Vuelta a España, l’anno prossimo si torna in Francia? Il direttore Guillén: “Nel 2019 avrà un profilo internazionale”
La Vuelta a España sta già pensando alla prossima edizione. Meno di una settimana dopo la vittoria a Madrid di Simon Yates, il terzo GT della stagione è al lavoro per preparare il percorso del 2019. La prossima annata dovrebbe presentare qualche novità, a cominciare proprio dai luoghi toccati. Non è un mistero che da qualche anno il direttore Javier Guillén stia pensando di organizzare almeno una tappa nelle Canarie, pur con gli evidenti problemi logistici legati alla loro posizione geografica. In ogni caso l’anno prossimo molto probabilmente si uscirà dai confini nazionali, probabilmente per correre in Francia in almeno una giornata di montagna.
Il direttore della corsa spagnola ha rivelato a Marca qualche dettaglio sulle sue intenzioni per l’anno prossimo: “La Vuelta avrà un profilo internazionale nel 2019. Dopo la tappa dell’Aubisque, la Vuelta piace in Francia, e la partenza a Nîmes è stata un successo. La relazione con il Tour e con la Francia è eccellente. L’idea delle Canarie è presente. Il mio sogno è portare la Vuelta nelle isole, ma bisogna riconoscere che è complicato arrivarci e il trasferimento è costoso. Bisognerà studiare il finanziamento, con supporto pubblico e privato”.
Già le ultime edizioni hanno visto qualche novità, come il ritorno nei Paesi Baschi o l’introduzione di salite mai affrontate prima dalla corsa. Lo stesso Guillén si è dichiarato molto soddisfatto: “La tappa nei Paesi Baschi è stata un successo, con gli spettatori che hanno risposto presente. ASO vuole entrare nei Paesi Baschi, è un territorio straordinario per il ciclismo. Il Mont Oiz ha funzionato benissimo e la risposta del pubblico è stata enorme. Il finale e il podio sono stati i migliori, la ciliegina sulla torta di una Vuelta che ha fatto parlare di sé per il risultato”. L’arrivo a Madrid, almeno per il 2019, non sembra quindi essere in discussione.
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