Volta a Catalunya 2022, impresa di Richard Carapaz e Sergio Higuita: tappa al primo, maglia al secondo

Richard Carapaz e Sergio Higuita regalano spettacolo alla Volta a Catalunya 2022. I due attaccano già nelle prime fasi di corsa, coronando una fuga di oltre 120 chilometri che gli consente di giocarsi il successo di tappa, ma anche di ribaltare la classifica, prendendone le prime due posizioni. Il successo va così al corridore della Ineos Grenadiers, che al termine di uno sprint serrato supera il colombiano, che può comunque accontentarsi del piazzamento, che gli consente di essere nuovo leader della generale, proprio davanti all’ecuadoriano. I due sono ora separati da 16 secondi, mentre l’ex leader Joao Almeida, giunto nel gruppo regolato non senza rimpianti da Kaden Groves a 48″, chiude ora il podio con 52 secondi di ritardo dal corridore della Bora-hansgrohe.

Ancora una volta ridotto da nuovi ritiri, il gruppo vien da subito scosso da numerose acceleazioni, con costanti attacchi sin dal chilometro zero. Che la giornata non sarà banale si capisce dunque dal gran numero di corridori che proovano ad allungare. I primi a riuscire a guadagnare qualche secondo sono Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma), Simone Petilli (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e Casper Pedersen (Team DSM), che riescono ad avere un vantaggio che arriva a sfiorare trenta secondi nei primi chilometri di corsa, ma altra conferma che il copione più atteso non sarà seguito arriva dal ritmo ancora alto del gruppo, che non li lascia andare. Appena ripresi questi uomini, dopo 15 chilometri ci prova Rohan Dennis (Jumbo-Visma), ma anche questo tentativo viene annullato quando si comincia a salire verso il primo GPM di giornata, con gli uomini della Ineos Grenadiers particolarmente attivi.

Sfruttando le prime rampe della salita viene fuori un tentativo di grandi nomi, composto da Nairo Quintana (ARK), Sergio Higuita (BOH), Wouter Poels (TBV), Ben O’connor (ACT), Tobias Halland Johannessen (UXT), Guillaume Martin (COF), Richard Carapaz (IGD), Carlos Rodríguez (IGD), Jai Hindley (BOH), Carlos Verona (MOV), Dylan Teuns (TBV), Mattias Jensen (TFS), Steven Kruijswijk (TJV), Giulio Ciccone (TFS), Javier Romo (AST), Sebastián Henao (AST), Jonathan Castroviejo (IGD), Michael Storer (GFC) e Lucas Plapp (IGD). A cinque chilometri dalla vetta questi 19 uomini sembrano tuttavia fare fatica ad organizzarsi e trovare una intesa per proseguire assieme.

Da questo drappello allungano quindi Carapaz, Higuita e Plapp, che riescono in fretta a guadagnare una quarantina di secondi nell’avvicinamento al GPM, mentre il leader Almeida riesce a rientrare sugli altri attaccanti assieme ad altri corridori, andando a formare un drappello di una trentina di unità all’inseguimento dei tre battistrada. Nella discesa seguente, però, Plapp perde contatto e viene riassorbito dal gruppo Almeida, composto ora da 28 uomini: oltre all’australiano e al portoghese, fanno parte di questo drappello Nairo Quintana (ARK), Juan Ayuso (UAD), Wouter Poels (TBV), Ben O’connor (ACT), Tobias Halland Johannessen (UXT), Carlos Rodríguez (IGD), Jai Hindley (BOH), Carlos Verona (MOV), Dylan Teuns (TBV), Mattias Jensen (TFS), Sébastien Reichenbach (GFC), Sylvain Moniquet (LTS), Steven Kruijswijk (TJV), Giulio Ciccone (TFS), Daniel Navarro (BBH), Javier Romo (AST), Amanuel Ghebreigzabhier (TFS), Quentin Pacher (GFC), Bruno Armirail (GFC), Marc Soler (UAD), Sebastián Henao (AST), Jonathan Castroviejo (IGD), Fernando Barceló (CJR), Michael Storer (GFC), Dorian Godon (ACT) e William Barta (MOV).

Il loro ritardo dalla coppia di testa sale fino a 1’25” prima del secondo GPM di giornata, il Coll de Capafonts, che Carapaz e Higuita scollinano sempre con poco più di un minuto e mezzo, mentre tra gli inseguitori perdono contatto Plapp, Armirail, Moniquet, Barta e Navarro. Nel successivo falsopiano verso lo sprint intermedio di Prades, dove Carapaz transita per primo, il vantaggio dei due attaccanti sale a 2’20” sul gruppetto Almeida e a 3’20” su un ulteriore drappello di circa 40 corridori, che dopo un inseguimento di diversi chilometri riesce a rientrare sul gruppo del leader della classifica, composto ora da circa 60 unità. Con il lavoro del solo Marc Soler (UAE Team Emirates), questo gruppo continua però a perdere terreno nel tratto seguente, ricco di saliscendi, arrivando a un ritardo massimo di 3’30” a 65 chilometri dalla conclusione.

Ai -40 dall’arrivo, tuttavia, anche la Uno-X Pro Cycling si affianca alla formazione emiratina nell’inseguimento ai due fuggitivi, che in breve vedono diminuire il loro vantaggio fino a 2’05”, margine con il quale iniziano l’ultima salita della tappa, il Coll de la Teixeta. Anche la Bahrain Victorious, con Hermann Pernsteiner, si mette a lavorare per andare a chiudere su Carapaz e Higuita, che tuttavia resistono al comando, scollinando con un vantaggio ancora di due minuti. Se in salita non c’è stata differenza, il gruppo esplode in discesa, con Juan Ayuso (UAE Team Emirates) che prova ad allungare. Al suo inseguimento si portano Dylan Teuns e Wout Poels, raggiunti da Nairo Quintana (ARK), Carlos Rodríguez (IGD), Hermann Pernsteiner (TBV) e Giulio Ciccone (TFS). I tre della Bahrain – Victorious provano a portare avanti il tentativo che ha sorpreso Joao Almeida, ma il distacco non sembra mai decollare.

Dopo essersi avvicinato fino a meno di un minuto nel tratto di discesa più ripido, Ayuso capisce che la sua azione perde foga arrivando nei tratti più pedalabili, decidendo di rialzarsi quando vede che perde terreno rispetto ai battistrada. Lo spagnolo si fa così riprendere dal gruppetto di Quintana, che in quel momento ha un ritardo di 1’15” dalla testa della corsa, mentre il gruppo insegue a 1’40”. Rimasto isolato, Almeida trova tuttavia il supporto della Ag2r Citroën, che si gioca i piazzamenti, ma soprattutto di Team BikeExchange – Jayco e Israel – Premier Tech, che sembrano interessate al successo di tappa.

Mentre davanti proseguono ormai irraggiungibili, alle loro spalle i contrattaccanti cercano di resistere al ritorno del gruppo, che rallenta quando appare ormai chiaro che riprendere i due di testa è impossibile. A completare l’opera entrati negli ultimi due chilometri di corsa è tuttavia nuovamente la Ag2r Citroën, mentre in testa sono ormai pronti a giocarsi lo sprint. Se inizialmente si pensava potesse esserci accordo, i due se la giocano con uno sprint serrato sino all’ultimo centimetro che premia Carapaz.

Risultato Tappa 6 Volta a Catalunya 2022

Classifica Generale Volta a Catalunya 2022

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