Favoriti Giro d’Italia 2021, il percorso di avvicinamento dei big a confronto

A pochi giorni dal via del Giro d’Italia 2021, vediamo come i principali favoriti alla prossima Corsa Rosa si sono comportati nelle gare che hanno sinora affrontato in questa stagione. Per alcuni, il percorso di avvicinamento alla partenza di Torino di sabato 8 maggio è stato abbastanza lineare, per altri non sono invece mancate le difficoltà, legate soprattutto a problemi fisici. Tra questi ultimi c’è uno dei nomi più caldi (anche per i bookmakers), ovvero Egan Bernal, che insieme a Simon Yates e Vincenzo Nibali, anche lui frenato da un infortunio, è uno dei tre corridori al via ad aver vinto almeno un Grande Giro in carriera e uno dei dodici che abbiamo preso in considerazione per questo confronto.

Percorso Avvicinamento Big al Giro d’Italia 2021

Proprio Egan Bernal (Ineos Grenadiers) è uno dei corridori ad aver ottenuto i risultati migliori in questa prima parte di 2021 nelle cinque gare disputate, per un totale di 18 giorni di gara. A parte l’esordio ad inizio febbraio all’Etoile de Besseges, corsa poco adatta alle sue caratteristiche, il colombiano ha sempre chiuso nelle prime posizioni le gare da lui affrontate, avendo concluso al terzo posto il Tour de la Provence vinto dal compagno di squadra Ivan Sosa, per poi salire sul podio anche al Trofeo Laigueglia e, a sorpresa, alla Strade Bianche. L’ultimo piazzamento ottenuto, anche perché si tratta dell’ultima corsa disputata dal 24enne, è il quarto posto alla Tirreno-Adriatico di metà marzo. Da allora, anche per i problemi alla schiena, il vincitore del Tour de France 2019 ha preferito proseguire la preparazione per il Giro in altura, ma la sua assenza dalle gare desta diversi interrogativi, alimentando le voci (smentite dal team) di un suo possibile forfait dell’ultima ora.

Piuttosto lineare nei risultati anche Mikel Landa (Bahrain Victorious), che rispetto a Bernal ha iniziato più tardi la propria stagione, esordendo al Trofeo Laigueglia con un sesto posto. Sul podio sia al GP Larciano, sia alla Tirreno-Adriatico (proprio davanti al corridore della Ineos), il percorso di avvicinamento al Giro del 31enne basco si è concluso quasi un mese prima del via da Torino con l’ottava piazza al Giro dei Paesi Baschi, per 15 giorni di corsa complessivi. Come Bernal, anche Landa ha poi preferito rifinire la condizione con un training camp in altura, mostrandosi piuttosto fiducioso sulla propria forma nelle ultime dichiarazioni rilasciate.

Tra coloro che, invece, hanno deciso di correre nelle settimane immediatamente precedenti al Giro c’è Simon Yates (Team BikeExchange), che ha messo insieme un totale di 20 giorni di gara nei due mesi nei quali ha corso. Iniziando l’anno alla Strade Bianche, il britannico non ha brillato particolarmente alla Tirreno-Adriatico (a parte nella tappa che si concludeva in salita a Prati di Tivo) e alla Volta a Catalunya, pur concludendo in entrambi i casi nella top ten finale. Decisamente positiva, invece, la prova del 28enne al Tour of the Alps, corsa nella quale ha conquistato una tappa e la classifica generale, dimostrando una forma in crescendo e di essere pronto per affrontare la Corsa Rosa con un ruolo di primo piano.

Tra i corridori al via dell’ex Giro del Trentino, Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech) è stato sicuramente protagonista di una primavera di ottimo livello, che l’ha visto quasi sempre nei primi dieci nelle cinque competizioni corse. Buone le prestazioni alla Parigi-Nizza e proprio al TotA, conclusi entrambi sul podio, a dimostrazione di una regolarità e solidità che, se replicate nelle tre settimane italiane, potrebbero permettergli di ottenere un ottimo risultato. Abbastanza regolare è stato anche Hugh Carthy (EF Education-Nippo), che pur senza prestazioni roboanti può vantare alcuni discreti piazzamenti in stagione, sebbene dopo il terzo posto all’ultima Vuelta a España ci si attenda di più dal 26enne britannico.

Anche da Joao Almeida (Deceuninck-QuickStep) ci si attende molto dopo il grandissimo Giro dello scorso ottobre, durante il quale ha indossato la Maglia Rosa per ben 15 giorni sfiorando anche il podio finale. A parte le due corse di un giorno disputate (Strade Bianche e Liegi-Bastogne-Liegi), il portoghese si è ben comportato nelle tre gare a tappe alle quali ha preso parte, ovvero UAE Tour, Tirreno-Adriatico e Volta a Catalunya, tutte chiuse tra i primi dieci. Le lunghe salite sono, probabilmente, ancora il punto debole del 22enne, che al contrario sfodera sempre grandi prestazioni a cronometro.

Più altalenanti sono stati i risultati di Marc Soler (Movistar) in questa primavera, nella quale ha esordito alla Tirreno-Adriatico con un undicesimo posto finale. Decisamente anonimo alla Volta a Catalunya, il 27enne si è risollevato con il Giro di Romandia, dove ha conquistato una vittoria di tappa con un attacco solitario e ha vestito per un giorno la maglia di leader, terminando la gara a un solo secondo dal podio. Interessante notare come lo spagnolo sia stato l’unico tra i dodici big considerati a prendere parte alla corsa elvetica, dalla quale è sicuramente uscito con il morale adatto per affrontare al meglio il Giro.

