dettato il ritmo, ma l’andatura era calata consentendo il rientro anche di molti altri.
Si sono gestiti invece meglio Mikel Landa (T-Rex Quick-Step) e Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious), che chiudono molto vicini ai due leader, tra i quali emerge Roglic con uno sprint deciso malgrado la buona resistenza di un Mas che non si vedeva da tempo a questi livelli. Scortato da Felix Gall sino all’ultimo chilometro, Ben O’Connor perde 46 secondi, che assieme all’abbuono conquistato dallo sloveno vede il tre volte vincitore della corsa recuperare quasi un minuto. Poco dietro Sepp Kuss (Visma|Lease a Bike), vittima di una caduta proprio all’imbocco del muro più impegnativo, dovendo così spendere molto per rientrare, perdendo brillantezza per il finale.
Risultato Tappa 8 Vuelta a España 2024
Classifiche Vuelta a España 2024
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