Favoriti Vuelta a España 2022, il percorso di avvicinamento dei big a confronto

Andiamo a scoprire come si sono preparati i big per la Vuelta a España 2022, ultimo Grande Giro della stagione. La corsa iberica rappresenta per alcuni l’ultimo appello per salvare una stagione negativa, mentre per altri può essere la ciliegina per rendere l’anno indimenticabile. Sono diversi i punti interrogativi che accompagnano Primoz Roglic, alla caccia di un poker di successi che lo farebbe entrare nella storia, ma la cui partecipazione è stata fino all’ultimo in dubbio dopo l’infortunio subito con la caduta all’ultimo Tour de France. Alla ricerca del riscatto anche Richard Carapaz, battuto al Giro d’Italia da Jai Hindley, che, invece, insegue una prestigiosa doppietta. Alla ricerca di risposte sulle tre settimane Remco Evenepoel, dopo la delusione del Giro 2021. Mentre sarà l’ultima grande corsa a tappe per due fuoriclasse come Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde.

Percorso di Avvicinamento big Vuelta a España 2022

Tutti gli occhi saranno per Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che sarà al via per puntare ad uno storico poker consecutivo. Lo sloveno sarà, dunque, alla partenza da Utrecht nonostante i dubbi sulla sua condizione dopo l’infortunio subito all’ultimo Tour de France. La sua stagione (soprattutto impostata in ottica Grande Boucle) iniziata a fine febbraio con Faun-Ardèche Classic e Drôme Classic, lo ha visto subito vincitore, non senza brivido finale, alla Parigi – Nizza. Dopo aver partecipato al Gp Denain, per provare il pavé che ritroverà nella quinta tappa del Tour, e alla Milano – Sanremo, disputa il Giro dei Paesi Baschi, dove si impone nella crono inaugurale, chiudendo la corsa in ottava posizione. Ma i problemi al ginocchio emersi proprio nella breve corsa a tappe in terra basca, lo costringono a saltare le classiche delle Ardenne e a recarsi a Lubiana per curarsi in una clinica sportiva. A maggio riprende la sua preparazione con un ritiro in Sierra Nevada, prima di tornare alle corse al Giro del Delfinato dove si impone davanti al compagno di squadra Jonas Vingegaard. Rinuncia poi ai Campionati Nazionali per presentarsi ancora al meglio al Gran Depart di Copenhagen. Ma, purtroppo, continua il suo rapporto sfortunato con la Grande Boucle. Infatti, dopo essere caduto nella tappa del pavè, dove si sistema da solo la spalla lussata, rientra in corsa dopo aver perso secondi importanti. A questo punto decide di mettersi a disposizione di Jonas Vingegaard, contribuendo con i suoi attacchi sul Col du Galibier a mettere in difficoltà Tadej Pogacar. Ma l’infortunio subito alla schiena in seguito alla caduta lo costringe ad alzare bandiera bianca prima della quindicesima tappa.

Stagione fin qui piuttosto complicata per Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) che aveva messo il Giro d’Italia come obiettivo primario della prima parte dell’anno. Il suo 2022 è partito dalla Francia dove, però, si ritira sia dall’Etoile de Bessèges, per una caduta, che dal Tour de la Provence, perché positivo al Covid. Dopo essersi recato in Ecuador per disputare i Campionati Nazionali (vincendo la prova a cronometro), torna in Europa per prendere parte a Strade BiancheTirreno – Adriatico, dove è stato ancora una volta condizionato da problemi di salute. Il campione olimpico di Tokyo 2020 riesce a vincere una tappa alla Volta a Catalunya, chiudendo la corsa in seconda posizione prima di presentarsi al via della Corsa Rosa. Al Giro d’Italia sembra andare tutto per il meglio quando si prende la Maglia Rosa al termine della tappa di Torino. Paga, però, gli attacchi di Jai Hindley (e Lennard Kämna) che gli sfila la maglia sul traguardo della Marmolada. Un secondo posto finale che sa di sconfitta per l’ecuadoriano che torna poi in gara a fine luglio al Giro di Polonia, dove non riesce a lasciare il segno. Arriva a questa Vuelta con 51 giorni di corsa nelle gambe con la speranza di conquistare il suo secondo GT della carriera.

