Rifornimenti, alcuni corridori non vogliono più le sacchette: “Nel 99 per cento dei casi causano cadute, nelle corse brevi non servono”

Rimangono tanti i nodi relativi alla sicurezza dei corridori nelle corse professionistiche. Si sono infatti appena spente le polemiche su uno degli arrivi della Challenge Mallorca 2023, ma gli atleti hanno in testa diversi temi su cui le cose possono decisamente migliorare. Uno di questi è il punto legato al rifornimento e, soprattutto, alle sacchette che vengono consegnate ai corridori durante le gare, altrimenti note come “musette”. A sollevare la questione è Tosh van der Sande, esperto corridore belga in forza alla Jumbo-Visma.

Secondo Van der Sande, il pericolo è dato in particolare dalle borse con i “viveri” che vengono passate ai corridori dal personale a bordo strada in zone prefissate dei percorsi di gara. “Per me, questa cosa è da cambiare – le parole del belga raccolte da Cycling Weekly – Quasi tutte le volte che ci sono momenti di consegna collettivi, c’è una caduta. O se non si cade, ci si va molto vicini”.

L’analisi di Van der Sande: “In gare sotto i 140 chilometri di lunghezza non c’è proprio bisogno di una musette. Ti metti le cose che ti servono in tasca prima di partire e se proprio hai bisogno vai all’ammiraglia, che è molto più sicuro. Certo, nelle tappe lunghe non puoi tenere tutto con te, ma quando vedo colleghi che prendono la borsa in tappe corte, gli chiedo perché lo fanno. Per me, è solo una situazione che crea pericoli”. Recentemente, c’è stato il caso che ha visto coinvolto Thibaut Pinot, colpito al volto da un addetto di un’altra squadra durante un rifornimento.

La pensa così anche Matej Mohorič (Bahrain Victorious): “Quando tutti prendono i rifornimenti nello stesso posto, c’è sempre una grande confusione. E così, ci sono le cadute e si accumula stress. Devo anche dire che anni fa c’erano anche più incidenti, perché adesso ci sono più zone di rifornimento e quindi le squadre non hanno necessariamente gli stessi posti di consegna. Ma, sicuramente, i problemi restano”.

Lo sloveno, vincitore della Milano-Sanremo 2022, è però scettico sull’idea del collega Van der Sande di vietare le musette: “Nelle corse più importanti, non hai sempre tempo e modo di andare all’ammiraglia e quando fa caldo ne usiamo tante, soprattutto per le borracce. Dovessimo vietarle, quante zone di rifornimento fisso servirebbero lungo i percorsi?”.

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