Favoriti Maglia a Pois Vuelta a España 2024: sarà sfida fra uomini di classifica e attaccanti – Nel mazzo di papabili anche Ciccone, Fortunato e Zana

La Vuelta a España 2024 avrà come motivo di interesse anche la lotta per la Maglia a Pois. Il percorso del Grande Giro spagnolo, che parte sabato 17 agosto, presenta tantissime salite e una corposa serie di arrivi in quota, aspetti che, combinati, portano a una difficilissima interpretazione, almeno alla vigilia, di quella che potrà essere la battaglia per il trofeo con cui alla fine verrà premiato il miglior scalatore. Come nelle edizioni precedenti, la possibilità che la maglia dei “Lunares azules” finisca nella bacheca di un corridore coinvolto anche nella lotta per le prime posizioni della classifica generale non è da escludere. Molto farà l’andamento della gara nell’arco delle 21 tappe: se ci sarà spazio per le fughe, sul podio di Madrid potrà salirci anche uno “specialista”, in caso contrario il trofeo sarà preda di un uomo di classifica. Potenzialmente in lizza per il primo posto nella speciale classifica anche alcuni corridori italiani: in caso di successo di uno di questi, finirà il “digiuno” seguito alla vittoria di Davide Villella, risalente al 2017.

Albo d’Oro recente Maglia a Pois Vuelta a España 2024 

2023 EVENEPOEL Remco
2022 CARAPAZ Richard
2021 STORER Michael
2020 MARTIN Guillaume
2019 BOUCHARD Geoffrey
2018 DE GENDT Thomas
2017 VILLELLA Davide
2016 FRAILE Omar
2015 FRAILE Omar
2014 SÁNCHEZ Luis León

Favoriti Maglia a Pois Vuelta a España 2024

Come detto, molto peso nel discorso Maglia a Pois lo avranno le dinamiche di gara delle singole tappe. Un corridore che però ha possibilità di raccogliere punti sia con le fughe che, eventualmente, da uomo di classifica è Richard Carapaz (Ef Education-EasyPost). Giusto qualche settimana fa l’ecuadoriano ha messo in bacheca la divisa con i pois rossi del Tour de France e potrebbe anche ripteresi con quelli azzurri della Vuelta. Nel suo caso, bisognerà capire quali saranno gli obiettivi suoi e della squadra, ma in quanto a qualità da scalatore e determinazione, il campione olimpico ha pochi rivali in gruppo. Nella stessa squadra, inoltre, c’è il connazionale Jefferson Alexander Cepeda, scalatore puro e atleta capace di fare la differenza con attacchi da lontano.

Chi parte con la libertà di andare a caccia di tappe, cosa che potrebbe fare la differenza in chiave classifica dei Gpm, è Giulio Ciccone (Lidl-Trek), altro corridore che sa come muoversi in questi ambiti. L’abruzzese avrà anche compiti di supporto nei confronti dei due uomini indicati per la generale dalla sua squadra, ovvero Mattias Skjelmose e Tao Geoghegan Hart, ma se l’andamento della corsa dovesse propiziare una buona situazione per l’italiano, sarebbe poi difficile frenarne le ambizioni personali. Allo stesso modo, bisognerà vedere quale sarà lo scenario in cui si troverà a muoversi Felix Gall (Decathlon-AG2R La Mondiale): l’austriaco è corridore che sa andare molto forte in salita e che ha qualità che possono portarlo a emergere nell’arco delle tre settimane. Inoltre, per la sua squadra la classifica dovrebbe curarla Ben O’Connor e questo potrebbe liberarlo da compiti particolari. Nella stessa formazione ci sarà in azione anche Valentin Paret-Peintre, corridore che non lesina attacchi da lontano e che in salita sa fare ottime cose.

