Tour Down Under 2019, Porte: “Woods si è dimostrato il più forte in salita”

Richie Porte ha concluso nel gruppo dei migliori la terza tappa del Tour Down Under 2019. Il capitano della Trek-Segafredo, vincitore della corsa a tappe australiana due anni fa, non si è mosso in prima persona nel finale, lasciando che i compagni di squadra – unitamente ai portacolori del CCC Team – neutralizzassero il tentativo di attacco sferrato da Michael Woods (Education First). Giunto 31° e cronometro con lo stesso tempo del vincitore Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), il 33enne tasmaniano è attualmente 27° in classifica generale con un ritardo di 15” dal leader Patrick Bevin (CCC Team), che si è imposto ieri anticipando i big in una caotica volata.

“È stata una tappa difficile e nervosa che ha raccontato che Woods è attualmente il più forte. Ha fatto un buon attacco e vedremo come andrà domani”, ha commentato l’ex BMC Racing Team ai microfoni di Cyclingnews. “Avevo Will Clarke, Kiel Reijnen e Ryan Mullen a coprirmi tutto il giorno e ho avuto Peter Stetina a disposizione quando serviva. È stato il primo vero giorno di gara. Probabilmente non è stata una tappa esaltante da guardare, ma ci ha permesso di capire come stessero le gambe”.

In vista dell’arrivo a Campbelltown, preceduto dalla dura salita di Corkscrew, e dell’epilogo a Willunga, dove si è imposto cinque volte in carriera, Porte ha valuto così le sue chance per la vittoria finale: “Oggi la CCC ha fatto una buona gara, controllando bene anche una tappa non semplice. Woods ci ha colpiti con un attacco forte, ma quando ci sono ancora davanti alcuni velocisti e mancano pochi chilometri, non è semplice infiammare la corsa. Domani ci attende il primo vero test. Bisogna imboccare nelle prime posizioni la discesa finale, altrimenti diventa difficile recuperare”.

 

 

 

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