Nippo-Fantini-Europa Ovini, Cunego trova un finale più degno tra Svizzera e Tricolore

Non sarà al Giro d’Italia 2018, ma Damiano Cunego ha trovato comunque una degna chiusura per la sua carriera. Se inizialmente ci aveva rivelato che la sua intenzione sarebbe stata chiudere al Giro del Giappone, il corridore della Nippo – Fantini – Europa Ovini ha deciso di prolungare di circa un mese per concludere su palcoscenici più prestigiosi. Prova sicuramente importante per lo sponsor e per il team, dopo un periodo di riflessione necessario anche per incassare la delusione per il mancato invito alla rassegna rosa, si è probabiblmente giunti alla conclusione che la rassegna nipponica non garantiva infatti il giusto ritorno per un corridore simbolo del ciclismo italiano degli anni duemila.

Se dal suo trionfale 2004 ha fatto fatica a ripetersi a quei livelli, nella sua carriera l’ex Piccolo Principe ha comunque conquistato altri prestigiosi risultati portandosi a casa altre corse prestigiose negli anni successivi conquistando altre due volte l’allora Giro di Lombardia e una Amstel Gold Race, senza dimenticare due tappe alla Vuelta a España, due al Giro di Romandia e una al Giro dei Paesi Baschi, per restare solo al WorldTour, nel quale sono arrivati inoltre altri piazzamenti di rilievo. Piazzamenti al Giro d’Italia, così come al Tour de France, con la maglia bianca conquistata nel 2006 e il sesto posto del 2001, oltre all’argento Mondiale 2008 e molto altro ancora. Avrà ottenuto meno di quanto si pensava/sperava ad inizio carriera, ma resta uno dei corridori più vincenti italiani del nuovo millennio.

Tra i suoi trofei, ne mancano due sfiorati: il Giro di Svizzera, nel 2011, e il Campionato Italiano, nel 2009, Migliorare quei due secondi posti,quest’anno sembra difficile, se non improbabile, ma vederlo finire sulle strade che lo hanno visto ottenere alcuni tra i suoi risultati migliori è sicuramente (anche per lui) più soddisfacente. In Giappone sicuramente gli faranno una grande festa, ma inevitabilmente non potrà essere la stessa che il suo pubblico (i tifosi di Damiano sono tra i più appassionati) gli riserverà. RCS Sport ha (leggitimamente) preso una decisione diversa, dovendo guardare al realismo e meno al cuore, ma Cunego meritava senza dubbio un finale che lo potesse avvolgere sino in fondo.

“Il Giro di Svizzera è da sempre stata una corsa per me molto importante e un punto di riferimento nella stagione perché ci arrivavo spesso in buona forma dal Giro d’Italia – commenta il veronese dopo l’annuncio delle WildCard da parte della corsa elvetica – L’anno in cui però ho fatto meglio è stato in preparazione del Tour de France 2011, dove chiusi 6° in classifica al Tour e France e 2° al Giro di Svizzera. Nel 2018 rappresenterà la mia ultima gara WorldTour della carriera e ovviamente sono molto motivato a correrla al meglio. Non mancheranno salite adatte alle mie caratteristiche e studieremo insieme alla squadra per provare a puntare a una vittoria di tappa”.

Gli altri grandi appuntamenti saranno Strade Bianche, Milano – Sanremo, Tirreno – Adriatico e Amstel Gold Race. Mancherà la Corsa Rosa, ma avrà comunque palcoscenici importanti nei quali farsi vedere. La prestazione sarà secondaria, anche se ovviamente un canto del cigno lo sperano in molti. Ma il risultato di per sé non conterà. Damiano ce la metterà tutta per ben figurare e questo basterà perché comunque il ciclismo italiano a fine giugno saluterà uno dei suoi simboli. In quel di Boario Terme, comunque vada, dovrà essere un giorno di festa per Damiano Cunego.

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