Aprendo il capitolo degli uomini di classifica, i vari arrivi posti in cima a salite di vario genere possono potenzialmente rappresentare un bel bottino di punti per Primož Roglič (Red Bull-Bora-hansgrohe), le cui qualità da stoccatore rappresentano un fattore da tenere in ampia considerazione. Se ci sarà spesso battaglia fra i pretendenti alla vittoria della generale, lo sloveno sarà per forza di cose anche nella classifica della Maglia a Pois, così come gli altri corridori che puntano almeno al podio finale, ovvero Sepp Kuss (Visma|Lease a Bike) e Adam Yates (UAE Team Emirates). Lo stesso discorso potrà valere anche per Enric Mas (Movistar), atleta che potenzialmente in salita viaggia molto forte, per Carlos Rodríguez (Ineos Grenadiers) e per Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), che parte con l’obiettivo primario della graduatoria generale e che, di conseguenza, potrebbe trovarsi anche nel mazzo dei migliori nella classifica dei Gpm, se il suo rendimento dovesse essere almeno pari a quello visto al Giro 2024.

C’è poi da considerare la variabile Mikel Landa (Soudal-QuickStep): il basco è probabilmente il miglior scalatore puro dell’intero campo partenti e si avvicina alla Vuelta con l’intento di fare classifica. Da vedere, quindi, se gli andamenti delle tappe gli permetteranno anche di raccogliere soddisfazioni parziali, che portebbero con loro anche bottini importanti in chiave classifica dei Gpm. Alla classifica generale punterà, almeno inizialmente, anche il giovane Max Poole (dsm firmenich-PostNL), altro corridore dotato di eccellenti spunti quando la strada sale. In chiave Lunares, l’inglese potrebbe trovare probabilmente giovamento da una posizione in graduatoria di primaria importanza, ma questi aspetti rappresentano incognite che potranno essere rivelate solo dalla strada, giorno dopo giorno.

Da vedere quali potranno essere poi gli obiettivi personali di David Gaudu (Groupama-FDJ) e di Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan). Il francese viene da settimane non brillanti, ma ha il compito di risollevare le sorti della squadra nell’ambito dei Grandi Giri, campo in cui il raccolto recente è stato davvero magro: chissà che una Maglia a Pois, magari condita da qualche vittoria di tappa, non possa rappresentare un fertilizzante utile per le sorti dei ragazzi in blu. Nel caso del bolognese, bisognerà capire quali saranno le scelte strategiche della squadra kazaka, che ha molto bisogno dei punti UCI che potrebbe portare con sé una buona classifica: in caso gli venisse invece lasciata liberta di movimento, l’italiano potrebbe, di fuga in fuga, ritrovarsi in una buona situazione nella classifica dei Gpm.

Un altro italiano che ha le qualità per mettersi a caccia dei Lunares azules è Filippo Zana (Jayco-AlUla): la squadra australiana si presenta con la versione da montagna e uno fra il veneto, Chris Harper e anche Eddie Dunbar, qualora non dovessero esserci possibilità di fare classifica generale, potrebbe mettersi in ballo per la Maglia a Pois. Da considerare poi l’incognita Nairo Quintana (Movistar), che in salita ci sa sempre andare: nel suo caso, così come in quello di Einer Rubio, molta differenza la faranno le strategie di base, non sempre chiarissime, della squadra spagnola.

Laddove la Maglia a Pois dovesse diventare un obiettivo individuale strada facendo, magari a seguito di una vittoriosa cavalcata da lontano, gli indiziati potrebbero essere Guillaume Martin (Cofidis), Louis Meintjes (Intermarché-Wanty), Matthew Riccitello (Israel-Premiel Tech), Cristián Rodríguez (Arkéa-B&B Hotels), Santiago Umba (Astana Qazaqstan), Lennert van Eetvelt (Lotto Dstny) e Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), oltre a quel Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe) che ha una squadra zeppa di capitani da tenere in conto, ma che potrebbe anche trovarsi ad avere via libera nell’arco delle tre settimane.

Borsino dei Favoriti Maglia a Pois Vuelta a España 2024

***** Richard Carapaz
**** Giulio Ciccone, Felix Gall
***  Sepp Kuss, Mikel Landa, Primož Roglič
** , Max Poole, Nairo Quintana, Adam Yates, Filippo Zana
* Jefferson Alexander Cepeda, Lorenzo Fortunato, David Gaudu, Enric Mas, Antonio Tiberi

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