Analisi Favoriti Amstel Gold Race 2019: Van der Poel e Alaphilippe contro un’ampia compagine
La settimana delle Ardenne inizia domenica 21 aprile con l’Amstel Gold Race 2019. Anche quest’anno la corsa neerlandese conferma i cambiamenti della scorsa edizione, con il Cauberg che rimarrà un momento fondamentale ma non sarà più decisivo, essendo posizionato a circa 18 km dall’arrivo. Di conseguenza il lotto dei favoriti diventa decisamente ampio, con la possibilità di vedere un gruppetto disputarsi la vittoria, ma anche qualche chance per chi vorrà attaccare dalla media distanza. La condizione precaria mostrata dal campione in carica Michael Valgren (Dimension Data) amplia ulteriormente il numero dei possibili protagonisti, in una giornata che resterà in bilico fino agli ultimi metri.
Favoriti Amstel Gold Race 2019
Considerando la sua grande condizione di forma e i risultati ottenuti in questa stagione, il favorito potrebbe essere Mathieu Van der Poel (Corendon-Circus). Il neerlandese ha dimostrato di essere perfettamente in grado di sopportare il salto dal ciclocross alla strada, vincendo la Dwars door Vlaanderen 2019 e chiudendo quarto il Giro delle Fiandre 2019 nonostante una brutta caduta che lo ha costretto a una rimonta impegnativa. Il campione del mondo di ciclocross arriva dal successo alla Freccia Brabante 2019 e ha ancora un’ottima gamba, che gli dovrebbe permettere di rimanere davanti sui diversi muri della classica di casa. Anche in caso di arrivo in volata il giovane talento ha fatto vedere di avere le qualità giuste per poter puntare al successo, imponendosi anche su avversari di alto profilo.
Un altro dei grandissimi favoriti è Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quickstep), protagonista assoluto della prima parte della stagione con i suoi sigilli alle Strade Bianche 2019 e alla Milano-Sanremo 2019. Il francese è dotato di uno degli spunti migliori in gruppo, e staccarlo sugli strappi sarà difficilissimo. La maglia a pois del Tour de France 2018 può permettersi di decidere se attaccare nel finale o aspettare la volata, in cui partirebbe con i fari puntati contro. Un altro atleta in grado di tener duro sulle côte e di farsi valere negli ultimi 300 metri è Michael Matthews (Team Sunweb), apparso in gran forma nelle ultime settimane. L’australiano sarà supportato da una squadra costruita intorno a lui e pronta a difenderlo nei tratti più impegnativi, in cui rischia di soffrire contro ciclisti oggettivamente più forti di lui sugli strappi.
Per quanto la sua condizione non sembri la migliore, Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) merita sempre di essere considerato tra i big. Il campione slovacco ha mostrato qualche piccolo miglioramento alla Parigi-Roubaix dopo un Giro delle Fiandre comunque corso con il gruppo dei migliori, e appare in leggera crescita. Al suo fianco potrà contare su un Maximilian Schachmann con una condizione esagerata, dimostrata prima alla Volta a Catalunya 2019 e poi al Giro dei Paesi Baschi 2019. Il tedesco preferisce forse le prossime due classiche delle Ardenne, ma rimane un cliente molto pericoloso. Tra gli atleti in grado di animare la corsa, Tim Wellens (Lotto Soudal) merita sicuramente molta considerazione, avendo le qualità giuste per portare via un’azione interessante e lottare con i migliori nel caso di arrivo in volata di un gruppo relativamente ristretto.
Forse per la prima volta, Alberto Bettiol (EF Education First) potrà finalmente correre con l’insegna (meritata) di potenziale favorito. Il toscano ha sorpreso tutti al Giro delle Fiandre con il suo splendido successo ed è molto motivato alla partenza dell’Amstel, corsa che sembra molto adatta alle sue caratteristiche. Le speranze italiane possono tranquillamente essere riposte anche in Enrico Gasparotto (Dimension Data), che ha sempre un gran feeling con la corsa della birra, conquistata in ben due occasioni in carriera. Oltre a lui un altro azzurro a casa sua in questa competizione è Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida), che spera in un arrivo in volata per poter esprimere le proprie qualità. Il cambio di percorso, con il Cauberg allontanato dal traguardo, non sembra aiutarlo, ma il bresciano proverà comunque a essere con i migliori.
