Paesi Bassi, anche dopo il 1 settembre non saranno ammessi alle corse squadre e ciclisti stranieri

I Paesi Bassi organizzano in fasi il ritorno alle corse. In un documento in quattro punti, la federazione ciclistica neerlandese ha annunciato le varie misure per il contenimento della pandemia, tra cui la conferma divieto di competizioni internazionali con atleti o squadre di altri paesi anche dopo il 1 settembre, data attualmente fissata per la ripresa delle corse nel paese. Gli organizzatori, dunque, se vorranno far disputare comunque le loro corse potranno invitare soltanto corridori locali. Il KNWU, poi, ha elaborato un piano in cui si pensa di dare il via prima a livello locale, poi a livello regionale e infine a livello nazionale.

Con il permesso dei comuni, si partirà da gare a livello locale per gli under 13 con una durata della gara intorno ai 45 minuti, per tutti gli altri invece fino al 1 settembre dovrà essere garantito il distanziamento di un metro e mezzo, rendendo possibili, di fatto, soltanto le cronometro in questa fase 1. Anche le prove di mountain bike e di ciclocross potranno essere disputate a patto che i corridori mantengano le distanze. La federazione, che intanto ha anche annullato i campionati nazionali, ci tiene però a incoraggiare la promozione di gare “a carattere educativo” per i più giovani e di concentrarsi “sullo sviluppo individuale piuttosto che sullo sviluppo rispetto ad altri atleti” per tutte le altre categorie.

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