Presentazione Squadre 2023: EF Education – EasyPost
Dopo una stagione di alti e bassi l’obiettivo della EF Education – EasyPost è quello di essere protagonista sia nelle Classiche che nei Grandi Giri. Sulla carta gli uomini giusti sembrano esserci, ma dovranno dimostrare più continuità rispetto agli ultimi anni. Una discreta campagna di CicloMercato, tuttavia, ha portato al team nuovi corridori che dovrebbero andare ad integrarsi e collaborare con i vecchi capitani per contribuire ai successi del team. Tra questi spicca ovviamente la figura di Richard Carapaz che avrà l’obiettivo di garantire buoni risultati nei GT in chiave classifica generale o per le vittorie di tappa.
Gli uomini più attesi
Uno degli uomini più attesi è proprio il nuovo arrivato Richard Carapaz. Corridore già in grado di salire sul podio di tutti e tre i GT (vincendo anche il Giro d’Italia 2019), l’ex Ineos Grenadiers è pronto a diventare il faro di un gruppo di uomini che in passato hanno occupato i piani alti delle classifiche generali, ma che da qualche stagione non sono più al loro livello per varie ragioni. Il classe 1993 sarà chiamato, quindi, a guidare un team che spera di raccogliere qualcosa nelle corse da tre settimane anche con Hugh Carthy, Esteban Chaves e Rigoberto Uran. Possibili supporti di eccellenza al corridore ecuadoriano , che in salita ha mostrato di potersela giocare con i migliori, possono essere anche pedine importanti per andarsi a prendere qualche vittoria di prestigio o buon piazzamento finale in un GT, anche se tutti vengono da periodi non proprio felicissimi.
Sono tanti, poi, i corridori forti in salita che potranno aiutare i capitani a raccogliere risultati di prestigio, ma anche ad essere protagonisti in proprio, magari con qualche fuga da lontano. Tra questi il più atteso è sicuramente Mark Padun, che, dopo un 2021 molto positivo, l’anno scorso ha un po’ faticato, ma è pronto a far vedere ancora cose importanti. Attenzione poi anche a Jonathan Caicedo, Diego Camargo, Jefferson Cepeda, Merhawi Kudus e i nuovi arrivati Stefan de Bod e Andrey Amador. Da capire, invece, quale sarà il ruolo di Odd Christian Eiking: grande protagonista nel 2021 alla Vuelta, nella prima stagione in maglia EF ha faticato a mettersi in mostra e potrebbe, quindi, trovarsi a dover aiutare i capitani.
Nel settore classiche, invece, l’uomo di riferimento sarà ancora una volta il vincitore del Giro delle Fiandre 2019 Alberto Bettiol. Il toscano deve ritrovare la regolarità, la serenità e la salute che nelle ultime stagioni sono un po’ mancate per tornare a competere con i migliori, ma chiaramente non gli mancano le qualità fisiche e mentali per riuscirci. Nelle lunga campagna delle corse di un giorno sarà affiancato da Magnus Cort Nielsen, corridore che ormai è anche una garanzia come cacciatore di tappe nei GT, Jens Keukeleire, Owain Dull e dal nuovo arrivato Mikkel Frølich Honoré, a cui la squadra è disposta a dare subito molta fiducia viste le ottime prestazioni con la sua ex squadra su più profili. Per quanto riguarda le classiche dal profilo altimetrico più impegnativo, invece, l’uomo di riferimento dovrebbe essere Neilson Powelss, vincitore nel 2021 della Classica San Sebastian e tra i corridori più in vista in squadra negli ultimi anni. Non mancheranno comunque in questo campo anche le incursioni degli uomini di classifica.
La squadra poi potrà cercare di fare risultati importanti pure nelle cronometro, grazie alle abilità del campione europeo di specialità Stefan Bisseger: l’elvetico è già una solida realtà per quanto riguarda le corse contro il tempo e potrebbe provare a crescere ancora e mettersi alla prova nelle classiche.
Le giovani promesse
La squadra statunitense non cambia obiettivo anche per quest’anno, confermando in blocco tutti i giovani, ad eccezione di Daniel Arroyave, non confermato dopo due annate negative. Non ci sono quindi nuovi arrivi in squadra per quanto riguarda le giovani leve, che nel 2022 hanno visto in crescita soprattutto il 22enne irlandese Ben Healy, che ha raccolto buoni risultati soprattutto a cronometro e nelle corse vallonate. Anche lo scalatore statunitense Sean Quinn ha dato buoni segnali e da lui ci si aspetta ulteriori passi in avanti soprattutto nelle corse di un giorno dove può far valere il proprio spunto veloce che quest’anno gli ha permesso anche di salire sul podio in una volata a ranghi compatti al Giro del Delfinato. Anche il 24enne passista tedesco Jonas Rutsch si sta costruendo una buona solidità, dopo aver portato a termine il secondo Tour de France consecutivo, in attesa di vederlo protagonista sul pavé.
Ci si aspetta passi in avanti da parte del colombiano Diego Camargo, che non ha impressionato pur portando a termine il Giro d’Italia, ma anche dal 24enne britannico Simon Carr, che ha fatto dei passi indietro rispetto alle buone cose fatte nel 2021.
Sarà poi la prima stagione completa con la EF per l’ecuadoriano Jefferson Cepeda, promosso ad agosto dalla Drone Hopper-Androni Giocattoli dopo buone prestazioni nelle corse italiane negli ultimi due anni (pur con qualche amnesia), e per Andrea Piccolo, che dovrebbe aver trovato stabilità dopo quattro cambi di maglia nel giro di poco più di un anno. Nel finale di stagione, il 21enne azzurro ha dimostrato tutto il proprio valore, con un undicesimo posto al Lombardia che conferma un ottimo finale di stagione ampiamente promettente per il futuro, in primis per le classiche, ma senza scartare possibili ambizioni di classifica.
È ancora tutto da scoprire invece il giovanissimo Georg Steinhauser, classe 2001, che deve ancora prendere le misure con il professionismo nonostante un buon ottavo posto nel prologo del Giro di Romandia che ne ha fatto intravedere le potenzialità. Si è dimostrato più pronto il 23enne Marijn van den Berg, velocista resistente di talento che in questo 2023 sembra pronto ad assaltare la prima vittoria da professionista, magari in qualche classica.
Organico EF Education – EasyPost 2023
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