Tour de France Femmes 2023, Annemiek Van Vleuten abdica: “È evidente che Demi Vollering è stata di un altro livello”

Annemiek Van Vleuten non chiuderà la sua carriera con un’altra tripletta. Arrivata al Tour de France Femmes 2023 con l’obiettivo di confermare il successo della passata stagione per abbinarlo nuovamente a Giro d’Italia Donne e Vuelta Femenina, la leader della Movistar ha dovuto arrendersi ieri sul Tourmalet ad una scatenata Demi Vollering, che ha prima controllato e giocato, fino allo scatto con il quale ha fatto il vuoto, infliggendo distacchi pesanti a tutte le avversarie. La 26enne neerlandese si è così presa tappa e maglia senza reale possibilità di replica oggi nella cronometro conclusiva visto che ora ha un vantaggio di 2’34” sulla 40enne di Vleuten.

“Bisogna sempre concentrarsi sui propri punti di forza e ho provato ad usare la mia capacità e la mia resistenza – spiega dopo il traguardo la campionessa del mondo – Questo è il mio modo di correre, sempre con il cuore. Il mio obiettivo sul Col d’Aspin non era attaccare e staccare tutte, piuttosto quello di fare uno sforzo, anche se forse, in fin dei conti, non è stato molto furbo, rispetto alla mia forma. Ma non puoi saperlo prima”.

Quello scatto ha poi provocato il tatticismo fra le due grandi rivali, con la Vollering che non ha mai voluto collaborare in salita, rifiutandosi poi di dare una mano per provare a rientrare su Katarzyna Niewiadoma (Canyon SRAM Racing). “Non voleva dare una mano, quindi gli ho detto che se non tirava lei non lo avrei fatto neanche io – spiega, senza rancore – Ha anche sottolineato che aveva due compagne nel gruppo dietro, quindi le abbiamo aspettate. Quello che è successo non è una questione di mancata collaborazione. Oggi tutto era incentrato su Col d’Aspin e Tourmalet e Demi Vollering è stata più forte”.

L’esperta classe 1982 comunque non ha rimpianti: “Ovviamente sono delusa, ma posso accettarlo. Non ho fatto niente di sbagliato. Ho fatto la miglior preparazione possibile, quindi sono felice di averci provato sull’Aspin. Ho corso come faccio sempre: colpendo duramente e focalizzandomi sui miei punti di forza. Ero fiduciosa di poter vincere”.

Nel corso della tappa si è tuttavia resa conto che qualcosa non andava: “Quando eravamo sul Tourmalet ho guardato le altre. C’era Juliette Labous che stava facendo un ritmo alto e ho ripensato al Giro, mi sentivo meglio lì. Mi sono resa conto dalla mia prestazione che non avevo le gambe migliori”.

La Grande Boucle si chiuderà dunque oggi con una cronometro che sulla carta sarebbe potuta essere decisiva, ma che a questo punto non sarà più determinante per il successo finale, anche se è in ballo il possibile podio. Sulla carta la cronometro potrebbe comunque essere una buona occasione per provare a chiudere con un successo, ma a due volte campionessa del mondo e campionessa olimpica della specialità non sembra pensarci più di tanto, così come a difendere l’attuale podio da Lotte Kopecky.

“Vedremo, sono venuta qui per vincere il Tour de France, non per fare seconda, terza o quarta – conclude – Onestamente, è qualcosa i fantastico, e dopo averlo vinto lo scorso anno vuoi solo vincere di nuovo. Ma è evidente che Demi Vollering è stata di un altro livello”.

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