Sulle strade iberiche potrebbe rinnovarsi il duello con Jai Hindley (Bora-hansgrohe), che ha tre giorni in più di gara rispetto al corridore dell’Ecuador e che tenterà una doppietta riuscita in passato solo a Eddy Merckx, Giovanni Battaglin e Alberto Contador. La sua intensa stagione è partita in Spagna con Vuelta a Murcia e Clasica Jaén Paraìso Interior, prima di disputare l’UAE Tour, chiuso in quattordicesima posizione. Dopo la Strade Bianche, prosegue in Italia con una buona Tirreno – Adriatico, dove si classifica al quinto posto assoluto. Nuovamente Spagna con la Volta a Catalunya, conclusa in tredicesima posizione, prima di Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Il punto più alto lo raggiunge con la vittoria al Giro d’Italia prima di prendersi qualche mese di pausa dalle gare. Torna ad attaccare il numero dietro alla schiena a fine luglio alla Clasica San Sebastian, che non conclude, e al Circuito de Getxo, chiuso al dodicesimo posto. Ultima corsa, ancora in terra iberica, prendendo parte alla Vuelta a Burgos, dove si classifica settimo.

Ma la formazione tedesca si presenterà al via da Utrecht con più punte, tra cui spicca anche Sergio Higuita, messosi subito in luce con la sua nuova maglia. La sua stagione parte subito col successo ottenuto ai Campionati Nazionali di metà febbraio, prima di volare in Europa per prendere parte alla Volta ao Algarve, dove conquista l’ultima tappa e si classifica tredicesimo. Il mese di marzo comincia con la top10 ottenuta alla Strade Bianche, prima di vincere la classifica generale della Volta a Catalunya dove conquista anche la classifica degli scalatori. Il mese di aprile si apre ancora in Spagna con GP Indurain e Giro dei Paesi Baschi, entrambe non portate a termine, prima di un buon quinto posto ottenuto alla Liegi-Bastogne-Liegi. La sua Primavera si conclude in Svizzera partecipando al Giro di Romandia, dove si aggiudica l’ultima tappa, al Grosser Preis des Kantons Aargau e al Giro di Svizzera, dove gli sfugge il gradino più alto del podio nella crono finale. L’ultima corsa disputata è il Giro di Polonia, dove festeggia il compleanno con una vittoria di tappa ma paga ancora una volta la crono che lo fa retrocedere dal primo all’ottavo posto finale.

49 giorni di corsa per João Almeida (UAE Team Emirates) che si presenta al via da Utrecht determinato a riscattare la delusione per aver dovuto abbandonare il Giro a causa del Covid. La sua stagione è iniziata con il quinto posto finale all’UAE Tour, pur corso in appoggio al capitano Tadej Pogacar. Il mese di marzo di è aperto con la Parigi – Nizza in cui è stato rallentato da una caduta, ma che ha chiuso comunque all’ottavo posto. La prima vittoria stagionale è arrivata nella quarta tappa della Volta a Catalunya, dove è salito sul gradino più basso del podio finale. Prima del Giro d’Italia, dove la positività al Covid lo ha messo fuori causa alla vigilia della diciottesima tappa quando era in quarta posizione, aveva preso il via al Gp Indurain, che non lo ha visto arrivare al traguardo. Dopo la Corsa Rosa un mese di stop prima dei Campionati Nazionali dove conquista la prova in linea. Il suo 2022 riparte poi dalla Spagna dove prima prende il via alla Clasica San Sebastian, che non conclude, e poi è protagonista alla Vuelta a Burgos dove vince l’ultima tappa e sale sul secondo gradino del podio.

