“Mi aspettavo di andare con un ruolo da leader – ha dichiarato parlando delle aspettative di inizio stagione – Ma se vogliamo essere realistici, non è che mi aspettassi di andare lì a lottare per il podio o cose del genere. È possibile, ma è difficile costruire un team intorno a me o chiunque altro e dirsi ‘questo è il risultato a cui puntiamo’ . Con Primoz per me più o meno è la stessa cosa, perché posso provare comunque a fare il mio miglior risultato, ma ci sarà meno pressione perché lui è il capitano. L’ha vinta già due volte e se potrò aiutarlo questo vuol dire che sarà una buona gara anche per me. Alla fine, non cambia molto, ed è anche una situazione migliore”.
Il classe ’94, vincitore di una tappa al Tour quest’anno, non ha nascosto di volerci comunque provare e per questo sta lavorando per diventare un corridore più completo: “Penso che, tatticamente, sia sempre meglio avere quanti più corridori possibili nelle prime posizioni della generale, perché questo io e Kruijswijk ci proveremo. Ma il focus principale è su Primoz e a me sta bene perché così posso essere un po’ più rilassato. Ovviamente fare classifica da capitano è una cosa che voglio provare e ci penso sempre in allenamento, provando a superare i miei punti deboli, diventando più completo. Credo di aver bisogno di quello. Non puoi più essere solo un scalatore, per vincere un GT devi saper fare bene tutto. Ci sto lavorando. Se dovrà succedere, ci arriverò in maniera naturale con il lavoro, in caso contrario, sono contento lo stesso. Ma di sicuro vale la pena fare un tentativo e provare a migliorare”.