Giornata di Campionati Nazionali Ciclocross, non solo in Italia, dove sono arrivati i trionfi di Gioele Bertolini e Alice Maria Arzuffi. Se in alcuni paesi come Gran Bretagna e Paesi Bassi la pandemia ha costretto a rimandare o cancellare, nella maggior parte dei paesi si è invece corso (più o meno) regolarmente, come da calendario UCI che aveva dedicato questo fine settimana ai vari assoluti. Ovviamente, il titolo più atteso era quello nella patria della disciplina, ovvero il Belgio, dove a trionfare è stato l’uomo più atteso, Wout Van Aert. Dopo tre anni il portacolori della Jumbo – Visma torna dunque ad indossare il tricolore nella specialità, dominando la scena come da qualche stagione non riusciva a fare. Scenario ancor più rispettato a livello femminile, con il dodicesimo trionfo consecutivo di Sanne Cant.
Si ripete anche Clément Venturini, che ha siglato la personale tripletta malgrado ormai sia prevalentemente uno stradista, dimostrando che nella disciplina potrebbe ancora dire la sua. Tra le donne la prima sorpresa del giorno, visto il successo di Amandine Fouquenet, portacolori della Arkéa – Samsic, davanti a rivali ben più quotate ed esperte. Oltre al portacolori della Ag2r La Mondiale, altro vincitore atteso, che vedremo anche su strada la prossima stagione, è Felipe Orts, dominatore della scena iberica nel cx che ha firmato un contratto con la Burgos – BH per il 2021. Lo spagnolo ha conquistato così il suo terzo titolo consecutivo, mentre tra le donne è arrivata la doppietta di Lucia Gonzalez Blanco.
Nuovi successi anche in Repubblica Ceca, con Michael Boros e Pavla Havikova che indossano nuovamente la maglia di campione nazionale, con il primo che recupera il titolo perso lo scorso anno, mentre la seconda si prende la quinta vittoria consecutiva. In Danimarca invece poker per Sebastian Carstensen, e tripletta per la stellina 22enne Caroline Bohé. In Austria è invece arrivata la conferma Daniel Federspiel e l’ottavo titolo complessivo della ancora 24enne Nadja Heigl. Primi successi invece in Svizzera per i giovani Kevin Kuhn e Nicole Koller, così come quello della predestinata classe 2001 Blanka Vas in Ungheria, dove in campo maschile è arrivato invece il quarto titolo del 39enne Zsolt Bur.
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