Analisi Favoriti Il Lombardia 2021: Julian Alaphilippe terzo incomodo nel duello sloveno Roglic-Pogacar. Remco per chiudere il cerchio, Nibali e Moscon speranze italiane
Il Lombardia 2021 torna all’antico e promette spettacolo. Dopo l’ultima edizione disputata sotto il sole di Ferragosto, la Classica delle foglie morte ritrova la sua tradizionale collocazione autunnale di sabato 9 ottobre ritornando così a chiudere la stagione WorldTour dopo la strepitosa Parigi – Roubaix di domenica scorsa. L’ultima Monumento dell’anno non vuole essere da meno proponendo un parterre di altissimo valore che comprende sostanzialmente tutti i migliori corridori del mondo pronti a sfidarsi lungo i 239 chilometri da Como a Bergamo che, dopo cinque anni, torna ad ospitarne l’arrivo. Ci attendiamo, perciò, grande incertezza e battaglia tra i tanti corridori che potrebbero trionfare, molti dei quali per mettere la ciliegina sulla torta ad una stagione già esaltante.
Favoriti Il Lombardia 2021
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Le ultime corse in Italia hanno messo in evidenza l’ottimo stato di forma di Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Lo sloveno, vincitore di Giro dell’Emilia e Milano – Torino, vuole chiudere la stagione conquistando la sua seconda Monumento della carriera dopo la Liegi-Bastogne-Liegi dello scorso anno. Dopo il ritiro dal Tour de France non ha più fallito un colpo, dominando praticamente tutte le corse a cui ha preso parte. Il percorso sembra sorridergli e può contare su una squadra attrezzatissima pronta a supportarlo nelle sue ambizioni di vittoria ma anche in grado di schierare alcune potenziali alternative al capitano designato. Sia George Bennett, secondo lo scorso anno alle spalle di Jakob Fuglsang, che il giovane danese Jonas Vingegaard, rivelazione dell’ultimo Tour de France che ha chiuso sul secondo gradino del podio, hanno le caratteristiche giuste per poter essere alternative di primissimo piano allo sloveno a seconda di come si svilupperà la corsa.
Ma, indubbiamente, la formazione più competitiva che si presenterà al via da Como sarà la Deceuninck – QuickStep. Il team belga, infatti, schiererà un vero e proprio tridente per andare all’assalto della Classica delle Foglie Morte. Un tris d’assi che include innanzitutto Julian Alaphilippe che, fresco di bis iridato, potrà scatenarsi su un percorso che ne potrebbe esaltare le qualità. Oltre al francese, già secondo nell’edizione 2017, il Wolfpack potrà contare su Remco Evenepoel che, dopo lo splendido successo alla Coppa Bernocchi, torna nella corsa dove lo scorso anno rimase vittima del terribile incidente che ne mise a rischio la carriera, oltre che la vita. Il vice-campione europeo arriva a questo appuntamento con una condizione invidiabile, con le uniche incognite rappresentate dalla possibile voglia di strafare figlia del sentimento di rivincita per quanto accaduto lo scorso agosto e dalle logiche di squadra all’interno delle quali, inevitabilmente, sarà chiamato a muoversi. Ottima forma che ha dimostrato nelle ultime corse anche João Almeida, a podio sia al Giro dell’Emilia che alla Milano – Torino dove è sempre stato a contatto con i migliori. Con un tris d’assi di questo calibro appaiono decisamente ridotte le possibilità dei nostri Andrea Bagioli e Fausto Masnada, che a loro volta, però, potrebbero ritagliarsi un ruolo da outsider in una corsa molto adatta alle loro caratteristiche.
Chi potrebbe scompaginare una corsa che sembrerebbe poter vivere nel duello tra Deceuninck e Jumbo-Visma è Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Il due volte vincitore del Tour de France è apparso, nelle ultime uscite, ancora lontano dalla forma straripante che aveva lo scorso luglio alla Grande Boucle ma raramente in carriera ha fallito negli appuntamenti importanti. Lo sloveno vorrà coronare un’annata straordinaria con un altro trionfo, conquistando la seconda Monumento della stagione dopo la Liegi-Bastogne-Liegi dello scorso aprile, e sarà supportato da diversi elementi che, a loro volta, potrebbero ben figurare. Soprattutto i due italiani Diego Ulissi, ottavo lo scorso anno, e Davide Formolo, secondo alla Tre Valli Varesine, e lo svizzero Marc Hirschi determinato a riscattare una stagione sottotono.
Non mancano le squadre che presentano più di un’alternativa, a partire da una Ineos Grenadiers che con Adam Yates e Gianni Moscon differenzia anche le caretteristiche dei propri capitani in modo da potersi rendere pericolosa in ogni possibile scenario, sfruttando anche la presenza di Tao Geoghegan Hart e Pavel Sivakov come alternative extra-lusso. La Trek-Segafredo, invece, affida il ruolo di capitano a due ex vincitori e veterani del gruppo come Bauke Mollema e Vincenzo Nibali, quest’ultimo all’ultima uscita con la compagine statunitense, dopo aver ottenuto il primo successo in questo team qualche giorno fa al Giro di Sicilia.
