Presentazione Squadre 2018, Team Novo Nordisk

Sesta stagione del progetto interamente dedicati ai diabetici per il Team Novo Nordisk 2018. Formazione professional con più interesse al messaggio che al risultato, la compagine statunitense continua la sua missione con efficacia. Dovendosi limitare a guardare il progetto sportivo i risultati delle ultime stagioni non sono entusiasmanti, ma la squadra ha più volte dimostrato di essere un veicolo straordinario per tutti coloro affetti da diabete, ma in generale per tutte le persone che trovano ispirazione nel messaggio che la squadra e i suoi corridori veicolano anche con la loro sola presenza.

Gli uomini più attesi

Persi due dei suoi uomini più rappresentativi come Javier Megias, l’unico che vantava anche una importante esperienza in altre squadre, e Martjin Verschoor, la squadra ora si affida soprattutto alle sue route veloci, cercando di ripartire dai suoi giovani. L’uomo con il palmares più fornito è Andrea Peron, che pur non avendo mai ottenuto un successo in carriera è il corridore con i piazzamenti migliori sinora, anche se nel 2017 si è visto poco. Classe 1988, a fine stagione compirà 30 anni ed è indubbiamente anche uno dei più esperti del team. Ne compirà invece 31 quest’anno l’australiano Fabio Calabria, corridore più di costanza che di sostanza, che comunque qualche piazzamento cerca sempre di portarlo a casa.

Si avvicina ai 30 anche David Lozano, così come cominciano ad avere una certa esperienza anche Joonas Henttala e Charles Planet. Corridori generosi, votati alle azioni da lontano, potranno inoltre cercare di apportare la loro esperienza ai numerosi giovani del team, ma anche a nuovi arrivati come Romain Gioux e Sam Brand, che pur non essendo giovanissimi (il francese ha già superato i 31 anni) sono in squadra da poco e devono ancora imparare molto, con la possibilità di trovare qualche risultato in più dopo una prima stagione di apprendistato.

Le giovani promesse

Autori di un buon 2017, nel quale hanno raccolto alcuni piazzamenti interessanti, il nostro Umberto Poli e il francese Mehdi Benhamouda potrebbero rivelarsi pedine di buon livello per la squadra. Forse non proprio nell’immediato, considerando che l’italiano ha compiuto da poco 21 anni, ma si son fatti valere in corse anche di discreto livello, pur correndo molto poco come nel caso del francese, rappresentando così potenziali carte interessanti per il futuro grazie al loro spunto veloce.

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