Giro d’Italia 2021, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2021.

TOP

Simon Yates (Team Bike Exchange): Quando si trova nella giornata giusta, resta uno dei migliori scalatori al mondo. Il britannico attacca presto anche per saggiare le gambe della maglia rosa, sperando forse di poterlo trovare in un altro momento difficile. Mentre Bernal si difende con intelligenza, il classe ’92 stacca tutti i principali avversari per la classifica generale e resiste a chi cerca di rientrare da dietro. Una vittoria di grande prestigio, che forse crea qualche rimpianto per una condizione non ottimale nella prima settimana e sul finire della seconda.

João Almeida (Deceuninck-Quick-Step): Si prende la responsabilità di far lavorare la squadra fin da lontano, anche attaccando in discesa per vedere se fosse possibile cogliere qualcuno in fallo. Il portoghese appare subito brillante sulla salita finale, seguendo le varie accelerazioni, ma non può nulla sull’attacco decisivo di Yates. Segue poi i movimenti di Bernal per provare la disperata rimonta finale, ma ritorna fino a una decina di secondi di distacco, dovendosi accontentare della seconda piazza. Finire il Giro con questa condizione certifica le sue speranze future sulle corse da tre settimane.

Damiano Caruso (Bahrain-Victorious): Stavolta il siciliano decide di correre anche per provare a vincere la tappa, seguendo il primo attacco di Yates. Quando il britannico piazza la stoccata decisiva, prima lavora per provare a contenere i danni, poi sale ancora con intelligenza tenendo il suo passo. Il quarto posto di giornata gli permette di mantenere la seconda posizione in classifica generale e soprattutto di mettere quasi in ghiaccio il podio, con quasi quattro minuti di margine su Vlasov. Il sogno è sempre più vicino.

FLOP

Hugh Carthy (EF-Nippo): Passi che il britannico non sia il più brillante in salita, fatto a cui ci sta abituando dalla seconda settimana. Oggi però a una condizione non ottimale si aggiunge una condotta tattica ai limiti dell’inspiegabile: prima non risponde all’attacco di Yates, poi se ne pente e allunga dal gruppo maglia rosa proprio nel momento in cui quest’ultimo sta guadagnando terreno. Nell’arco di pochi minuti paga lo sforzo e naufraga sempre più indietro, chiudendo undicesimo ma salvando la quinta posizione in classifica generale. Vedendo la gamba, forse, poteva gestire molto meglio la situazione.

Romain Bardet (Team DSM): Il francese continua a rimbalzare nelle giornate più adatte alle sue caratteristiche. Quando si infiamma la battaglia sarebbe lecito aspettarsi di vederlo nelle posizioni più avanzate, tanto che il compagno di squadra Storer sembra intenzionato a lanciarlo poco dopo l’azione di Almeida. Lo scalatore transalpino invece, evidentemente consapevole di non essere al top, rimane al coperto il più possibile, chiudendo mestamente in decima posizione di giornata e fallendo un assalto alla top five della generale che oggi era decisamente alla sua portata.

Pello Bilbao (Bahrain-Victorious): Tra i gregari più attesi, il basco è il grande assente. È ormai chiaro che non possiamo aspettarci di vederlo rimanere con i sei o sette migliori di questo Giro, pur avendone le qualità, ma appena inizia la salita rimane agganciato alla coda del gruppo maglia rosa senza di fatto poter aiutare Caruso, fino a staccarsi inesorabilmente prima ancora che esploda la battaglia vera. Un appoggio come lo spagnolo, in certi momenti, sarebbe stato preziosissimo.

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