Giro d’Italia 2022, Mikel Landa: “Vincere sarebbe un sogno. Per ora le cose stanno andando bene, speriamo che possa essere l’anno buono”

Mikel Landa tra i migliori uomini di classifica al termine della prima settimana del Giro d’Italia 2022. Il basco della Bahrain Victorious, che prima del via della gara non aveva nascosto le sue ambizioni riguardo la Corsa Rosa, è ancora pienamente in corsa per il successo finale dopo la prima parte di gara, trovandosi al settimo posto in classifica generale con 29″ di ritardo dalla Maglia Rosa Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo) e 17″ dal primo dei big, Joao Almeida (UAE Team Emirates). Il 32enne, che soprattutto nella terza settimana troverà terreno adatto alle sue caratteristiche, ha dimostrato finora di essere uno dei più forti in salita, reagendo molto bene agli attacchi di Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) sul Blockhaus nonostante una doppia caduta durante la tappa di ieri, che alla fine ha chiuso al quarto posto.

Ieri è stata una tappa folle, per tutta la squadra e per me – ha dichiarato Landa nella conferenza stampa del secondo giorno di riposo – Ci serviva un po’ di fiducia nel finale per fare più differenza, ma sono comunque felice del risultato. Penso possiamo essere felici di come è andata“.

Le cadute avvenute ieri non sembrano aver lasciato strascichi nel fisico del 32enne, ma chiaramente le sue condizioni dovranno essere monitorate nei prossimi giorni: “Dopo la caduta sento qualche dolorino, ma niente di grave. Mi godo il giorno di riposo e spero che domani non sarà troppo complicata per poter fare un paio di giorni più tranquilli. Sono sereno perché non è niente di grave, anche se ovviamente oggi sento qualche dolore in più rispetto a ieri. Ma non è niente di grave e non dovrebbe condizionarmi”.

Il confronto diretto con gli altri uomini di classifica ha dunque visto lo spagnolo alla pari con i principali avversari: “Avevo qualche dubbio, ma non sai mai come stai rispetto agli altri. Invece ieri è andata bene. Anche la caduta ti fa venire qualche dubbio, ma il fatto di essere arrivato con gli altri mi dà fiducia”.

“Ieri si sarebbe potuto fare qualche distacco in più con Almeida e Hindley, ma non abbiamo trovato un accordo e la tappa è andata così. Forse è mancata la fiducia, era la prima tappa di salita, nessuno voleva forse dare tutto in quel momento“, ha proseguito Landa, che spiegato come sia cambiata la tattica durante la tappa dopo le cadute sue e dei suoi compagni di squadra: “Il piano era di vedere come sarebbe andata la corsa. Abbiamo visto che la Ineos voleva tenere la corsa sotto controllo dall’inizio. Volevamo provare qualcosa anche noi, ma poi con le cadute, anche di Pello (Bilbao, ndr) e Santiago (Buitrago, ndr), abbiamo dovuto cambiare il modo di correre e seguire quello che succedeva“.

Già sul podio al Giro 2015, il corridore della Bahrain Victorious spera di poter migliorare il suo risultato quest’anno: “Vincere il Giro sarebbe un sogno. Ci ho provato per anni, ma ho sempre trovato rivali più forti o la sfortuna sulla mia strada. Per ora le cose stanno andando bene e speriamo che possa essere l’anno buono. In salita sono con i migliori e non c’è molta crono, quindi se mantengo questo livello sino alla fine vincere è possibile“.

Lo scalatore basco ha poi parlato anche di alcuni rivali di classifica: “Carapaz è un grande corridore, uno dei grandi favoriti. Ha già vinto il Giro, è salito sul podio di Tour e Vuelta. Ha molta esperienza e per me è lui il principale rivale. Almeida ha dimostrato di stare bene, è un corridore costante. Lopez sta facendo bene, vedremo cosa farà quando perderà la maglia”.

Il 32enne ha comunque riconosciuto che la classifica è ancora corta e che le tappe decisive devono ancora arrivare: “La classifica deve ancora decidersi. Ci sono mote tappe davanti a noi, con salite e tranelli, quindi la strada è ancora lunga“.

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