Analisi Favoriti Giro d’Italia 2019: Roglic davanti, ma Nibali c’è! Landa, Lopez e Yates pronti ad attaccare
Il Giro d’Italia 2019 è diventato una sfida a due? Se alla partenza si parlava di un triello, con un corridore pronto ad inserirsi in questa lotta arrivando con qualche incognita in più, la prima settimana abbondante di corsa ha dato già alcuni verdetti. Chiaramente in corsa non c’è più Tom Dumoulin, costretto al ritiro per una forte contusione al ginocchio, ma è stata soprattutto la giornata di ieri a dare importanti indicazioni, se non sentenze, per i corridori rimasti in gara. Unita alla crono inaugurale verso San Luca, la sfida contro il tempo di San Marino mostra una classifica già piuttosto definita, con distacchi importanti malgrado non sia sostanzialmente ancora stata affrontata nessuna grande salita.
Favoriti Giro d’Italia 2019
Davanti a tutti (Vale’, scusace) c’è Primoz Roglic. Vincitore di entrambe le crono, sempre davanti – o quasi – nelle situazioni che contano, il capitano di una Jumbo – Visma non certo irresistibile, anche se sinora ineccepibile, ha accumulato un bel tesoretto con cui affrontare le ultime due settimane. Continuando l’incredibile striscia che caratterizza questo suo 2019, lo sloveno è in grandissima forma sinora e non ha sbagliato nulla, impressionando anche per la facilità di pedalata, salita compresa. Ma di questa se n’è vista comunque ben poca, quando ne manca invece ancora parecchia. Per il momento attaccarlo sembra un’utopia, ma alla lunga potrebbe stancarsi, soprattutto se sarà costretto a correre e difendersi da solo nei momenti chiave.
L’unico dei grandi nomi ad aver sostanzialmente retto l’impatto sinora è Vincenzo Nibali. Il capitano della Bahrain – Merida ha risposto presente in entrambe le prove a cronometro, limitando i danni nell’unica circostanza in cui ha dovuto concedere terreno in un confronto diretto, peraltro non per mancanze di gambe, ma per una caduta. Le caratteristiche del siciliano le conosciamo tutti, così come lo conoscono i suoi avversari. Lo Squalo dello Stretto inevitabilmente fa dunque paura in questo momento, soprattutto considerando che è risaputo essere un corridore che viene fuori con il passare dei giorni e ancor più delle settimane. Arrivato in forma crescente, sembra destinato a migliorare ancora. La sua serenità è forse l’arma migliore in questo momento, che gli permette di correre sornione, pronto a mordere al momento giusto.
Tralasciando ovviamente Dumoulin costretto a salutare la corsa, i grandi sconfitti sinora si chiamano Mikel Landa, Miguel Angel Lopez e Simon Yates. Quest’ultimo soprattutto è il corridore che ha maggiormente deluso ieri, accumulando un ritardo pesante che rimontare non sarà certo semplice. Dovrà trovare la gamba delle prime due settimane dello scorso anno, costretto anche a correre in modo ancor più offensivo se vuole sperare di ribaltare la corsa. Ha una squadra forte al suo fianco, con la Mitchelton – Scott che propone nomi di peso come Esteban Chaves e Mikel Nieve, ma dovrà sfruttare ogni occasione perché ora davanti a lui ha molta gente da superare.
Situazione assolutamente simile per gli altri due, con lo spagnolo che paga dazio sin dal primo giorno a causa dell’allergia, poi con alcuni problemi vari, riuscendo tutto sommato a limitare invece i danni ieri a crono. In casa Movistar preziosa è anche la presenza di un Richard Carapaz sinora molto più appariscente, con i due che possono essere forse la coppia più interessante per scardinare la corsa. A farla esplodere proverà invece la Astana, che ha nel colombiano l’uomo di riferimento, ma anche il più lontano dei grandi nomi nomi. Con un ritardo ormai consistente, il favorito per la Maglia Bianca vuole migliorare il podio dello scorso anno e per farlo deve attaccare, non potrà accontentarsi della tattica di dodici mesi fa. Dalla sua ha la squadra sulla carta più forte, in cui spicca sinora l’ottimo Pello Bilbao, che potrebbe rivelarsi una spina nel fianco per aprire il varco in cui sfondare.
