CicloMercato 2020, Rohan Dennis troverà squadra solo con un milione di euro in meno d’ingaggio
Rohan Dennis è ancora senza squadra. E il burrascoso divorzio dalla Bahrain-Merida rischia di costare davvero caro, proprio in termini economici, al corridore australiano. Secondo quanto pubblicato da VeloNews, il campione del mondo perderà infatti circa un milione di euro, dopo la risoluzione del contratto con la sua ormai ex squadra e qualsiasi possa essere la sua nuova “casa” per la stagione 2020. Una perdita che sarebbe conseguenza diretta di un periodo complicato per il campione del mondo a cronometro, iniziato con la complicata relazione con la sua oramai ex squadra, che inizialmente era anche sembrata disponibile a riaccoglierlo in squadra.
Dennis è entrato in rotta di collisione con la Bahrain-Merida durante il Tour de France 2019: per lui ci fu infatti il ritiro, non condiviso dalla squadra, durante la 12esima tappa, proprio il giorno prima della cronometro individuale di Pau, tappa per la quale era uno dei grandi favoriti. Da lì è seguito un lungo braccio di ferro con la formazione diretta da Brent Copeland, che ha portato poi al divorzio, maturato prima (ma ufficializzato dopo) i Mondiali dello Yorkshire. In quell’occasione, infatti, Dennis corse (e vinse) la gara individuale contro il tempo pedalando in sella a una bicicletta non del suo sponsor tecnico. Quella – oltre alla corsa in linea del giorno dopo – è stata l’ultima apparizione da corridore dell’australiano, che da settimane è sul mercato in vista della prossima stagione.
Secondo VeloNews, però, il campione iridato a cronometro in carica dovrà rinunciare a una notevole parte dell’ingaggio che avrebbe invece portato a casa rimanendo alla Bahrain-Merida. Il contratto in essere prima dello “scontro” era infatti di 1,25 milioni di euro, mentre per arrivare all’eventuale firma per una nuova squadra, Dennis dovrebbe “accontentarsi” al massimo di 250mila euro a stagione. Questo perché le varie squadre (si è parlato di CCC, Team Ineos e Movistar) hanno ormai buona parte del budget stagionale impegnato dai contratti già firmati o perché preoccupate dall’affidabilità del cronoman australiano.
Nella bacheca del 29enne ci sono già due Mondiali a cronometro, oltre a tappe del Giro d’Italia (una), Tour de France (una) e Vuelta a España (due). Nel 2019 l’australiano è stato anche secondo al Giro di Svizzera dietro Egan Bernal.
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