Bahrain-Merida, dall’Argentina all’Austria: poca Italia nel 2018 di Nibali, ma tanti obiettivi da sogno, Fiandre compreso

Sempre più delineato il calendario di Vincenzo Nibali. Con l’annuncio della decisione definitiva riguardo la partecipazione al Tour de France, a scapito del Giro d’Italia, il programma stagionale del capitano della Bahrain – Merida è ormai sostanzialmente fatto, almeno nei suoi grandi appuntamenti, ai quali potrebbe essere aggiunta qualche corsa di contorno, per accumulare i necessari chilometri per presentarsi al meglio ai grandi obiettivi. Tra le novità più interessanti, sembra prendere sempre più corpo l’ipotesi della partecipazione al Giro delle Fiandre, per la quale è stato proprio il siciliano a spingere.

“È una mia idea – conferma ai microfoni di RadioCorsa – Non ho mai fatto il Fiandre, ma ho fatto una richiesta alla squadra. Potrebbe essere una possibilità. Non so cosa mi aspetterà, è un po’ una sfida”, conclude con il sorriso. Un appuntamento che potrebbe essere visto in preparazione alla Grande Boucle e alla tappa del pavé, ma non solo, con NIbali che da tempo ha mostrato di subire il fascino della Ronde e che vorrebbe dunque cominciare a capire se è qualcosa in cui poter realmente essere competitivo.

Il suo allenatore di fiducia Paolo Slongo aggiunge qualche dettaglio sul suo percorso stagionale, il cui inizio con la Vuelta a San Juan è stato da tempo già definito. “In seguito dobbiamo ancora decidere se fare Tirreno-Adriatico o Parigi-Nizza – spiega il diesse ai microfoni RAI – Poi come obiettivo ci sarà la Liegi, ma prima correrà anche Amstel Gold Race e Freccia Vallone”. Stiamo pensando inoltre di partecipare al Fiandre, ne stiamo parlando in questi giorni”.

La prima parte di stagione, in ogni caso si concluderà con la Doyenne. “Dopo la Liegi un primo stacco, poi Giro del Delfinato verso il Tour – aggiunge – Dopo vedremo se fare un ritiro altura o lavorare a casa per la Vuelta a España, nella quale partiremo comunque da protagonisti, per fare classifica, poi strdada facendo vedremo come stanno le cose”.

Ovviamente, segue il Mondiale di Innsbruck 2018, il suo grande obiettivo, attorno al quale ha sostanzialmente costruito l’intera stagione, compresa la dolorosa rinuncia alla Corsa Rosa, che mal si sarebbe potuta conciliare con le numerose esigenze ed incastri, a partire da quello della squadra che lo voleva al via del Tour dopo che l’anno scorso gli era stato lasciato campo libero alla Corsa Rosa.

Ai tifosi italiani mancherà, con ben poche corse sul nostro territorio, se non in autunno, ma per lo Squalo dello Stretto è una stagione molto importante, con numerosi obiettivi (e molto ambiziosi). Già simbolo della sua generazione, tra i migliori italiani di tutti i tempi per i traguardi ottenuti, potrebbe fare un ulteriore step avanti, confermandosi davvero tra i grandissimi del nostro sport.

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