Europei Monaco 2022, l’analisi di Elia Viviani: “Avevamo i numeri ma li abbiamo sfruttati male; nella volata secca Jakobsen ora è il più forte”

Si ferma la lunga sequenza di successi azzurri ai Campionati europei in linea. L’eredità di Sonny Colbrelli, ultimo di 4 italiani a vincere il titolo continentale, passa infatti sulle spalle del neerlandese Fabio Jakobsen, vincitore della prova di Monaco 2022. La Nazionale del Commissario tecnico Daniele Bennati è rimasta a lungo coperta per poi prendere decisamente in mano l’iniziativa nell’arco del penultimo chilometro. Gli azzurri erano tutti schierati in testa, con Matteo Trentin a fare l’andatura. Negli ultimi 1000 metri, però, il treno azzurro si è decomposto e alla fine si parla “solo” di un settimo posto, conquistato da Elia Viviani, che sulle prime non era neppure fra gli atleti designati per gareggiare.

“Abbiamo preso bene la testa del gruppo prima dell’ultima inversione di marcia – le parole di Viviani ai microfoni di RaiSport – Ma per farlo abbiamo speso energie. In quel momento avevamo i numeri, ma li abbiamo sfruttati male. Jacopo Guarnieri ha visto arrivare i belgi e si è preso paura, andandogli dietro. Così ci siamo persi”. È stato proprio il Belgio a scompaginare la situazione nell’ultimo chilometro, lanciando la volata di Tim Merlier, poi terzo, forse un po’ troppo presto, visto che il corridore della Alpecin-Deceuninck è stato poi superato da Jakobsen e anche da Arnaud Demare.

Ancora Viviani: “Non partivamo sconfitti, l’idea era quella di usare il treno come punto di forza. Gli altri però hanno usato le loro carte bene. Al momento comunque Jakobsen è il corridore più forte sulla volata secca”.

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