Al passo d’addio con il suo è anche Alexander Vlasov (Astana-PremierTech) che, dopo un ottimo inizio, ha avuto un finale di anno in calando, ma che vorrà provare a salutare col botto la formazione kazaka, che potrà contare anche sullo splendido Alexey Lutsenko di questa stagione. Tornando a parlare di corridori che hanno già vinto questa corsa, invece, bisogna evidenziare anche la presenza di Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), che si presenta senza alcuna ambizione personale e per mettersi al servizio di David Gaudu, ormai già uscito dall’ombra del suo ex capitano e alla ricerca di un successo importante che lo farebbe entrare di diritto nell’élite dei migliori al mondo.
Un’élite frequentata da anni da Alejandro Valverde (Movistar), che dopo l’operazione alla spalla di un mese e mezzo fa è già tornato al successo e a 41 anni si presenta ancora una volta come uno dei possibili protagonista della Monumento Lombarda, conclusa già tre volte in seconda posizione. Sulle strade italiane ha fatto spesso bene anche Mike Woods, capitano di una Israel Start-Up Nation in cui proveranno a mettersi in mostra anche Ben Hermans e, soprattutto, Dan Martin, che al traguardo di Bergamo metterà fine alla sua carriera da professionista, in una corsa in cui ha ottenuto una delle sue vittorie più belle nel 2014.
Ci saranno poi corridori che pur non avendo vinto sono già stati protagonisti della Classica delle foglie morte, come Rigoberto Uran (EF Education-Nippo), già tre volte sul podio, che dovrà dividere la leadership del suo team con Sergio Higuita e Neilson Powless, e Dylan Teuns (Bahrain Victorious), che invece dovrà dividerla con Matej Mohoric e potenzialmente anche con Mikel Landa, che però appare lontanissimo dalla forma migliore.
In buona forma nelle ultime uscite, invece, sono sembrati, Simon Yates (Team BikeExchange) e Romain Bardet (Team DSM), che proprio come Guillaume Martin (Cofidis) e Tim Wellens (Lotto Soudal) avranno l’intero team a loro completa disposizione, anche se il team tedesco schiera al via anche dei potenziali outsider come Tiesj Benoot e, soprattutto, Michael Storer. Un quartetto tutto francese invece per l’Ag2r Citroen che si presenterà con Benoît Cosnefroy, Clément Champoussin, Aurélien Paret-Peintre e Geoffrey Bouchard, chi più chi meno apparsi tutti piuttosto in forma nelle ultime uscite e con un’eterogeneità di caratteristiche che permetterà al team di pensare a più strategie.
Per quanto riguarda gli italiani, oltre ai già citati Nibali e Moscon, ci sarà Domenico Pozzovivo a guidare la Qhubeka-Nexthash, mentre Giovanni Aleotti e Matteo Fabbro saranno delle semplici alternative nella Bora-hansgrohe di Emanuel Buchmann e Felix Grossschartner. I colori azzurri saranno ovviamente portati in alto dagli uomini delle formazioni Professional di casa, a partire soprattutto da Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), che anche solo con un piazzamento coronerebbe una stagione già fantastica, ma che con le giuste condizioni sembra essere in grado di lottare per la vittoria sin da subito. Potrebbero vedersi all’attacco poi corridori come Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizané) ed Edoardo Zardini (Vini Zabù), senza dimenticare i forti stranieri dell’Androni-Sidermec Jefferson Cepeda ed Eduardo Sepulveda.
Per quanto riguarda i team Professional stranieri, poi, l’attenzione sarà ovviamente tutta su Nairo Quintana (Arkéa-Samsic), che torna alla classica lombarda a quattro anni di distanza dall’ultima volta, quando chiuse in top 10. Infine, altri corridori che potrebbero farsi vedere nei vari momenti della corsa sono Jan Bakelants, Jan Hirt e Odd Christian Eiking (Intermarché-Wanty-Gobert), Victor Lafay (Cofidis), Patrick Konrad e Ide Schelling (Bora-hansgrohe), Gonzalo Serrano (Movistar), Thymens Arensman (Team DSM), Elie Gesbert (Arkéa-Samsic), Petr Vakoc e Xandro Meurisse (Alpecin-Fenix).
Borsino dei Favoriti Il Lombardia 2021
***** Primoz Roglic
**** Julian Alaphilippe, Tadej Pogacar
*** Remco Evenepoel, Aleksandr Vlasov, Adam Yates
** João Almeida, David Gaudu, Bauke Mollema, Alejandro Valverde
* Romain Bardet, Gianni Moscon, Vincenzo Nibali, Michael Woods, Simon Yates
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