Dwars Door Vlaanderen 2017, Marcato guarda “con ottimismo alle prossime gare”

Dodici muri e quattro tratti in pavè come primo assaggio delle Classiche del Nord: questi gli ingredienti della Dwars Door Vlaanderen 2017, 203,4 km da Roeselare a Waregem.

Si attendeva Marco Marcato nel ruolo di guida dei compagni di squadra, soprattutto dei più giovani, e il trentatreenne veneto non si è fatto attendere: ha corso saggiamente nella prima parte di gara, riuscendo a gestire al meglio le proprie energie, per poi entrare in un gruppo di 22 attaccanto che ha preso la testa della corsa sull’Ekenberg, muro posto a 60 km dal traguardo.

Assieme a Marcato, nel gruppo di testa pedalava inizialmente anche Modolo, costretto a perdere contatto a causa di una foratura.
Il drappello degli attaccanti si è ridotto a 15 unità sul Taienberg, mantenendo un margine inferiore al 1′ sul plotone, e si è frazionato nei passaggi sull’Oude-Kwaremont e del Paterberg, con Gilbert, Lampaert, Durbridge e Lutsenko al comando e Marcato e altri 7 atleti nel primo drappello di inseguitori, ai quali si sono aggiunti Stybar e Terpstra.

Nessuno è più riuscito a rientrare sul quartetto di testa e Lampaert, con un allungo nel finale di gara, si è regalato un arrivo trionfale solitario sul traguardo.
Alle sue spalle, nell’ordine, Gilbert, Lutsenko e Durbridge, poi il gruppo di Marcato, infoltitosi nei chilometri conclusivi (23 atleti) , con un distacco di 1’03” dal vincitore: il corridore dell’UAE Team Emirates ha lottato in volata, non potendo però andare oltre la 20^ posizione nel confronto con atleti più veloci.
Modolo ha tagliato il traguardo nel secondo gruppo inseguitore, nel quale pedalavano anche Kump, Laengen e Consonni, con un distacco di 1’54”.

Sono riuscito a leggere bene la corsa, questo è fondamentale per potersi creare le occasioni di rimanere in testa – ha spiegato Marcato – Ho avvertito buone sensazioni per tutta la gara, anche dopo essere andato all’attacco. Sul Paterberg, un corridore che mi precedeva ha fatto il buco dai quattro contrattaccanti e non ho più potuto riaccodarmi, penso che avrei potuto avere le gambe per essere con loro. In volata sono uscito non benissimo dall’ultima curva e le energie non era più molte. La prestazione di oggi mi fa guardare con ottimismo alle prossime gare“.

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