Favoriti Vuelta a España 2018, Maglia Bianca: lotta tra i capitani, Yates e Lopez su tutti

La Maglia Bianca è la più difficile da pronosticare, e forse per questo la più affascinante, alla Vuelta a España 2018. In un’edizione in cui regna, almeno sulla carta, sostanziale equilibrio tra i tanti favoriti della corsa, riuscire a individuare il nome di chi vestirà il simbolo di un primato a suo modo unico nel panorama ciclistico è impresa da indovini. Ricordiamo che nella corsa spagnola, unica tra i tre GT, il colore non indica il miglior giovane, ma il leader della classifica combinata, ovvero chi è meglio piazzato nella somma di tutte le altre tre graduatorie (generale, a punti e scalatori). Sulla carta sarà importante quindi riuscire a conquistare punti preziosi sugli arrivi in salita, per avanzare in quella dei GPM e per la maglia verde. Più facile a dirsi che a farsi, ma spesso la casacca è stata indossata dal vincitore della corsa, più raramente dal leader della classifica a punti.

Istituita nel 2002, soltanto in tre occasioni chi ha vestito bianco a Madrid non ha conquistato un’altra maglia distintiva. È avvenuto nelle sue prime edizioni, prima con Roberto Heras e poi con Alejandro Valverde, e nel 2015, con Joaquim Rodriguez. In tutti gli altri anni maglia bianca è stata sinonimo di vittoria finale della corsa, eccezion fatta per il 2012, quando la conquistò di nuovo Valverde (dominatore della classifica a punti ma secondo nella generale a tempo dietro a Contador). Il pronostico si lega indissolubilmente a quello della maglia rossa, con qualche accorgimento. È evidente infatti che i corridori forti a cronometro ma più difensivi in salita potranno puntare a conquistare la corsa, ma rischiano di fare meno punti degli scalatori puri nelle altre graduatorie, perdendo posizioni preziose.

Favoriti Maglia Bianca Vuelta a España 2018

Tra i tanti nomi presenti alla partenza, uno dei più indicati per la maglia bianca è senza dubbio Simon Yates (Mitchelton-Scott). Il britannico è stato assoluto protagonista delle prime due settimane e mezzo al Giro d’Italia 2018, per poi venire stoppato da un problema fisico nelle due giornate decisive. Un percorso ricco di salite secche si addice alle sue caratteristiche, permettendogli di conquistare punti preziosi tanto per i GPM quanto per la maglia verde. Parlando di scalatori, non si può fare a meno di pensare a Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) e Nairo Quintana (Movistar). Il primo al Giro d’Italia 2018 è stato battuto soltanto da Froome e Dumoulin, forse i due migliori corridori da GT in questo momento. La loro assenza potrebbe permettergli di lottare per i vertici, in una corsa che spesso lo ha esaltato. L’altro colombiano al contrario deve riscattare una stagione terribile, ma qui in Spagna ha già dimostrato di poter essere un diavolo. Per qualità, può ancora essere il miglior scalatore, almeno sulla carta.

Il vincitore del Giro d’Italia 2014 può contare su un altro dei grandi nomi per la maglia bianca, Alejandro Valverde (Movistar). Già vincitore di questa speciale classifica in tre occasioni (2003, 2009 e 2012), per la prima volta negli ultimi anni arriva alla Vuelta a España puntandola come obiettivo principale nei GT. Al Tour de France 2018, complice un ruolo tattico poco adatto a lui, non è riuscito a farsi valere in salita, ma nello scatto rimane il migliore al mondo. Abbiamo parlando di uno Yates, guai a dimenticare l’altro. Il gemello Adam, anch’egli della Mitchelton-Scott, ha totalmente steccato il Tour de France 2018, e con il dente avvelenato spera di rilanciarsi dopo il terzo GT consecutivo sotto le aspettative. Per qualità (e non solo) è la fotocopia del fratello, il dubbio è sulla condizione. Un dubbio che diventa un interrogativo quando si parla di corridori come Richie Porte (BMC Racing Team) e Wilco Kelderman (Team Sunweb). Il primo si è ritirato dal Tour de France 2018 a seguito di una caduta, e da allora non ha più corso. Al top della condizione sarebbe forse il favorito dato il percorso, ma le incognite sono tante. Discorso simile, seppur con caratteristiche tecniche differenti, può essere fatto per l’olandese, veloce nello spunto in salita e bravo a cronometro. Assente alla Grande Boucle per infortunio, molto dipende da come si presenterà alla corsa.

Se si parla di voglia di riscatto, non si possono dimenticare i nomi di Fabio Aru (UAE Team Emirates), Rigoberto Uran (EF-Drapac) e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). Il sardo ha steccato il Giro d’Italia 2018 e vuole essere protagonista in Spagna, dove ha conquistato l’unico GT nella sua bacheca. Conosciamo le sue doti in salita, che possono valergli molto per la classifica GPM e abbastanza per quella a punti. Il colombiano ha salutato il Tour dopo una brutta caduta nella tappa con arrivo a Roubaix, e vuole dare un senso a una stagione altrimenti incolore. Il francese infine è deluso dalla polmonite che gli è costata una crisi profonda al Giro e la partecipazione al Tour, lasciandolo con un pugno di mosche nelle due corse su cui puntava. Tornato in sella da circa un mese, potrebbe pagare l’inesperienza nella corsa.

Altri nomi potenzialmente interessanti rimangono la coppia LottoNL-Jumbo composta da George Bennett e Steven Kruijswijk, per quanto nessuno dei due sembra avere le qualità individuali per essere sempre il migliore nelle tre settimane. Discorso simile per il duo del Team Sky David De La Cruz e Michal Kwiatkowski, soprattutto perché dovrebbero interpretare le tre settimane in modo almeno conservativo. Non dimentichiamoci di Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin), podio nella scorsa edizione e in crescita nel finale del Tour, dove è riuscito a centrare la top ten. Il suo passo regolare non sembra comunque in grado di permettergli di primeggiare sugli avversari nelle salite più brevi. Attenzione anche a Daniel Martin (UAE Team Emirates), scalatore puro dotato di un ottimo scatto nel finale. L’irlandese, che a 32 anni non è più un ragazzino, è riuscito a fare classifica in Spagna solo nelle due annate in cui di fatto non ha partecipato agli altri due GT, e non è questo il caso.

E Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida)? Finora la maglia bianca non è mai stata vinta da un corridore che ha terminato la corsa fuori dal podio. Se davvero il siciliano deciderà di dedicarsi solo alle vittorie di tappa, per lui sarà praticamente impossibile conquistare questa speciale classifica. C’è però chi crede che le sue dichiarazioni siano solo di rito, e potrebbe cercare il colpaccio. A un corridore come lui una chance va sempre concessa. Con le dovute proporzioni, il ragionamento vale anche per Bauke Mollema (Trek-Segafredo). Citiamo infine Richard Carapaz (Movistar) e Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), per quanto il primo potrebbe essere gregario e il secondo sembri in calo anno dopo anno.

Borsino Favoriti Maglia Bianca Vuelta a España 2018

***** Simon Yates
**** Miguel Angel Lopez, Nairo Quintana
*** Richie Porte, Alejandro Valverde, Adam Yates
** Wilco Kelderman, Fabio Aru, Rigoberto Uran, Daniel Martin
* Thibaut Pinot, George Bennett, Ilnur Zakarin, Steven Kruijswijk, Vincenzo Nibali

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