Discorso a parte merita Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), che si presenta al via con l’infortunio al polso, ma anche con 22 giornate di gara (secondo corridore per numero di giorni corsi tra coloro che abbiamo preso in considerazione), tutte collezionate tra febbraio e marzo. La stagione dello Squalo dello Stretto è iniziata all’Etoile de Besseges ed è proseguita con UAE Tour e con gli appuntamenti italiani di marzo; l’ultima corsa disputata, infatti, è la Milano-Sanremo, a cui avrebbero fatto seguito il Tour of the Alps e la Liegi – Bastogne – Liegi se non ci fosse stata la caduta e il conseguente infortunio dopo il ritiro in altura. Considerando il percorso di crescita graduale con il quale, solitamente, il siciliano prepara i suoi appuntamenti, proprio la corsa italo-austriaca sarebbe stato il banco di prova ideale per misurare la condizione del 36enne; difficile, dunque, valutare il suo percorso di avvicinamento, nel quale può vantare un nono posto in una corsa difficile come la Tirreno-Adriatico come miglior risultato stagionale (mettendosi alle spalle gente come Yates e Soler).

Tra coloro che hanno corso meno, Emanuel Buchmann (Bora-hasngrohe), Jai Hindley (Team DSM) e Daniel Martin (Israel Start-Up Nation) non hanno sicuramente ottenuto dei risultati soddisfacenti se rapportati con le loro capacità, con il secondo classificato della scorsa edizione del Giro che addirittura ha portato a termine solo una corsa sulle tre alle quali si è schierato al via. Anche George Bennett (Jumbo-Visma), primo ad inaugurare la stagione tra i corridori che abbiamo preso in considerazione, ha messo insieme pochi giorni di gara, nei quali (campionati nazionali a parte) è stato limitato da compiti di gregariato (alla Parigi-Nizza) o da malanni fisici (alla Volta a Catalunya). Proprio la corsa spagnola è stata la sua ultima apparizione, più di un mese fa, dunque il neozelandese si presenta alla partenza da Torino con più di un’incognita.

Menzione d’obbligo infine anche per Remco Evenepoel (Deceuninck-QuickStep), che sarebbe dovuto essere uno dei grandi favoriti di questa edizione malgrado sia al debutto assoluto in un GT, ma per il quale la crono di Torino sarà il primo giorno di corsa di questa stagione, essendo fermo dall’infortunio subito nello scorso agosto a Il Lombardia.

È interessante notare come, tra i big presi in considerazione, solo tre siano riusciti ad alzare le braccia al cielo almeno una volta in questa primavera, ovvero Bennett (campionati nazionali neozelandesi), Soler (terza tappa del Giro di Romandia) e Yates (seconda tappa e classifica finale Tour of the Alps). Tra tutte le corse affrontate, infine, quella con più pretendenti al successo al Giro d’Italia 2021 alla partenza è stata la Volta a Catalunya, con ben sette corridori presenti, seguita dalla Tirreno-Adriatico con sei, mentre le gare di un giorno non sono state molto frequentate dai favoriti alla Corsa Rosa.

Escluso il belga, che non corre da nove mesi, il corridore che manca da più tempo dalle corse è dunque Bernal, che a Torino risulterà assente in gruppo da ben 53 giorni seguito da Nibali e Bennett, che arriveranno rispettivamente a 49 e 44 giorni il giorno della crono di apertura. Tutti gli altri hanno corso almeno una prova durante il mese di aprile, con Buchmann e Landa che sfioreranno il mese visto che sono fermi dal Giro dei Paesi Baschi concluso il 10 aprile. Soler sarà invece l’unico che si presenterà al via con neanche una settimana di stop, visto che questa domenica ha chiuso il Romandia. 13 giorni invece per Almeida, che alla Liegi ha vissuto il suo unico giorno di corsa di aprile, mentre tutti gli altri hanno preso parte al Tour of the Alps, conclusosi due giorni prima della Doyenne.

Calendario Favoriti Giro d’Italia 2021

Mese Giorno Corsa Almeida Bennett Bernal Buchmann Carthy Hindley Landa Martin Nibali Soler Vlasov Yates
Gennaio 8 Gravel and Tar 8
Febbraio 3-7 Etoile de Bessèges 64 26
11-14 Tour de la Provence 3 10
12 Camp.Naz. Crono 2
14 Camp.Naz. In Linea 1
19-21 Tour du Var 15
21-27 UAE Tour 3 12 17
27 Faun Ardèche 3 6
28 Drome Classic 43 19
Marzo 3 Trofeo Laigueglia 2 6 25
6 Strade Bianche 37 3 40 63
7 GP Larciano 3 10
7-14 Parigi-Nizza 30 18 2
10-16 Tirreno-Adriatico 6 4 3 9 11 10
20 Milano-Sanremo 35
22-28 Volta Catalunya 7 DNF 8 DNF 25 76 9
Aprile 5-10 Giro Paesi Baschi 13 12 8
19-23 Tour of the Alps 5 DNF 15 3 1(1)
25 Liegi-Bastogne-Liegi 65
27-2 Giro di Romandia 4(1)
Giorni di Corsa 23 14 18 14 20 15 15 15 22 20 19 20

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