Tour of the Alps 2021, Gianni Moscon coglie l’attimo!

Gianni Moscon apre le danze al Tour of the Alps 2021. Splendido successo del corridore della Ineos Grenadiers che scatta in solitaria nei cinque chilometri conclusivi, per poi resistere di un soffio al ritorno del gruppo, sfruttando con esperienza il rientro di Idar Andersen (Uno-X Pro Cycling), che lo aveva ripreso in vista della flamme rouge. A vincere la volata dei battuti è invece Aleksandr Riabushenko (UAE Team Emirates), che tuttavia non può far altro che prendersi la terza posizione di tappa. Ovviamente, il corridore trentino è anche il primo leader della corsa, con la classifica che rispecchia l’ordine di arrivo.

Dopo i primi scatti, è rapidamente Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation) a trovarsi da solo al comando sulla prima salita di giornata, restando inizialmente da solo dopo aver staccato di ruota Márton Dina (EOLO-Kometa Cycling Team) e Felix Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team) che lo avevano ripreso in un primo momento. Vedendo che il gruppo si rialza, concedendo subito un margine importante, il corridore friulano si fa raggiungere dagli altri due, formando così il terzetto che vivrà la giornata all’attacco. Vani invece i tentativi di accelerazione nella successiva discesa, con il gruppo ben felice della composizione.

Il trio di testa raggiunge così un vantaggio massimo di cinque minuti nella prima mezz’ora di corsa, con la Astana – Premier Tech che decide poi di assumersi l’onere dell’inseguimento. Fino al Brennero la corsa resta così sospesa, ma sul lungo passo che porta in Austria il distacco comincia a calare e al GPM sono circa 90 secondi quelli guadagnati da un gruppo che in discesa prosegue la sua spinta. A valle il vantaggio degli uomini di testa è così ridotto a 2’30”, che sostanzialmente resteranno abbastanza stabili fino all’ingresso nel circuito finale. Con le squadre dei favoriti che cercano di portare davanti i propri capitani in vista della salita, il ritmo inevitabilmente aumenta, tanto che prima di iniziare la scalata il ritardo è ormai ridotto a un minuto.

Consapevole che riprendere troppo presto gli attaccanti sarebbe un problema, il gruppo decide così di concedere nuovamente un po’ di margine e ad approfittarne è De Marchi, chiaramente il più forte in fuga. Il corridore friulano stacca subito Engelhardt e non tarda a fare lo stesso con Dina, che inizialmente riesce a seguirlo, scollinando con venti secondi sull’ungherese, circa un minuto sull’austriaco e quasi 1’30” sul gruppo, salito senza forzare. Al termine della discesa la situazione è pressoché invariata, ma il tratto successivo di pianura segna la fine delle speranze dell’azzurro, che arriva con un margine ormai esiguo alla seconda scalata di Axams.

Non appena arrivano le pendenze sotto le ruote dei corridori arrivano anche gli scatti. Primo a muoversi è Karel Vacek (Qhubeka-Assos), al quale è Hugh Carthy (EF Education – Nippo a reagire), annullando il tentativo ma facendo anche crollare ulteriormente il vantaggio di De Marchi. Il portacolori della Israel Start-Up Nation viene così ripreso dopo gli scatti successivi, quando Sergio Martin (Caja Rural – RGA) risponde e allunga rispetto all’azione iniziata da Alejandro Ropero (Eolo-Kometa). Sulla nuova coppia di testa rientra anche Attila Valter (Groupama-FDJ), che a sua volta non tarda a rilanciare vedendo che il gruppo è ormai vicinissimo. De Marchi riesce a seguirlo, ma da dietro arrivano anche altri corridori, scatti che si portano appresso il resto del gruppo.

Primo a scollinare è così Felix Grossschartner (Bora-hansgrohe), ma ormai si è tornati a situazione di gruppo compatto. Nella discesa la BikeExchange prova a prendere in mano la situazione, ma non mancano gli scatti. Dopo che a provarci sono Nicholas Roche (Team DSM) e Luis Leon Sanchez (Astana-PremierTech), è un quartetto a riuscire a guadagnare terreno. All’approccio dei dodici chilometri finali si portano infatti al comando Mattias Skjelmose Jensen (Trek – Segafredo), Santiago Umba (Androni Giocattoli – Sidermec), Daniel Savini (Bardiani-CSF-Faizanè) e Pello Bilbao (Bahrain Victorious), che rapidamente riescono a guadagnare un interessante margine di 15 secondi, che diventano 21 due chilometri più avanti.

Finita la discesa, l’approccio all’abitato di Innsbruck, con lunghi vialoni propizi agli inseguitori risultano tuttavia fatali agli attaccanti, ripresi dall’ottimo lavoro della Ineos Grenadiers entrando nei cinque chilometri conclusivi. Sfruttando la conoscenza della sua città di adozione, a scattare è così proprio Gianni Moscon, che vuole ricompensare il grande lavoro dei suoi compagni. Il corridore trentino guadagna appena cinque secondi, ma cerca di far tesoro di ogni curva e ogni rilancio anticipato per tenere il gruppo a debita distanza. All’imbocco della flamme rouge viene così ripreso da Idar Andersen (Uno-X Pro Cycling), alla cui ruota è abile a fiondarsi senza esitare. Giocando di esperienza, l’italiano riesce a rifiatare per trovare lo spunto vincente in una volata senza storia che gli permette di festeggiare a braccia alzate proprio davanti al rivale, che a sua volta resiste al ritorno del gruppo.

Risultato Prima Tappa Tour of the Alps 2021

Classifica Generale Tour of The Alps 2021

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