Tour de la Provence 2021, Julian Alaphilippe: “Non potevo fare di più. Tutte le Classiche fino alla Liegi sono un obiettivo”

Julian Alaphilippe ha iniziato il suo 2021 forse anche meglio di quanto lui stesso aveva immaginato. Il corridore della Deceuninck-QuickStep ha infatti concluso in seconda posizione il Tour de la Provence 2021, alle spalle del solo Ivan Sosa (che ha fatto la differenza sul Mont Ventoux) e davanti ad Egan Bernal, scavalcato grazie a un abbuono conquistato nella tappa conclusiva. Il classe ’92, intervistato dai nostri microfoni subito dopo aver tagliato il traguardo dell’ultima tappa, ha espresso tutta la sua soddisfazione per un inizio di stagione positivo, che dimostra che i problemi alla mano causati dalla caduta del Giro delle Fiandre sono definitivamente superati.

“Buona ripresa, sono molto contento della forma e in generale di questo Tour de la Provence – ha dichiarato – Ci siamo divertiti, con alcune belle vittorie. Abbiamo provato anche oggi e possiamo essere soddisfatti della nostra settimana”.

Il transalpino, però, ora guarda già avanti e punta alla campagna delle Classiche: “La prossima corsa (la Omloop Het Nieuwsblad – ndr), sarà una scoperta per me e non vedo l’ora di esserci. Tutto quello che arriva adesso è molto importante, ho un bel programma fino alla Liegi, sono tutte corse che mi piacciono, sono motivato e darò il massimo. Sono più che soddisfatto della condizione, non potevo fare molto di più, quindi ero già molto contento di essere in questa situazione, non sono arrivato troppo lontano dalla vittoria e questo è di buon augurio per il prosieguo. Ho cercato l’abbuono per il secondo posto? Beh, non mi costava nulla”.

Il campione del mondo ha poi dichiarato di considerare un onore e non un onere indossare la maglia iridata: “Mi sento più osservato con la maglia di campione del mondo? Direi di no, anzi è un onore indossarla, poterla mostrare pedalando con orgoglio. La stagione comincia molto bene, abbiamo vinto due tappe e la maglia degli sprint con Davide e siamo arrivati secondi in classifica generale, non è necessariamente quello che avevo immaginato, ma è fantastico”.

Infine, incalzato sull’obiettivo più importante nella prossima campagna delle classiche, il ventottenne non si è voluto sbilanciare: “Tutta la campagna delle classiche sarà importante. Quale corsa in particolare? Tutte”.

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