Movistar, Enric Mas pronto al debutto con la nuova maglia: “Sono più emozionato di quando ho debuttato nel World Tour. Voglio ripagare la fiducia”

Parte da Maiorca il 2020 di Enric Mas. Il nuovo corridore della Movistar, infatti, farà il suo debutto con la nuova maglia domani al Trofeo Serra de Tramuntana, corsa che fa parte della Challenge Mallorca apertasi oggi con il Trofeo Ses Salinas conquistato da Matteo Moschetti, e ne ha approfittato per rilasciare un’intervista ad As, in cui ha ribadito una volta di più le sue ambizioni per la nuova stagione mettendo nel mirino, come aveva già dichiarato, Tour e Vuelta. L’ex Deceuninck è stato invece più cauto nel parlare di responsabilità, indicando in Alejandro Valverde il leader indiscusso della squadra.

Sinceramente sono più emozionato di quando ho debuttato nel World Tour – ha dichiarato il corridore iberico in vista della prima corsa con la nuova squadra – Per me è una grande motivazione cominciare tra i mie connazionali in questa Challenge Mallorca e mettermi il dorsale con la Movistar. Eusebio Unzué mi ha dato fiducia e io voglio ripagarlo”.

Lo scalatore spagnolo è poi passato a parlare della pressione che in tanti stanno mettendo su di lui: “No, la pressione posso mettermela solo io. Né i media, né nessuno che non sia me o qualcuno della Movistar. Perché ovviamente se Eusebio Unzué mi chiede qualcosa, cerco di farla – ha commentato ridendo – Per quanto riguarda le gerarchie, qui il leader è Alejandro Valverde. Grazie alla sua esperienza e alle sue qualità umane e sportive”.

Dopo aver dichiarato di non temere particolarmente il fatto che insieme lui siano arrivati altri tredici nuovi atleti in Movistar e di aver ricordato tutte le cose che ha imparato in Deceuninck (“parlare fluentemente in inglese e sacrificarmi per gli altri”), si è concentrato sugli obietti personali del 2020: “Potrei dire vincere il Tour, anche se attualmente sono concentrato soltanto sulla mia prima corsa al Mallorca. Ovviamente mi piacerebbe fare due GT, Tour e Vuelta. A venticinquenne penso di avere sia le energie che il bagaglio di esperienza giusti per riuscirci. Dipende da come finirò il Tour e se sarò convocato alle Olimpiadi, cosa che vorrei. Prima ancora correrò con delle ambizioni la Parigi-Nizza, nei Paesi Baschi e le Classiche delle Ardenne”.

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