Giro d’Italia 2019, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2019.

TOP

Primoz Roglic (Jumbo-Visma): Chi dice crono dice Roglic a questo Giro. Secondo successo per lo sloveno in altrettante prove contro il tempo di questa edizione, che gli consentono di approcciare la seconda settimana con vantaggi importanti su tutti i rivali. Oggi prestazione perfetta per l’ex maglia rosa, che pedala con una nonchalance e una eleganza che la pioggia sembra quasi rispettare, scalfendolo a malapena nella sua prova.

Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida): Il siciliano a questo punto è (l’unico?) il rivale più credibile e consistente di Roglic. Il ritardo accumulato non è indifferente, ma con le numerose salite che devono arrivare è ampiamente recuperabile. Prestazione ancora di grandissima solidità dello Squalo dello Stretto, che si gestisce alla perfezione, con un ritmo ben impostato in pianura che gli consente di limitare i danni e risparmiarsi per un finale in crescendo in salita. Un trend che spera di confermare nelle prossime due settimane.

Bauke Mollema (Trek-Segafredo): Corridore che ci ha abituati a prestazioni altalenanti, in questo sua incostante parabola oggi trova una delle sue giornate più belle. Una cronometro di grande spessore che, vista anche la débacle generalizzata degli altri big di classifica, lo candida potenzialmente ad un ruolo per il quale sinora nessuno lo considerava realmente, con possibilità di puntare alle posizioni molto alte di questo Giro.

FLOP

Meccanico Lotto Soudal: Una sconfitta che non può non bruciare quella di Victor Campenaerts. Il campione europeo è costretto a cambiare bici in salita, ma il suo meccanico gli dà una spinta approssimativa, che non gli permette di ripartire. Ormai concentrato nel raccogliere la bici, l’uomo si perde le difficoltà del corridore, che riparte grazie all’aiuto di un tifoso a bordo strada. Con più dedizione si poteva portare un secondo successo consecutivo in squadra.

Simon Yates (Mitchelton-Scott): Vista l’ottima prestazione a Bologna e i precedenti recenti nelle crono, il britannico era considerato uno dei pochi a poter potenzialmente rivaleggiare con Roglic, o quantomeno stargli molto vicino. Il suo risultato è invece disastroso, un incubo che lo vede perdere oltre due minuti nel solo tratto di salita, dove si è ritrovato completamente senza forze. C’è tempo, ma il suo Giro è fortemente compromesso.

Miguel Angel Lopez (Astana): Il colombiano parte piano e conclude piano. In ogni settore concede circa 1’30” al migliore, risultando al traguardo il peggiore dei big. Da uno scalatore come lui non ci si aspettava la vittoria, ma neanche una sconfitta di questa portata, soprattutto dopo aver mostrato che a crono può ottenere risultati incoraggianti. Ora, il coraggio è proprio quello che gli serve per provare a ribaltare una situazione che si è complicata non poco.

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