Per quanto emerso ieri, bisognerà fare i conti anche con un ritrovato Bauke Mollema. Il corridore della Trek-Segafredo non è nuovo alle posizioni di vertice, avendo già corso ad alti livelli nei grandi giri, con la grande incognita che non riguarda le sue capacità sulla singola prestazione (nella quale può difendersi molto bene dagli assalti, soprattutto visto che non ha la necessità di attaccare ma potrà stare sulla difensiva) quanto piuttosto sulla tenuta complessiva. Un suo calo in terza settimana è previsto da molti, ma con l’esperienza potrebbe riuscire finalmente ad evitarlo, regalandosi quel podio che da anni insegue.
La lotta per le posizioni di vertice dovrebbe includere anche Davide Formolo, Rafal Majka e Ilnur Zakarin. La coppia della Bora – hansgrohe è una delle più interessanti in salita, soprattutto perché la gerarchia è ancora da definire e potrebbe essere anche figlia delle tattiche del giorno, con entrambi che hanno mostrato sinora un ottimo colpo di pedale. L’esperienza è dalla parte del polacco, che sinora ha garantito risultati più consistenti, ma il veronese quest’anno sembra essere cresciuto non poco e vorrebbe confermarlo anche in un grande giro. Da leggermente più indietro parte il capitano della Katusha – Alpecin, che viene da un anno difficile, ma in precedenza ha già dato piena dimostrazione delle sue qualità nelle tre settimane. È un osso duro, che non disdegna attaccare, anche se complessivamente il percorso di quest’anno non sembra ideale per lui, anche per le numerose discese che restano un suo punto debole (a fasi alterne, ma basta una volta per compromettere tutto).
Per un bel piazzamento sono in lizza anche i vari Bob Jungels (Deceuninck-QuickStep), che tuttavia forse sperava di uscire meglio dalle due crono, un consistente sinora Hugh Carthy (EF Education First), la cui tenuta sulle tre settimane è ancora da verificare, il promosso Sam Oomen (Team Sunweb), che tuttavia non sembra quello dell’anno scorso, con i vari Tony Gallopin (Ag2r La Mondiale), Tanel Kangert (EF Education First), Pavel Sivakov (Team Ineos) e Jan Polanc (UAE Team Emirates) che, approfittando di una minor marcatura, potrebbero trovare spazio e avvantaggiarsi con tentativi dalla distanza.
Per quanto mostrato sinora, attenzione a non sottovalutare Valentin Madouas (Groupama-FDJ), giovanissimo in rampa di lancio che potrebbe tirare fuori dal cilindro una prova molto consistente, Fausto Masnada e Mattia Cattaneo (Androni-Sidermec), arrivati in grande forma a questo Giro e sinora puntuali nella loro corsa. Proverà a tenere duro anche Amaro Antunes (CCC Team), alla prima esperienza a questi livelli, quindi di difficile interpretazione, ma soprattutto (eccoce, Vale’) occhio alla attuale Maglia Rosa.
Valerio Conti (UAE Team Emirates) ha già vinto il suo Giro, ma ora non ha più niente da perdere e proverà a tenere duro finché ne avrà. Questo 2019 era un anno importante per lui sin dall’inizio ed è da gennaio che risponde puntualmente presente, con prove interessanti. Non vincerà questo Giro, ma vederlo ancora nelle posizioni che contano a Verona, sulle ali e la scia dell’entusiasmo, non è impossibile.
Borsino dei Favoriti Giro d’Italia 2019
***** Primoz Roglic
**** Vincenzo Nibali
*** Miguel Angel Lopez, Simon Yates
** Richard Carapaz, Mikel Landa, Bauke Mollema
* Pello Bilbao, Valerio Conti, Davide Formolo, Rafal Majka, Ilnur Zakarin
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Questo giro è corso dalle seconde e terze file. Non c’è alcun vero campione a parte Nibali. Se riusciamo a perdere anche questo giro……Comnque è triste vedere che i grossi nomi non ci calcolano più.