Education First, Sep Vanmarcke: “I media belgi hanno capito che questo è il mio livello e ora il ciclismo mi piace di più”

Sep Vanmarcke non è completamente soddisfatto del suo 2019. Il belga della Education First, infatti, nonostante la vittoria della Bretagne Classic e il quarto posto alla Parigi-Roubaix non è soddisfatto del suo rendimento nelle corse di un giorno, condizionato anche da un infortunio, che lo ha costretto addirittura a lavorare per Alberto Bettiol al Giro delle Fiandre, esultando poi per il trionfo dell’azzurro. Nella prossima stagione il comparto di corridori da Classiche nel team di Jonathan Vaughters si arricchirà di altri due elementi, Magnus Cort Nielsen e Jens Keukeleire, con il quale Vanmarcke è legato da una lunga amicizia.

“Guardo al 2019 con sensazioni miste – ha dichiarato il trentunenne a Wielerlifts – Mi è piaciuto essere ad alto livello tutto l’anno, ho iniziato a febbraio con una bella vittoria all’Haut Vaur e a settembre ho vinto a Plouay, è stato bello vincere una gara di un giorno del calendario World Tour. Purtroppo le conseguenze della caduta alla E3 BinckBank Classic non sono state piacevoli. Lavoro intensamente in primavera e fa male non poterci riuscire a causa di una caduta quando stai crescendo verso il massimo della condizione”.

La crescita di tanti talenti belgi negli ultimi anni, poi, permette finalmente a Vanmarcke di avere meno pressione dai media belgi: “Sono emersi molti talenti negli ultimi anni e la conseguenza è che su di me c’è meno pressione dai media belgi. Forse hanno capito che questo è il mio livello. Non sono un grande vincitore. Almeno non tanto quanto ci si aspettava dopo la mia vittoria a Omloop di sette anni fa. Non sprinto veloce come molti altri, quindi non vinco tantissimo. Il fatto che le cose intorno a me si siano calmate mi ha reso il ciclismo molto più piacevole”.

Il belga classe ’88, poi, dopo aver dichiarato che i nuovi arrivi rafforzano la squadra, soprattutto per quanto riguarda il pavé, si è soffermato sui suoi obiettivi per la prossima stagione: “Io continuo a provare a vincere le grandi classiche, preferibilmente una delle due Monumento. In passato volevo vincerle entrambe e almeno per un paio di volte. Ora sarei super felice di vincere una Roubaix. Quello è e rimane il più grande obiettivo della mia carriera”.

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