Mondiali Fiandre 2021, Remco Evenepoel risponde a Mercxk: “Sarò a servizio di Wout Van Aert, non sono qui per affossare la squadra”

Remco Evenepoel è tornato a parlare del suo ruolo nella prova in linea dei Mondiali nelle Fiandre 2021. Dopo le accuse ricevute da Eddy Merckx e Freddy Maertens, secondo i quali il giovane belga avrebbe corso in maniera autonoma invece di mettersi a servizio del capitano designato, il portacolori della Deceuninck – QuickStep ha voluto rassicurare tutti sui suoi intenti, sui quali si continua a parlare da giorni ormai. Il classe 2000 ha dunque ribadito di essere pronto a mettersi a completa disposizione del compagno di squadra Wout van Aert, favorito assoluto della prova in linea.

“Io sono belga e si corre in Belgio, non sono certo qui per affondare la squadra – ha voluto precisare il bronzo mondiale a cronometro nel corso di una conferenza stampa con i media locali, tra i quali RTBF –  Sono qua per Wout: è l’occasione della sua vita. Sarebbe stupido non aiutarlo. Nessuno è più forte di Wout su questo percorso“.

Il ventunenne di Schepdaal si è poi espresso anche a proposito dei possibili avversari che affronteranno domenica 26 settembre, specialmente riflettendo sul fatto che un qualsiasi risultato diverso dalla vittoria possa essere visto come un fallimento: “Le altre squadre sono molto forti. Penso all’Italia, al Belgio o alla Danimarca. Ci sono anche uomini come Peter Sagan, Mathieu van der Poel e Michal Matthews che possono vincere. Noi dovremo fare il nostro e se ci saranno corridori più forti, sarà andata così. Sarebbe un fallimento solamente se facessimo una brutta corsa, ma non ci pensiamo”.

Infine il campione del mondo tra gli juniores nel 2018 si è espresso anche sull’importanza del supporto che i belgi avranno da parte del pubblico in strada: “Il tifo del pubblico ci darà più forze. Quando ho visto i tifosi italiani al campionato europeo per Sonny Colbrelli… è stato folle! Gli hanno chiaramente dato forza. Vincere un campionato del mondo in casa sarà qualcosa di speciale”. L’azzurro, che lo ha battuto a Trento, è anche secondo il classe 2000 l’uomo più pericoloso per il suo compagno.

Non manca infine anche la risposta diretta alle dichiarazioni di Eddy Merckx, mordendosi le labbra: “Ha sempre qualcosa da dire ed è un peccato. Ho molto rispetto per Eddy, ma evidentemente la cosa non è reciproca. Forse perché non sono andato in squadra con suo figlio all’epoca. Quando guardo a Eddy, lo ammiro per il suo palmarès e i suoi risultati. Non sono qui per rovinare la squadra, non mi è mai passato per la testa. Voglio semplicemente fare del mio meglio”.

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