Vicenza 2020, niente Mondiale: i soldi del Governo sono arrivati fuori tempo massimo
I soldi per il Mondiale di Vicenza 2020 ci sono, ma sono arrivati troppo tardi. È quanto sostiene l’Assessore allo Sport della Regione Veneto, Cristiano Corazzari, che interviene sull’assegnazione che sembra ormai sfumata. Assegnati inizialmente al progetto italiano, i Campionati del Mondo del 2020 sono a lungo rimasti in sospeso in quanto mancavano le garanzie da parte del governo centrale, conditio sine qua non da parte dell’UCI. Da Aigle sono arrivate nel tempo varie deroghe e proroghe, ma sembrerebbe che ormai si sia fuori tempo massimo. Un vero peccato, perché i fondi sono stati stanziati.
“Confermo che da parte del Governo, non più tardi di una decina di giorni fa, è stata comunicata l’intenzione di garantire altri 2,5 milioni di euro per l’organizzazione dei Mondiali di Ciclismo 2020 a Vicenza – spiega Corazzari – A questa precisa volontà espressa dal Governo, che si aggiungeva ai primi fondi stanziati, dalla Federazione Ciclistica Italiana è stato risposto che le garanzie erano arrivate oltre il termine ultimo“.
Dichiarazioni che sembrano dunque mettere la parola fine alle flebili speranze residue di poter vedere la corsa tornare nel nostro paese tra due anni dopo Varese 2008 e Firenze 2013. A questo punto dunque l’ipotesi Svizzera che si era offerta di prendere in mano la situazione diventa una quasi certezza, che sarà presumibilmente ufficializzata la prossima settimana. Durante il Mondiale di Innsbruck 2018 è infatti prevista la riunione da parte della Commissione UCI per l’assegnazione definitiva della prossima rassegna iridata. Dodici mesi fa l’Italia sorrideva perché era stato scelto il progetto del Veneto, ma a questo punto è un ricordo che lascia l’amaro in bocca.
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