Vuelta a España 2020, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2020.

TOP

Hugh Carthy (EF Pro Cycling): In pochi sarebbero stati in grado di pronosticare una prova contro il tempo così buona da parte del 26enne britannico, che in questa Vuelta sta stupendo sempre più ogni giorno che passa. Qualche discreto risultato a cronometro l’aveva ottenuto anche nelle scorse stagioni, ma perdere solo 25 secondi da uno specialista come Primoz Roglic (e guadagnarne 24 su Richard Carapaz) in 33,7 chilometri dimostra una crescita notevole da parte del longilineo scalatore, che sta mettendo in mostra anche una forma notevole. Il podio finale a Madrid si fa sempre più vicino per lui.

Will Barta (CCC): Solamente un secondo divide il corridore statunitense dall’ottenere la prima vittoria da professionista. Solo un campione come Primoz Roglic lo priva di questa prima gioia in carriera, che sarebbe arrivata al termine di una cronometro corsa in maniera praticamente perfetta, dato che sia al primo che al secondo intermedio Barta aveva fatto segnare il miglior tempo, così come al traguardo prima dell’arrivo dello sloveno. Il 24enne della CCC, comunque, dimostra che nei prossimi anni sarà uno da tenere in considerazione per il successo quando ci saranno delle prove contro il tempo.

Mattia Cattaneo (Deceuninck-Quickstep): Grande prova da parte del 30enne di Alzano Lombardo, che sta disputando un’ottima Vuelta dopo essere stato costretto a saltare il Giro d’Italia, che era nei suoi programmi iniziali, a causa di una caduta al Giro dell’Emilia. Buone prestazioni a cronometro si erano già viste alla Corsa Rosa dello scorso anno, ma oggi riesce a compiere uno step ulteriore, piazzandosi sesto a 46 secondi da Roglic ma davanti a Carapaz e al compagno di squadra Remi Cavagna, uno specialista delle prove contro il tempo. Recupera anche una posizione in classifica generale: ora è 17esimo, con la possibilità nei prossimi giorni di scavalcare qualche altro corridore davanti a sé per provare a entrare nella top-15, magari grazie ad una fuga da lontano.

FLOP

Enric Mas (Movistar): Addio alle speranze di podio per il 25enne spagnolo, che oggi paga un passivo pesante rispetto ai big davanti a lui in classifica generale, compreso Daniel Martin, che certamente non è uno specialista delle cronometro. Sin dall’inizio non sembra mai riuscire a trovare il ritmo giusto, perdendo già parecchi secondi al primo intermedio, e non è in grado di invertire la tendenza nemmeno nel finale, più adatto alle sue caratteristiche. Ora si trova quinto a 3’23” dalla Maglia Rossa ma soprattutto a 2’36” dal terzo posto di Hugh Carthy.

Mikel Nieve (Mitchelton-Scott): Lo scalatore spagnolo, si sa, non è un cronoman, ma sono tanti i minuti che lascia per strada oggi, quasi cinque. A causa di questo risultato, perde ben tre posizioni in classifica generale, scivolando fuori dalla top ten, che a questo punto non sarà facile agguantare nuovamente. L’unico modo sarà tentare di andare in fuga nelle prossime giornate, per cercare un risultato che possa salvare la spedizione della squadra australiana, per ora non positiva.

Ion Izagirre (Astana): Tra i papabili per la vittoria di tappa, il 31enne basco oggi vince il premio ‘Non sono interessato’, concludendo addirittura 142esimo a più di otto minuti e mezzo dal vincitore. Probabilmente l’intenzione era quella di risparmiare energie per le prossime giornate, nelle quali provare a vincere un’altra tappa con un attacco da lontano dopo quella di Aramon Formigal, ma almeno poteva provare a impegnarsi un po’ di più, soprattutto perché la cronometro si adattava abbastanza bene alle sue caratteristiche.

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