UCI, riunione d’urgenza con associazione ciclisti e squadre: sul tavolo stipendi, Tour e nuovo calendario

Il mondo del ciclismo cerca una soluzione per gestire l’emergenza del coronavirus. L’UCI ha organizzato una riunione d’urgenza con l’ACP, l’associazione dei ciclisti, e l’AIGCP, quella che riunisce le squadre, svoltasi ieri pomeriggio alle 15:00. La modalità, naturalmente, è stata telematica, per discutere di come trattare la difficile situazione sanitaria ed economica attuale. Molti gli argomenti trattati: secondo quanto riporta AS, il massimo organismo ciclistico, su richiesta degli atleti, esaminerà i conti delle squadre per valutare se viene leso qualche loro diritto. L’associazione dei team invece non vuole che i corridori vadano ad intaccare la garanzia di tre mesi dei loro salari, optando al massimo per una loro riduzione.

È realistico pensare che verrà presa una sorta di decisione anche sul Tour de France 2020. È evidente a tutti che la situazione economica delle squadre dipende anche dalla partecipazione alla Grande Boucle, di certo l’evento più mediatico (e che quindi garantisce più introiti) in programma nella stagione. Oltre a questo, si inizierà a pensare a una riorganizzazione del calendario per garantire la buona riuscita dei tre Grand Tour, salvaguardando le tre settimane di competizione, e delle classiche monumento, che sarebbero spostate nei mesi autunnali.

Sarà infine da valutare la differenza di trattamento riservata ad atleti di diverse nazionalità. I professionisti francesi e spagnoli (così come gli italiani ormai) infatti non possono tuttora allenarsi all’aperto, al contrario di quanto avviene per i loro colleghi di altri Stati. L’ACP dunque cercherà di fare pressione ai ministeri locali per lasciare un permesso speciale ai ciclisti, che potrebbero così allenarsi come i loro rivali di altri Stati, come in Belgio. Un pomeriggio caldo, che porta verso la direzione da intraprendere per cercare di far uscire il ciclismo nel miglior modo possibile da questo periodo di crisi. Nonostante il numero di corse posticipate o cancellate sia in costante crescita in questi giorni.

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