UAE Tour 2020, David Gaudu: “Yates ha spianato la salita, non mi aspettavo questi distacchi”

David Gaudu battagliero all’UAE Tour 2020. Il francese ha concluso in quarta posizione la terza tappa della competizione emiratina, in cui è riuscito a salire dalla decima alla quarta piazza in classifica generale. Il giovane scalatore ha scelto il momento giusto per muoversi, seguendo l’attacco di Adam Yates (Mitchelton-Scott) e Alexey Lutsenko (Astana). Il ritmo del britannico è stato però troppo alto per lui, superato in seguito dal rimontante Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e battuto in volata dal kazako, nello sprint a tre con anche Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) per completare il podio di giornata. A un minuto e mezzo dal vincitore, distacco importante che limita nettamente le possibilità di puntare al successo finale, anche per i valori mostrati in salita.

Il leader della Groupama-FDJ ha raccontato la giornata odierna ai microfoni di La Chaine L’Equipe al termine della tappa: “Siamo saliti molto, molto velocemente. Yates è al di sopra di tutto il mondo, ha spianato la montagna. Non c’è niente da dire. Pogacar ha scalato al suo ritmo, si è giocato bene la sue carte su noi attaccanti. Io ho provato a gestirmi al meglio. Poi ci siamo giocati i piazzamenti io, Majka e Lutsenko, penso che fossimo tutti al massimo alla fine. Poi ho lanciato troppo tardi il mio sprint, l’ultima curva è arrivata molto velocemente. Sarei potuto arrivare terzo. Non ho potuto dare tutto alla fine. Non aver fatto terzo è il piccolo rimpianto del giorno“.

Gaudu ha poi esternato le proprie sensazioni, pochi giorni dopo essere stato nettamente battuto da Quintana sul Mont Ventoux: “È passata una settimana dal Ventoux, non è stato terribile ma avevo preso una piccola batosta da Quintana. Oggi ne prendo un’altra con Yates che conclude con un minuto e mezzo di vantaggio. Ma le sensazioni sono decisamente migliori. Non mi aspettavo questi distacchi. Si corre già molto velocemente, il livello è già elevato. Non esistono più corse di preparazione, anche nelle corse che servirebbero per prepararsi si va molto forte”.

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