Atteso alla Vuelta a España per la prima volta Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl), la cui stagione si è aperta proprio in Spagna col successo nella prima frazione della Volta a la Comunitat Valenciana, chiusa poi in seconda posizione. I successi del fenomeno belga continuano alla Volta ao Algarve dove conquista la cronometro e si impone nella generale. Il mese di marzo lo vede impegnato sulla strade della Tirreno – Adriatico, che chiude in undicesima posizione. Mentre aprile si apre col Giro dei Paesi Baschi, in cui arriva quarto ma vince la classifica riservata ai giovani. Arrivano poi le classiche che comincia con Freccia del Brabante, sesto, e Freccia Vallone prima del capolavoro alla Liegi – Bastogne – Liegi. Dopo un mese lontano dalle gare, torna in sella a fine maggio al Giro di Norvegia in cui si impone conquistando tre delle sei tappe previste. Il suo programma di corse si riduce nei mesi successivi con un calendario studiato apposta per presentarsi al meglio al via del GT iberico: a giugno è protagonista al Giro di Svizzera, dove detta legge nella crono conclusiva, prima di tornare in patria per correre i Campionati Nazionali imponendosi nella prova a cronometro. Poi, dopo un ritiro in altura in Italia, conquista con uno splendido assolo la Clasica San Sebastian, ultima corsa prima della Vuelta.

Tra i corridori che hanno già vinto la Vuelta ci sarà anche Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco). I suoi 41 giorni di corsa si sono aperti con un buon quinto posto alla Vuelta Andalucia, poi un’ottima Parigi – Nizza, chiusa al secondo posto e con una vittoria di tappa. Dopo una deludente Volta a Catalunya, in cui si è ritirato dopo tre tappe, e un ritiro ad Andorra, prende parte alla Vuelta Asturias, dove ha vinto la prima e la terza tappa, mentre è andato in difficoltà nella seconda. Il suo Giro d’Italia inizia alla grande con la vittoria della cronometro di Budapest, poi paga un ritardo pesante sul Blockhaus che lo fa uscire di classifica. Si riscatta vincendo la tappa di Torino prima di ritirarsi per un infortunio al ginocchio causato da una caduta nella tappa dell’Etna. Dopo un periodo di riposo e la conseguente mancata partecipazione al Tour de France, torna in corsa solamente a fine luglio aggiudicandosi Prueba Villafranca e Vuelta a Castilla y Leon. L’ultima sua corsa è la Clasica San Sebastian che chiude al sesto posto.

Proverà a bissare il podio ottenuto al Giro d’Italia Mikel Landa (Bahrain Victorious). Il basco ha aperto la sua stagione alla Vuelta a Andalucia prima della Tirreno – Adriatico in cui ha sorpreso con una bellissima azione da protagonista nella tappa del Carpegna che gli è valsa il terzo gradino del podio finale. Poi, ancora Italia col Tour of the Alps corso però al servizio di Pello Bilbao. Da segnalare anche la Liegi – Bastogne – Liegi in cui ha provato ad accendere la miccia con una serie di attacchi nelle fasi finali di gara. Poi il Giro d’Italia dove, senza infortuni o altri impedimenti a frenarlo per la prima volta dopo tanto tempo, torna sul podio dopo sette anni. Dopo la Corsa Rosa torna in gara solamente a inizio agosto alla Vuelta a Burgos, chiusa lontano dalle posizioni di rilievo mostrando una condizione non certo incoraggiante.

