Deceuninck-Quick-Step, Bob Jungels rivive la Liegi 2018: “Ci ho creduto solo a 300 metri dalla fine, ora farla in autunno avrebbe più fascino”

Bob Jungels rimane particolarmente legato al ricordo della Liegi-Bastogne-Liegi 2018. Il lussemburghese ha ottenuto nella classica monumento belga il successo più importante della propria carriera, potendo contare sul supporto di uno squadrone di altissimo livello ma imponendosi soprattutto a un’azione personale di grande potenza. Partito a una ventina di chilometri dal traguardo, in zona scollinamento della Côte della Roche-aux-Faucons, il corridore della Deceuninck-Quick-Step ha poi sfruttato le sue ottime doti di cronoman per tenere fino al traguardo di Ans, in cui è arrivato in solitaria. Dopo due anni, lo scenario è ovviamente differente, ma il rinvio della corsa potrebbe permettergli di parteciparvi, modificando un programma inizialmente incentrato sulle classiche del pavé.

Il classe ’92 ha rivissuto l’atmosfera in cui si è presentato alla corsa e il suo attacco decisivo: “Volevamo rendere la corsa dura dall’inizio, e dopo solo 50 chilometri Rémi ha iniziato a imporre un ritmo elevato in testa. Enric e Philippe hanno fatto soffrire gli altri nelle fasi avanzate della corsa, mentre il mio attacco in cima alla Roche-aux-Faucons era parte del piano per rendere la corsa più dura. “on mi aspettavo di andare via da solo, ma una volta che ho visto che c’era qualche metro tra me e il gruppo ridotto ho dato un’accelerazione, sapendo che avrei messo Julian in una posizione perfetta nel gruppo inseguitori”.

Gli ultimi 20 chilometri sono stati i più lunghi nella mia vita,” prosegue poi Jungels nel suo racconto “pieni di adrenalina e speranza. Non è stato facile, ma quel giorno avevo gambe di diamante. Le cose si sono fatte particolarmente dure solo sulla Côte de Saint-Nicolas, dove ho sentito la parte più dura e Vanenedert stava rientrando, ma sapevo che se fossi scollinato in cima in testa avrei avuto una chance di arrivare fino in fondo. A dire la verità, ho iniziato a crederci solo a 300 metri dall’arrivo, prima dell’ultima curva ad Ans. La Liegi-Bastogne-Liegi è speciale per noi lussemburghesi, e sapere di aver reso la mia nazione fiera quel giorno è stato fantastico”.

Il corridore della Deceuninck-Quick-Step ha infine speso qualche battuta sulla situazione attuale, auspicando di essere al via della monumento belga: “Quest’anno non avevo in programma di correre la Liegi, ma suona comunque strano che non ci sia stato. Se si pensa a un quadro più generale, il ciclismo è un argomento secondario, ma è comunque triste sapere che tante grandi corse sono state cancellate. D’altro canto, bisogna mantenere la speranza e sarebbe bello avere la Liegi-Bastogne-Liegi in autunno. Penso che avrebbe un fascino maggiore, e chissà, forse sarei anche al via“.

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