Nessuna sanzione, né tantomeno pena, per lo spettatore che lanciò della birra addosso a Eli Iserbyt durante la gara del Koppenbergcross, lo scorso 2 novembre. Durante la prova inserita nel circuito X2O Trofee, il corridore belga fu oggetto di un’intemperanza da parte di una persona presente sul percorso, gesto ripreso dalle telecamere. La squadra di Iserbyt, la Pauwels Sauzen-Bingoal, e gli organizzatori della corsa allora sporsero denuncia nei confronti dell’uomo, peraltro subito identificato dalle forze dell’ordine presenti sul posto. Dopo qualche mese è arrivata la conclusione della vicenda, con lo spettatore che se l’è cavata con una lettera di “avvertimento” inviatagli dal tribunale.
“Bisognerebbe mandare i segnali giusti. Invece, si promette molto sulla stampa, ma quando c’è da andare al sodo… – il commento di Iserbyt sulla vicenda, raccolto da Het Nieuwsblad – Più che arrabbiato per questo fatto, sono principalmente deluso, sia dalle modalità con cui il caso è stato trattato sia per il contenuto di quell’avvertimento. Due frasi, niente di più. Si dice che il fatto è stato provato, ma non si va oltre. Penso sia ingiusto“.
Iserby aveva aggiunto, a seguito della conclusione della vicenda: “Non volevo certo soldi da quell’uomo, ma un segnale forte, almeno una multa salata, sarebbe stato giusto. Anche solo per spaventare altri che volessero fare la stessa cosa in futuro. Ma così, con un avvertimento? Una simbolica bacchettata sulla mano? La cosa che mi dà più fastidio è che si tiene ben poco in conto la vulnerabilità del corridore in questo tipo di situazioni. Sì, quella era solo birra, ma cos’altro potrebbero lanciare? Tu non hai scelta, sei impegnato in gara e devi solo pedalare. Non puoi difenderti e sei completamente impotente”.
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