Vuelta a España 2024, il direttore di corsa: “Chiediamo alla UAE di portare Juan Ayuso – Serve a lui, alla gara e anche alla Spagna”

Mancano ormai meno di tre settimane al via della Vuelta a España 2024, ma c’è ancora parecchia incertezza intorno a quelli che potrebbero essere i grandi favoriti del Grande Giro spagnolo. Non ci sarà Tadej Pogačar, così come non ci saranno Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel, ovvero i primi tre del Tour de France 2024. Si aprono quindi spazi molto interessanti per corridori che vorranno provare a un successo, quello nella generale, che sarebbe molto pesante per le rispettive carriere. Dal canto loro, per ovvi motivi, gli organizzatori sperano di avere, per la partenza da Lisbona in programma sabato 17 agosto, un campo partenti di alto livello.

“Confido che ci Primož Roglič alla fine ci sarà – le parole di Javier Guillén, direttore di corsa della Vuelta, rilasciate in un’intervista ad AS – Ci contiamo, anche se è chiaro che verrà solo se sarà in condizione di affrontare la gara. Sappiamo comunque che la Red Bull-Bora-hansgrohe porterà una squadra ben attrezzata e che la UAE verrà con una formazione che avrà grandi potenzialità per vincere, con Adam Yates, che potrebbe essere uno dei candidati a farlo. Ci sarà Richard Carapaz (Ef Education-EasyPost), che è uno che dà sempre spettacolo, e sono ottimista per la partecipazione di Carlos Rodríguez (Ineos), per come ha finito il Tour e per le sue recenti dichiarazioni”.

Al momento, c’è massima incertezza intorno a un altro giovane spagnolo, Juan Ayuso: “Tempo fa la UAE ci disse che lui non avrebbe fatto la Vuelta, poi che, dopo il ritiro anticipato al Tour, avrebbe potuto esserci una possibilità. A oggi non abbiamo novità, ma bisogna considerare che le squadre ormai vengono designate in anticipo e che i corridori hanno già fatto la loro preparazione. Però, siamo una gara spagnola e per questo chiedo alla UAE di portarci Ayuso. Lo chiedo con affetto, con cortesia e comprendendo ogni aspetto della questione. Sia il corridore, che la corsa e anche la Spagna hanno bisogno che Ayuso sia al via della Vuelta 2024“.

Guillén nutre speranza anche per la presenza di Wout van Aert: “Nei mesi scorsi abbiamo inteso che il belga avrebbe potuto venire, perché nei suoi programmi iniziali c’erano il Giro e la Vuelta. Al momento non abbiamo alcuna lista da parte della Visma|Lease a Bike, quindi non possiamo saperlo”. Altri grandi nomi? “Pensiamo ci sia Egan Bernal, anche se ancora non abbiamo avuto conferme”.

Il capo della Vuelta torna sulla questione-Pogačar, che in questa stagione avrebbe potuto andare a caccia di una leggendaria tripletta, dopo aver vinto Giro e Tour: “A noi è sempre arrivata l’informazione che lo sloveno non sarebbe venuto in alcun caso – rivela Guillén – Poi, visto come sono andate le altre due corse e dato che Pogačar è un corridore da record, abbiamo iniziato a credere che potesse anche venire. Comunque, prima o poi affronterà anche la Vuelta, perché ora è una corsa che gli manca da vincere e credo che vorrà farlo. Per quel che riguarda quest’anno, lui e la squadra sono sempre stati molto chiari e non ci hanno mai illuso, anche perché Pogačar non verrebbe a gareggiare alla Vuelta se non fosse sicuro di poterla vincere”.

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