Ag2R La Mondiale, Bardet traccia il bilancio: “Il 2018 è stata la mia migliore stagione”

Romain Bardet traccia un bilancio positivo del suo 2018. Nonostante non sia riuscito a salire sul podio del Tour de France 2018 come gli era accaduto nelle due precedenti edizioni, il capitano per le corse a tappe della Ag2R La Mondiale ha collezionato una serie di piazzamenti importanti nelle gare di un giorno. Al netto del flop nell’appuntamento più atteso, infatti, spiccano il secondo posto al Mondiale di Innsbruck, quando si è arreso al solo Alejandro Valverde, la piazza d’onore conquistata alle Strade Bianche e il terzo posto nella Liegi-Bastogne-Liegi. Tutti risultati che evidenziano la crescita costante, più che una metamorfosi, del 28enne transalpino e che rendono il bicchiere annuale mezzo pieno, come evidenziato dal diretto interessato ai microfoni di Cyclingnews.

“Dal mio punto di vista è stata una grande stagione, forse la migliore di sempre. È vero che molti si attendevano di più dalla mia partecipazione al Tour, ma per me è importante stare davanti anche nelle altre corse. Mi piace essere competitivo a lungo. Se ho digerito il secondo posto di Innsbruck? Pensarci troppo mi renderebbe pazzo. Posso solo andare avanti ed essere soddisfatto di quanto ho fatto. Interpreto le corse all’attacco, non mi piace aspettare che le cose accadano. Bisogna cogliere le opportunità quando arrivano, senza pensarci troppo”.

Anche in tal senso, allora, si può leggere la sua analisi del percorso del Tour de France 2019, in programma dal 6 al 28 luglio 2019: “Cosa c’è di più noioso delle grandi squadra che controllano le gare fino all’ultima salita? Non è certo questo il ciclismo che vogliamo. Sono favorevole a tutto ciò che sconvolge la routine e dà la possibilità ai corridori che hanno coraggio e vogliono prendersi rischi. Se ci fossero 30 squadre da 6 corridori, sarebbe fantastico e vedremmo cose inattese. Il percorso mi piace e sembra molto difficile: Izoard, Tourmalet, Galibier e Iseran saranno gli snodi fondamentali per la vittoria finale”.

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