Giro d’Italia 2017, Amador promette spettacolo: “Differenze a crono, ma non decisive. Poi tanta salita e tocca a noi”

Andrey Amador uomo chiave di questo Giro d’Italia 2017. Il costaricense ha mostrato in questi anni un feeling particolar della Corsa Rosa, della quale ha vinto una tappa nel 2012, ne ha indossato il simbolo del primato lo scorso anno, concludendo quarto nel 2015 e ottavo lo scorso anno, malgrado fosse al servizio di Alejandro Valverde. Attualmente nono nella generale, il portacolori della Movistar sa che dovrà lavorare per Nairo Quintana e ha già iniziato a farlo in maniera più che proficua domenica, con un gran lavoro sul Blockhaus che ha messo in rampa di lancio il suo capitano.

“La salita era molto dura e non bisogna dimenticarsi la fatica accumulata sino a quel momento – commenta in proposito – La squadra ha preso in mano le redini della corsa sin da metà tappa e nella salita finale abbiamo preso la testa della corsa. I compagni hanno fatto una scalata incredibile fino a quando ha attaccato Nairo, facendo selezione”.

Piuttosto modesto sul suo ruolo, il corridore centroamericano ha fatto la differenza quando si è messo in testa al gruppo, decimando gli avversari, rimanendo ultimo gregario al fianco dei leader. Una volta partito il suo capitano è salito del suo ritmo, mantenendo comunque una buona posizione sino al traguardo, tanto da essere ancora in lotta per un piazzamento. E oggi nella crono avrà modo di migliorare ancora la sua posizione. Quintana ieri ha infatti dato il via libera a “coloro che possono ottenere un buon risultato” tra i suoi compagni, chiaro riferimento proprio ad Amador, mentre ovviamente gli altri “andranno più tranquilli”.

Il costaricense comunque vede bene a sua volta anche il suo capitano nella prova di oggi. “La crono potrà fare delle differenze, ma non decisive perché ci sono molte tappe di salita ancora che favoriscono la squadra – spiega – Potremmo perdere un po’, ma attenzione che anche Nairo sa andare bene a cronometro e lo ha già dimostrato. C’è parecchio dislivello e si conclude con una salita secca, abbastanza dura”. Per quanto lo riguarda, per il momento comunque non pensa troppo alle sue possibilità. “Son stato nei dieci, anche tra i cinque e vicino al podio, ma Nairo è in grado di vincere – commenta – La mia classifica è indipendente, vedremo nell’ultima settimana”.

Dopo i primi verdetti di domenica, chiari i nomi degli avversari da affrontare. “Tom Dumoulin ha mostrato che quando è in un buon stato di forma può lottare per vincere un GT – aggiunge – Poi ci sono anche Thibaut Pinot e Vincenzo Nibali, che son riusciti a stare molto vicini a Nairo in una salita con così tanta pendenza, il che significa che sono in grande forma. Dobbiamo tenerli in grande considerazione perché son rivali diretti. Staremo attenti alle loro mosse. Con la squadra incredibile che abbiamo sta a noi controllare nelle montagne”.

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