Proverà a riscattare alla Vuelta una stagione finora senza successi Esteban Chaves (EF Education-EasyPost). Il suo anno comincia in patria ai Campionati Nazionali dove si classifica secondo nella prova a cronometro e terzo in quella in linea. Debutta in Europa alla Milano – Torino, dove punta a mettere chilometri nelle gambe. Poi una Volta a Catalunya anonima prima del Tour of the Alps che avrebbe dovuto fare da antipasto al Giro d’Italia. Le conseguenze di una caduta durante l’ultima tappa, però, lo costringono a rinunciare alla Corsa Rosa e a rivedere i propri piani. Torna in gara al Giro di Norvegia, concluso in nona posizione, prima di prendere parte, a giugno, al Giro del Delfinato dove si mette in mostra nell’ultima tappa e si piazza al settimo posto finale. Qualche giorno dopo completa alle spalle di Ruben Guerreiro una splendida doppietta di squadra alla Mont Ventoux Dénivelé Challenge. Poi solamente Spagna nel suo calendario con Prueba VillafrancaVuelta a Castilla y Leon, Clasica San Sebastian e Vuelta a Burgos. In nessuna di queste corse, però, riesca ad ottenere risultati di rilievo.

Annata travagliata anche per il suo connazionale Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan), che ha messo insieme solamente 29 giorni di corsa. Tanta Spagna in avvio anche per lui con Vuelta a Murcia, Clasica Jaén Paraìso Interior e Vuelta a Andalucia come primi appuntamenti. Incoraggiante al Tour of the Alps dove torna al successo sul Grossglockner prima, però, di incappare nuovamente nella sfortuna al Giro d’Italia quando un infortunio al quadricipite sinistro lo costringe ad abbandonare dopo pochi chilometri dall’inizio della quarta tappa. Costretto a saltare il Tour de France, torna ad allenarsi nel mese di giugno ma a luglio viene momentaneamente sospeso dal team perchè sembrava fosse stato iscritto nel registro degli indagati per presunto traffico di sostanze vietate. Dopo aver chiarito tutti gli aspetti della vicenda, il colombiano torna a correre alla Vuelta a Burgos dove sale sul terzo gradino del podio finale e vince la classifica riservata agli scalatori.

A caccia di riscatto anche Enric Mas (Movistar), costretto dal Covid ad abbandonare un Tour de France avaro di soddisfazioni. Nei suoi 50 giorni di corse non è finora riuscito a ripetere le buone prestazioni degli anni scorsi. Inizio d’anno in casa con Trofeo Serra, Trofeo Pollença e Volta a la Comunitat Valenciana tra fine gennaio ed inizio febbraio. Una caduta, per fortuna senza gravi conseguenze, lo costringe al ritiro dalla Tirreno – Adriatico a marzo. Mentre aprile inizia nuovamente in casa con GP Indurain e Giro dei Paesi Baschi prima di disputare Freccia Vallone e Liegi – Bastogne – Liegi. Delusione anche al Giro del Delfinato che decide di lasciare alla vigilia dell’ultima tappa per i postumi di una caduta di qualche giorno prima. Lo spagnolo si presenta al via di questa Vuelta senza aver più disputato corse dopo il ritiro dal Tour de France lo scorso 22 luglio.

Ultimo Grande Giro della carriera per Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan), che ha avuto una stagione decisamente travagliata, condizionata non solo del Covid ma anche dello streptococco che ne hanno condizionato i primi mesi dell’anno. Tanta Italia nella sua annata di gare con Milano – Torino, Settimana Coppi e Bartali, GP LarcianoGiro di Sicilia a fare da apripista per il Giro d’Italia che chiude con un ottimo quarto posto finale. A giugno lo si vede solamente ai Campionati Nazionali prima di cominciare dalla Spagna il suo lungo avvicinamento alla Vuelta con Prueba Villafranca, Vuelta a Castilla y Leon, Clasica San Sebastian e Vuelta a Burgos, scelte per arrivare a Utrecht nella miglior condizione possibile.

