Vuelta a España 2023, il direttore Javier Guillén: “È il momento migliore del ciclismo, riceviamo chiamate da tutto il mondo per ospitare la nostra corsa”
La Vuelta a España 2023 inizierà fra 6 mesi, il 26 agosto. Eppure, c’è già grande interesse intorno al Grande Giro spagnolo, che, come da tradizione, vivrà su un percorso decisamente montagnoso e ricco di salite divenute mitiche. Sui corridori al via ci sono, per forza di cose, ancora pochissime ufficialità, ma l’auspicio del direttore di corsa, Javier Guillén, è quello di riuscire a mettere in scena una corsa appassionante ed emozionante fino all’ultimo metro, facendo anche leva sulla situazione generale di un ciclismo che, in questo periodo storico, sembra vivere una vera e propria Eta dell’Oro.
“Non vediamo l’ora che la Vuelta inizi – le parole di Guillén raccolte da As – Questa prima parte di stagione ci sta facendo vedere corse di un livello spettacolare. Penso che sia il miglior momento del ciclismo e questo sport è ancora in fase di crescita. Il percorso dell’edizione 2023? Abbiamo voluto fare dei tributi ai ‘colossi’, le salite che hanno definito la Vuelta e il ciclismo in generale nel passato. Le combineremo poi con arrivi inediti, ome quello di La Cruz de Linares, che sarà la grande scoperta di quest’anno”.
Il grande momento del ciclismo si concretizza anche nel fatto che il telefono degli organizzatori della Vuelta continua a squillare: “La partenza del 2022 da Utrecht, nei Paesi Bassi, è stato un successo totale – ancora Guillén – Per questo, l’idea di partire nuovamente dall’estero è probabile, sia a breve che a medio termine. Abbiamo molte richieste per ospitare l’inizio della corsa. Montecarlo potrebbe essere una possibilità, ma non c’è ancora nulla di definito. Ci chiamano anche dall’America Latina, ma questo lo vedo per ora più difficile. Più probabile, invece, è fissare la partenza di una Vuelta dall’Africa. Un paese come il Marocco sarebbe strategico per la nostra corsa: abbiamo già parlato con loro, le zone dell’Atlante e di Marrakech sarebbero ideali…”
Il direttore di corsa spagnolo ha parlato anche della nuova regola relativa agli inviti per le squadre non di categoria WorldTour: “Con 20 squadre fisse, ci restano due posti liberi, e in Spagna abbiamo quattro Professional. Non è facile scegliere e peraltro in futuro non vogliamo limitarci a invitare solo squadre spagnole, perché la Vuelta è una corsa internazionale. Nel 2024, inoltre, le squadre che potranno essere chiamate dovranno essere fra le prime 50 della classifica UCI: faremo le nostre scelte in base a questo criterio, scelte che comunque rimarranno difficili”.
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