Jumbo-Visma, Tom Dumoulin sulla sua squadra: “É come il Real Madrid del ciclismo. Non volevo essere l’unico leader per tutto l’anno”

Il 2020 sarebbe dovuto essere l’anno del riscatto per Tom Dumoulin. Il corridore neerlandese dopo un 2019 molto difficile, interrotto a causa delle conseguenze della sua caduta durante il Giro d’Italia, pensava di potersi riscattare quest’anno, considerando anche il cambio di squadra che lo ha portato a firmare per la Jumbo – Visma, dopo otto stagioni trascorse con la Sunweb. Purtroppo però il corridore di Maastricht non è riuscito a debuttare con il suo nuovo team, prima dello stop alle gare a causa del coronavirus, a causa di un parassita che lo aveva messo fuori causa nel mese di febbraio.

L’ultimo periodo è stato davvero difficile per il vincitore del Giro d’Italia 2017: “Il mio corpo non ha risposto l’anno scorso. Non solo a causa dell’infortunio al ginocchio o di quei parassiti che sono venuti fuori dal nulla – ha spiegato in un’intervista a AD – A volte mi sono sentito davvero frustrato. Venivo da un periodo deludente, è stato un duro colpo a livello mentale. Mi sentivo disperato e depresso. Non ho perso la speranza, ma mi chiedevo se avrei fatto di nuovo del mio meglio”.

Il corridore neerlandese ha raccontato le sue sensazioni dopo aver firmato con la sua nuova squadra: “Mi sentivo come se fossi arrivato al Real Madrid del ciclismo. Ed è anche una squadra olandese. Non potevo desiderare altro. Volevo andare in una squadra dove non fossi io l’unico leader per tutto l’anno. Sia Steven che Primoz che io vogliamo la stessa cosa: vincere il Tour. Questo è anche l’obiettivo della squadra. Dovremo accettare che durante la corsa uno potrebbe essere migliore degli altri. Sicuramente avremo discussioni e avvertimenti. Potrei non essere contento se Primoz attaccherà se io sarò in difficoltà o vicecersa. Ma se avremo tutti lo stesso obiettivo, ne usciremo vincitori. Se Roglic sarà il più forte, lo accetterò. Abbiamo una grande squadra con molti corridori che possono stare davanti”.

Infine ha parlato delle ragione del suo addio alla Sunweb: “Il fatto che Simon Geschke e Laurens Ten Dam mi ha fatto male. Avevano molta esperienza e mi hanno aiutato molto in salita. Dopo il Tour del 2018 ho capito che sarebbero partiti. Nessuno me ne aveva parlato e non ho capito il perchè. Da allora ho cominciato a guardare la squadra in modo diverso. Non eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Ne ho parlato con Iwan Spekebrink e gli ho chiesto come avremmo potuto creare una buona atmosfera di squadra se vedevamo le cose in maniera diversa. È stata una situazione molto spiacevole”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio