Cannondale-Drapac, Uran conferma: “Punto a Tour e Mondiale”

Rigoberto Uran conferma un calendario 2018 improntato su Tour de France e Mondiale. Reduce da una stagione molto positiva, nella quale per la prima volta è riuscito davvero a confermare il suo potenziale sulle tre settimane, il capitano della Cannondale – Drapac mette dunque chiaramente di nuovo la Grande Boucle al centro della sua stagione. L’altro grande obiettivo, che ben si sposa con le sue ambizioni a luglio, sarà il Campionato del Mondo di Innsbruck 2018, con un percorso perfetto per le sue caratteristiche. Obiettivi ai quali sinora aveva strizzato l’occhio, ma che ora dunque mette nel mirino in maniera ufficiale.

La conferma è arrivata a margine della premiazione che lo ha visto conquistare il titolo di Sportivo dell’anno in Colombia, assegnato dal quotidiano El Espectador. “Credo che l’opzione migliore per me sarà puntare a Tour e Mondiale – ha commentato – È un percorso molto duro, che si adatta bene alle nostre caratteristiche, di noi colombiani. Parto con grandi motivazioni, con l’ambizione di poter salire sul podio e di vincere una corsa“.

Persona molto serena, ancor prima che come atleta, Uran lo scorso anno ha compiuto un importante passo avanti nella sua carriera e sa che il 2018 sarà fondamentale per la necessità di confermarsi a questi livelli. Ancor di più pensando alle grandi aspettative dei suoi affezionati tifosi, con gli spettatori colombiani sempre molto esigenti e focosi. “È normale che vogliano vedere i propri beniamini sul podio e vincere – prosegue – Anche se, come dico spesso, non siamo macchine. Siamo esseri umani e anche noi avvertiamo la stanchezza, ecc. Quello che conta è la perseveranza e la voglia di provarci sempre“.

Pensando al ciclismo nazionale, il delfino di Chris Froome a Parigi è contento della nuova corsa che potrebbe portare nuova spinta visto che la Colombia Oro y Paz, corsa UCI in programma dal 6 all’11 febbraio, ha già annunciato alcune iscrizioni importanti, con squadre di primo piano al via. Certo, molte proprio grazie alle sue star colombiane, ma è un primo passo, secondo Uran. “È importante portare le squadre europee in Colombia in modo che vedano la qualità dei nostri corridori – spiega – Credo che serva anche per il turismo e tutto il resto, come mostrare le nostre strade e le infrastrutture che ci sono in Colombia. Perché no, anche con la possibilità di ospitare in futuro una corsa WorldTour”. Una ipotesi che già era stata ventilata in passato, con RCS Sport che sembrava già dirigersi verso il nuovo continente.

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