Analisi Percorso Parigi-Roubaix 2023: 29 settori di pavé sulla strada che porta verso la storia

Il percorso della Parigi – Roubaix 2023 tra grandi conferme e una novità. Tornata nella sua collocazione originaria dopo le cancellazioni, rinvii e spostamenti degli ultimi tre anni, la Regina delle Classiche concluderà domenica 9 aprile l’intensa campagna del pavé di questa primavera con 256,6 chilometri che collegheranno la ormai sede storica di partenza di Compiègne al velodromo della cittadina del Nord della Francia. 29 quest’anno i settori da percorrere, per un totale di 54,5 chilometri di pavé che caratterizzano una corsa iconica e leggendaria, patrimonio del ciclismo internazionale.

Percorso Parigi – Roubaix 2023

Anche per questa edizione, come accade ormai da quasi 50 anni, l’Inferno del Nord scatterà da Compiègne, con i primi 96,3 chilometri di gara che vedranno il gruppo pedalare solo su asfalto; un tratto iniziale che dovrebbe consentire a coloro che vogliono provare ad anticipare di attaccare e di acquisire diversi minuti di vantaggio, anche se, come dimostrato lo scorso anno, non è da escludere che la corsa possa già accendersi se ci dovesse essere del vento laterale. Arrivati a Troisville, i corridori affronteranno il primo tratto di pavé, il numero 29, che si concluderà a Inchy dopo 2200 metri e sarà seguito da quello da Viesly a Quiévy (1,8 km, tre stelle di difficoltà come il tratto precedente), da quello da Quiévy a Saint-Python (il più lungo assieme al numero 17 con i suoi 3700 metri, quattro stelle) e da quello, abbastanza semplice, di Saint-Python.

Pochi chilometri su strada “normale” e sarà la volta del settore da Vertain a Saint-Martin-sur-Écaillon, più isolato rispetto allo scorso anno dato che questa volta non sarà seguito dai tratti di Haussy e Saulzoir – Verchain-Maugré (assenti in questa edizione), ma da dieci chilometri su asfalto prima del tratto numero 24, Verchain-Maugré – Quérénaing, seguito nel giro di poco da Quérénaing – Maing e Maing – Monchaux-sur-Écaillon. Dopo questo passaggio, ecco l’unica novità nel percorso di quest’anno, il settore di Haspres – Thiant (1,7 km, tre stelle come i precedenti), che torna nel tracciato della Roubaix a 19 anni di distanza dall’ultima volta, cui seguiranno circa 13 chilometri più tranquilli prima dell’impegnativo Haveluy – Wallers (2500 metri, quattro stelle), antipasto di quello che il gruppo si troverà ad affrontare pochi chilometri più tardi.

Quando ne mancheranno poco meno di 100 all’arrivo, infatti, ecco arrivare la celebre Foresta di Arenberg, il primo dei tre settori con cinque stelle e un primo potenziale punto decisivo della gara. Nonostante la sua lontananza dal traguardo, infatti, ci sarà grande bagarre per prendere questo tratto di 2300 metri, totalmente dritto, nelle prime posizioni del plotone, in modo da evitare le cadute che spesso si verificano qui. L’altro pericolo che potrebbe far perdere tempo, e costringere poi a un dispendioso inseguimento, sarà ovviamente quello delle altrettanto frequenti forature, dunque sarà importante per i favoriti avere al loro fianco un compagno di squadra che possa passargli una ruota o la bici. Usciti da questo settore, per i corridori si apriranno una cinquantina di chilometri piuttosto impegnativi e con poco spazio per respirare.

Lungo questo segmento di gara, infatti, verranno affrontati ben otto tratti di pavé, nessuno dei quali inferiore alle tre stelle di difficoltà. Si comincerà con i 1600 metri da Wallers a Hélesmes, seguiti dal quattro stelle Hornaing – Wandignies (3,7 km), dal settore di Warlaing – Brillon (2400 metri) e da quello di pari distanza, ma maggiore difficoltà, di Tilloy – Sars-et-Rosières. Più brevi e più semplici saranno invece i tratti di Beuvry-la-Forêt – Orchies e Orchies, ma dopo soli sei chilometri da quest’ultimo, ecco l’uno-due micidiale formato da Auchy-lez-Orchies – Bersée (2,7 km e quattro stelle) e Mons-en-Pévèle, il secondo settore a meritarsi le cinque stelle di difficoltà per la sua durezza. Lungo i suoi 3000 metri sarà già possibile effettuare una prima selezione decisiva, anche perché all’uscita mancheranno circa 45 chilometri alla conclusione, e non sarà semplice per i corridori attardati rientrare sui migliori.

In ogni caso, nei successivi 20 chilometri si incontreranno alcuni tratti di pavé abbastanza corti e non troppo difficili che comunque potrebbero dare fastidio ai corridori, che nelle gambe avranno già più di 200 chilometri di gara. I settori di Mérignies – Avelin, Pont-Thibaut – Ennevelin, Templeuve (diviso in due da una breve striscia di asfalto), Cysoing – Bourghelles e Bourghelles – Wannehain saranno però solo un assaggio rispetto ai tratti numero 5 e numero 4, Camphin-en-Pévèle e Carrefour de l’Arbre. Il primo, appena intitolato a Eddy Merckx, è lungo 1800 metri ed è classificato con quattro stelle a causa del pavé piuttosto sconnesso, mentre il secondo, affrontato dopo solo un chilometro dal precedente, è caratterizzato da alcune curve parecchio insidiose nella fase iniziale. Sarà probabilmente questo terzo e ultimo settore con cinque stelle di difficoltà, di 2100 metri, a decidere chi potrà lottare per la vittoria e chi no.

Uscendo da qui, infatti, mancheranno solo 15 chilometri e tre settori di pavé all’arrivo, ma questi tratti non presentano grossissime difficoltà, e solo un inconveniente potrebbe rallentare chi è davanti. Lunghi poco più di un chilometro e con due stelle di difficoltà, i settori di Gruson e di Willems – Hem potrebbero dare qualche problema solo in caso di pioggia, mentre l’ultimo settore, l’Espace Charles Crupelandt, omaggio all’unico vincitore della corsa originario proprio di Roubaix, sarà giusto una passerella in vista dell’ingresso nel mitico Velodromo di Roubaix. Questo sarà un fattore determinante esclusivamente per coloro che non arriveranno da soli, dovendo eventualmente gestire la posizione per una volata che può cambiarti la vita.

Settori Pavé Parigi – Roubaix 2023

Altimetria e Planimetria Parigi – Roubaix 2023

Cronotabella Parigi – Roubaix 2023

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