Tour de France 2020, Bernal: “Mi piace il percorso, ma sarà la squadra a decidere se andrò in Francia o al Giro”

Egan Bernal non può che essere soddisfatto del percorso del Tour de France 2020. Il colombiano, vincitore dell’edizione 2019, era presente a Parigi alla presentazione della prossima Grande Boucle, in cui i pochi chilometri a cronometro (che comprendono la Planche des belles filles) e le numerose salite strizzano sicuramente l’occhio ai migliori scalatori. Il giovane scalatore tuttavia non ha ancora deciso il proprio programma dell’anno prossimo, che concorderà con la Ineos. La formazione britannica infatti avrà nel 2020 i vincitori degli ultimi 3 Tour de France nel roster: Froome, Thomas e appunto Bernal. È quindi evidente che dovranno essere fatte delle scelte nella selezione della squadra da portare in Francia.

“Penso che sarà un Tour differente dal solito” ha riconosciuto il sudamericano ai microfoni di CyclingPro.net, appena terminata la presentazione: “Sarà piuttosto duro, favorirà uno scalatore ma per vincere il Tour de France bisogna essere abbastanza completo per saper stare là davanti. Mi è piaciuto il percorso, lo studieremo meglio nelle prossime settimane ma mi sembra abbastanza duro. Sarà la squadra a decidere se verrò al Tour de France o dovrò andare al Giro d’Italia. Partendo da questo stileremo un calendario delle corse per preparare al meglio il Grand Tour a cui dovrò andare. Ma per il momento non sappiamo niente con la squadra, decideremo insieme”.

Bernal ha poi individuato alcuni dei possibili protagonisti, riconoscendo che il lotto, come al solito, potrà essere molto esteso: “Il Tour de France mi ha cambiato la vita, come è normale che sia. A me piace fare una vita tranquilla, con la mia famiglia. Per il momento la sto vivendo molto bene. Per l’anno prossimo vedo molto bene i corridori francesi, che sono molto esplosivi. Alaphilippe, Pinot, Bardet, se sta bene, credo siano tappe che si addicono molto bene alle loro caratteristiche. Sono sempre tantissimi gli avversari possibili, se ne dico uno di sicuro ne dimentico un altro. Di certo saranno in tanti”.

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