Parigi-Roubaix 2024, la Israel – Premier Tech correrà con le bici da gravel
Cresce l’attesa per la Parigi – Roubaix 2024. Mancano ormai poco più di 24 ore alla partenza dell’Inferno del Nord e anche per le squadre e i produttori di biciclette si avvicina il momento della decisione definitiva sul setup di telai e pneumatici in vista di quella che è, senza dubbio, la gara in calendario più stressante per le biciclette. Proprio per questo motivo la Israel – Premier Tech correrà la gara di domenica utilizzando la Factor Ostro Gravel, il modello del marchio tedesco pensato per le competizioni gravel, al posto del classico modello aerodinamico, ossia la Factor Ostro Vam, che ha esordito in questa stagione al Tour Down Under.
Durante la ricognizione nella Foresta di Arenberg tutti i corridori della formazione israeliana sono stati visti a bordo del modello gravel, che al momento del lancio da parte della Factor era stato descritto dal produttore come “la bici gravel più aerodinamica sul mercato”. Se il modello tradizionale era ben presente sul tetto delle ammiraglie del team, la decisione è stata ormai presa e la squadra correrà con il modello che “fornisce massimo comfort senza compromettere l’aerodinamica”, mentre è ancora da definire la scelta degli pneumatici, che probabilmente troverà risposta solamente domenica mattina prima della partenza.
A bike for @parisroubaix
With a longer wheelbase and increased tire clearance, the Factor OSTRO Gravel provides maximum comfort without compromising aerodynamics.
Our bike of choice for the Hell of the North. Clean or dirty #ParisRoubaix #FactorBikes… pic.twitter.com/LjNBEla2Co
— Israel – Premier Tech (@IsraelPremTech) April 5, 2024
Scelta peculiare quella della Israel – Premier Tech che va contro corrente anche rispetto a quella della Human Powered Health, anch’essa sponsorizzata da Factor, che ha già confermato che le ragazze nella gara femminile di sabato utilizzeranno il modello classico e non quello gravel.
In un ciclismo sempre più tecnologico e attento ai minimi dettagli anche queste scelte possono fare la differenza per permettere ai corridori di trovarsi più a loro agio sulle celebri pietre della Parigi-Roubaix, ma alla fine sarà anche la fortuna a decidere chi potrà alzare le braccia al cielo nel velodromo.
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