Challenge Mallorca 2024, Pelayo Sanchez brucia Marius Mayrhofer! 3° Aleksandr Vlasov, 10° Alberto Bettiol

Pelayo Sanchez conquista la quarta giornata del Challenge Mallorca 2024. Il corridore della Movistar trionfa nel movimentato Trofeo Pollença – Port d’Andratx imponendosi in uno sprint ristretto davanti a Marius Mayrhofer (Tudor Pro Cycling), molto generoso nel finale anche nell’andare a riprendere un tentativo da finisseur di Marc Soler nell’ultimo chilometro, e Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), al terzo podio in quattro giorni. Protagonisti nel finale anche Igor Arrieta (UAE Team Emirates), all’attacco per trenta chilometri prima di essere ripreso e staccato da Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstnty) nell’ultima salita. Rimasto da solo al comando dopo la caduta dello spagnolo, rientrato in discesa, il belga è stato ripreso nel finale dal gruppetto dei primi inseguitori, composto da otto uomini, che si è così giocato la corsa allo sprint. Tra gli italiani, migliore all’arrivo è Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost), decimo, regolando la volata dei battuti.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Partenza come di consueto a gran velocità. Dopo i primi tentativi, senza successo, e una caduta, che ha visto coinvolti diversi corridori di varie squadre (senza però particolari conseguenze) ci prova un gruppetto: ad avvantaggiarsi sono Rodrigo Álvarez (Burgos-Bh), Emil Herzog (Bora-hansgrohe), Lennart Voege (Rembe Sauerland), Asier Etxeberria (Euskaltel), Clément Champoussin (Arkéa-B&B), Dylan Vandenstorme (Flanders-Baloise) e Laurenz Rex (Intermarché-Wanty). L’azione tuttavia non ha fortuna e dopo 15 chilometri il gruppo toena compatto. A quel punto a muoversi sono Sebastian Niehues (Rembe Pro Cycling Team), Dylan Vandenstorme (Team Flanders – Baloise), Hugo Scala Jr. (Project Echelon Racing), Idar Andersen (Uno-X Mobility), Jonas Gregaard (Lotto Dstny) e Cole Kessler (Lidl-Trek Future Racing). Per loro c’è via libera da parte del gruppo, che lascia anche più di 6’ di vantaggio, nella fase iniziale dell’attacco.

La situazione cambia quando la Bora-hansgrohe decide di prendere in mano le redini della corsa nell’approccio al primo GPM di giornata, lungo il quale il gruppo recupera facilmente due minuti rispetto ai sei con i quali era arrivato ai piedi della salita. Rimasti in cinque dopo aver perso per strada Niehues, che viene ripreso a 90 chilometri dal traguardo, il gruppetto di attaccanti perde anche Scala in seguito ad una caduta, approcciando così in quattro la seconda ascesa del giorno.

Con il gruppo ormai avvicinatosi a 2’47”, davanti provano ad accelerare sul Puigg Major, restando così solamente in due, Gregaard e Andersen. Verso fine salita in gruppo arriva al comando anche la UAE Team Emirates, con Marc Soler e Nils Politt che alzano il ritmo, forzando anche in discesa fino a riprendere tutti i corridori nel mezzo. A quel punto, quando la strada per tornare a salire verso il Coll den Bleda, il gap è ormai ridotto a 1’20” rispetto alla coppia di testa, ma il ritmo cala, consentendo ai due battistrada di godere di qualche altro chilometro di libertà.

La tregua dura sino ai piedi del Coll de sa Pedrissa, dove subito il gruppo si dà battaglia. In seguito ai primi scatti si forma all’inseguimento un gruppetto composto da Igor Arrieta (UAE Team Emirates), Frederik Wandahl (Bora – hansgrohe), Simon Carr (EF Education – Easypost), Ewen Costiou (Arkea-B&B Hotels) e Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny), che guadagnano qualche metro su un gruppo ancora in pieno fermento. Non tardano così ad arrivare anche Gregor Mühlberger (Movistar Team), Sergio Samitier (Movistar Team), Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step),Vincenzo Albanese (Arkea-B&B Hotels), Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility), Paul Double (Team Polti Kometa) e Iker Mintegi (Euskaltel-Euskadi).

Questi dodici uomini si stagliano nel mezzo, fra attaccanti e gruppo, seppur inizialmente con appena una manciata di secondi. La loro azione è comunque decisa e riescono a riprendere i due fuggitivi a 40 chilometri dalla conclusione. Nel frattempo tuttavia il gruppo ha cominciato ad organizzarsi, mentre davanti sembra saltare l’accordo. Nel momento in cui stanno per essere ripresi, Arrieta decide così di partire da solo. Approfittando di un momento di stallo mette rapidamente in cascina una trentina di secondi, con i quali si presenta agli ultimi trenta chilometri, ancora tutt’altro che semplici.

Alle sue spalle i compagni cercano di smorzare le azioni dei contrattaccanti, tra cui quella di Michael Valgren (EF Education – EasyPost) e Frederik Wandahl (Bora-hansgrohe) e il gap resta abbastanza stabile. La Movistar, che nel frattempo ha perso Alex Aranburu per una brutta caduta, prova ad organizzare qualcosa di più lineare, ma le altre squadre preferiscono muoversi a scatti. Molto attivi, ad esempio, sono gli uomini della Uno-X Mobility, così come si vede anche Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe). L’azione più decisa nasce tuttavia su impulso di Gregor Mühlberger (Movistar Team) ee Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny), raggiunti da un sorprendente Yves Lampaert (Soudal Quick-Step).

Siamo tuttavia ormai nell’ultima salita e gli scalatori devono provare a fare la differenza per vincere. Trionfatore ieri, Van Eetvelt sa di averne più dei compagni di avventura e allunga deciso, riuscendo per la prima volta a recuperare sullo spagnolo al comando. In poco tempo il giovane fiammingo lo mette nel mirino, sino a raggiungerlo non lontano dalla vetta. Il corridore iberico prova ad aggrapparsi alla ruota del rivale, consentendo così ancora ai vari Brandon McNulty e Marc Soler di correre di rimessa alle sue spalle, dove Vlasov è ancora fra i più attivi, frustrato tuttavia dalla marcatura del team emiratino.

Quando Van Eetvelt resta da solo la situazione inevitabilmente cambia e i due iniziano a dare il loro contributo in un gruppetto formatosi all’inseguimento di cui fanno parte anche Ilan Van Wilder (Soudal Quick-Step) e Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility), oltre a Vlasov. Nel corso della discesa Arrieta torna verso la testa della corsa, ma la troppa foga gli fa compiere un errore banale, che lo vede finire a terra proprio quando ormai era quasi a ruota del rivale. Van Eetvelt resta così di nuovo da solo, ma alle sue spalle il gruppetto si è rimpolpato, contando ora anche su Pelayo Sánchez (Movistar Team), Benjamin Thomas (Cofidis) e Marius Mayrhofer (Tudor Pro Cycling Team).

A fare lo sforzo necessario per chiudere è proprio quest’ultimo, il più veloce sulla carta, che si ritrova poi in prima persona a rilanciare per rientrare sul tentativo da finisseur di Marc Soler. Alla sua ruota si muove tuttavia con grande scaltrezza Pelayo Sanchez che, quando il tedesco è rientrato sul catalano, riesce a saltarlo all’ultima curva, imponendosi nettamente.

Risultato Trofeo Pollença – Port d’Andratx – Challenge Mallorca 2024

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