Arriva in ottima forma Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers) che ha vinto ad inizio mese la Vuelta a Burgos, ultimo test per molti corridori prima della partenza di Utrecht. Molto bene anche alla Clasica San Sebastian dove arriva secondo alle spalle di un inarrivabile Remco Evenepoel. Mentre nel resto della stagione, nella quale ha collezionato 45 giorni di corsa, poche le soddisfazioni per un corridore che spesso ha dovuto mettersi a disposizione dei propri capitani, come fatto al Giro d’Italia nei confronti di Richard Carapaz. Situazione che potrebbe ripetersi anche nelle prossime tre settimane, nelle quali, tuttavia, potrebbe anche avere occasione per mettersi in mostra in prima persona.

Calendario Favoriti Vuelta a España 2022

Mese Giorno Corsa Almeida Carapaz Chaves Evenepoel Higuita Hindley Landa Lopez Mas Nibali O’Connor Quintana Roglic Sivakov Yates
gennaio 26 Trofeo Calvia
28 Trofeo Serra 7
29 Trofeo Pollença 12
febbraio 2 – 6 Volta Valenciana 2 (1) 4 16 9
2 – 6 Etoile de Bessèges DNF
10 CN Crono 2
10 – 13 Tour de la Provence DNF 1 (1)
12 Vuelta a Murcia 18 45
13 CN In Linea 3 1
14 Clasica Jaén Paraìso Interior 6 17
16 – 20 Vuelta a Andalucia 32 3 7 5
16 – 20 Volta ao Algarve 1 (1) 13 (1)
18 – 20 Tour des Alpes Maritimes et du Var 1 (1)
18 CN Crono 1
20 CN In Linea 2
20 – 26 UAE Tour 5 14
26 Faun-Ardèche Classic 26
27 Drôme Classic 28
marzo 2 Trofeo Laigueglia
5 Strade Bianche 30 10 18 DNF
6 – 13 Parigi – Nizza 8 DNS 5 1 (1) 2 (1)
7 – 13 Tirreno – Adriatico DNF 11 5 3 21 DNS
16 Milano – Torino 38 54
17 GP Denain 37
19 Milano – Sanremo 17
21 – 27 Volta a Catalunya 3 (1) 2 (1) 44 1 13 6 (1) 4 DNF DNF
22 – 26 Settimana Coppi Bartali 11
27 GP Larciano 13
aprile 2 GP Indurain DNF DNF 50
2 Volta Limburg
4 – 9 Giro Paesi Baschi 4 DNS 9 8 (1)
10 Amstel Gold Race
10 – 17 Giro di Turchia DNS
12 – 15 Giro di Sicilia 4
13 Freccia del Brabante 6
15 Classic Grand Besançon Doubs 6
16 Tour du Jura 1
16 – 19 Route d’Occitanie 7
18 – 22 Tour of the Alps DNF 11 27 (1) 10
20 Freccia Vallone 43 26 33 34
24 Liegi-Bastogne-Liegi 1 5 DNS 42 12 30
26 – 1 Giro di Romandia 24 (1) 5
29 – 1 Vuelta Asturias 17 (1)
maggio 6 – 29 Giro d’Italia DNS 2 1 (1) 3 DNF 4 16 DNF (1)
24 – 29 Giro di Norvegia 9 1 (1)
giugno 5 – 12 Giro del Delfinato 7 DNS 3 1
10 Grosser Preis des Kantons Aargau 56
12 – 19 Giro di Svizzera 11 (1) 2
14 Mont Ventoux Dénivelé Challenge 2
16 – 19 Route d’Occitanie DNS
23 CN Crono 1
24 CN Crono 3
26 CN In Linea 1 37 21
luglio 1 – 24 Tour de France DNS DNS 6 DNS
25 Prueba Villafranca 15 46 1
27 – 28 Vuelta a Castilla y Leon 25 26 1 (1)
30 Clasica San Sebastian DNS 20 1 DNF 21 6
30 – 5 Giro di Polonia 22 8 (1)
31 Circuito de Getxo 12
agosto 2 – 6 Vuelta a Burgos 2 (1) 12 7 44 3 11 1
Giorni di corsa 49 51 39 43 43 54 44 29  50 49  42  52  41 45 41

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