Parlando di Ardenne è impossibile tenere fuori dal lotto dei protagonisti Alejandro Valverde (Movistar). Il campione del mondo l’anno scorso ha dimostrato di poter stare con i migliori, anche se la corsa neerlandese potrebbe essere più adatta a corridori più a loro agio in pianura. Lo spagnolo, se non dovesse perdere il momento buono, sarebbe indubbiamente tra gli uomini da battere. Michal Kwiatokowski (Team Sky) invece dovrà cercare di anticipare, pur avendo un buono spunto nel finale per imporsi contro atleti di alto spessore. Dopo il sigillo alla Parigi-Roubaix 2019, Philippe Gilbert (Deceuninck-Quickstep) torna in una corsa che lo ha reso grande, con il suo amato Cauberg che sarà meno decisivo degli anni precedenti ma potrà fare da trampolino di lancio per l’azione decisiva.
Secondo nella scorsa edizione, Roman Kreuziger (Dimension Data) ha tutte le carte in regola per ripetersi e tornare a salire sul podio in una corsa che lo ha anche visto vincitore. Finora abbastanza in ombra, il ceco ha il primo grande obiettivo stagionale e di certo non vorrà lasciarselo sfuggire. Tra gli attaccanti attesi, Alexey Lutsenko (Astana) potrà far valere le sue doti sugli strappi e in pianura, consapevole di quanto sapere difficile riprenderlo nel caso di un grande attacco. Un altro atleta in gran forma è Wout Van Aert (Jumbo-Visma), che ha impressionato alla Parigi-Roubaix dopo essersi piazzato bene lungo tutta la stagione delle classiche.
Tra le possibili sorprese, vanno citati Dylan Teuns (Bahrain-Merida) e Daryl Impey (Mitchelton-Scott), che realisticamente adotteranno una strategia differente: più offensiva il belga, più conservativa il sudafricano, dotato di una volata da fare invidia a tutti i partecipanti. Ha dimostrato una gran condizione finora anche Jakob Fugslang (Astana), capace di arrivare secondo alle Strade Bianche e di fare risultato in diverse corse a tappe in quest’avvio di stagione. È invece un po’ calato ultimamente Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), che dopo un grande avvio di stagione si è un po’ perso nelle ultime settimane ma può benissimo ritrovare il colpo di pedale giusto nei Paesi Bassi.
Ha di sicuro voglia di riscatto Greg Van Avermaet (CCC Team), che nonostante sia stato più volte protagonista non ha mai ottenuto un successo nelle classiche di questa stagione. Il belga avrà di nuovo il ruolo di capitano per cercare di chiudere nel migliore dei modi una campagna non troppo soddisfacente. La Katusha-Alpecin potrà invece contare su più carte, da Enrico Battaglin a Ruben Guerreiro passando per Nathan Haas, tutti a loro agio su questo genere di percorso. Sarebbe poi sbagliato escludere del tutto dalla lotta la coppia dell’UAE Team Emirates Alberto Rui Costa e Diego Ulissi, che sugli strappi hanno costruito la loro carriera.
Sono poi diversi i corridori che potrebbero movimentare la corsa con un’azione da lontano. Quelli che realisticamente ci proveranno, sapendo di avere le qualità per provare ad andare fino in fondo, sono almeno Matej Mohoric (Bahrain-Merida), Luis Leon Sanchez (Astana) e il suo compagno Omar Fraile. I tre realisticamente non avrebbero le caratteristiche per giocarsi il successo con i migliori e dovranno quindi provare ad anticipare. Insieme a loro occhio a Michael Woods (EF Education First), che preferisce strappi più duri ma di sicuro può dire la sua.
Saranno poi presenti al via alcuni corridori che di certo avrebbero graditi percorsi più duri, ma potrebbero comunque cercare di farsi valere. Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) arriva con un’incognita sulla condizione dopo la caduta in Catalogna, e potrebbe cercare di farsi vedere per testarsi. È forse più adatto a questo percorso Bauke Mollema (Trek-Segafredo), in crescendo di forma nella settimana dei Paesi Baschi. Discorso simile per Wout Poels (Team Sky) e Sergio Henao (UAE Team Emirates), che tuttavia potrebbero essere bloccati da compiti tattici.
Borsino Favoriti Amstel Gold Race 2019
***** Mathieu van der Poel
**** Julian Alaphilippe, Michael Matthews
*** Peter Sagan, Maximilian Schachmann, Tim Wellens
** Alberto Bettiol, Enrico Gasparotto, Michal Kwiatkowski, Alejandro Valverde
* Sonny Colbrelli, Philippe Gilbert, Roman Kreuziger, Alexey Lutsenko, Wout van Aert
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e pensare che alcuni tifosi nel ciclocross affermano che mathieu renda le corse sui prati noiosi perchè vince solo lui. Non sono sorpreso dalle sue prestazioni e semplicemente il più talentuoso corrdore da 10 anni a questa parte (ora anche il pubblico che segue solo la strada lo conosce) , dai tempi in cui debuttò peter sagan, con la differenza che mathieu riesce a combinare più discipline contemporaneamente non mi stupirei di vederlo campione del mondo per la seconda volta quest’anno, che sia su strada o mtb